Michele il Siro: differenze tra le versioni
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{{Vescovo
|tipo = Patriarca
|chiesa = ortodossa siriaca
|immagine = Patriarchal Emblem of Syriac Orthodox Church.svg
|larghezza =
|stemma =
|motto =
|ruoliricoperti =
|nato = 28 novembre [[1126]] a [[Melitene]]
|ordinato =
|nompatriarca = 18 ottobre [[1166]]
|patrconsacrato =
|patrelevato =
|deceduto = {{Calcola età3|1199|11|7|1126|11|28}} a [[Melitene]]
}}
{{Bio
|Nome = Michele il Siro
|Cognome =
▲|Didascalia = Emblema della Chiesa ortodossa siriaca.
|Sesso = M
|LuogoNascita = Melitene
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|Nazionalità = siro
|PostNazionalità = , noto anche come '''Michele il Grande''' (o come '''Michele il Vecchio''' per distinguerlo dal nipote ''Michele il Giovane'')<ref name="William Wright p. 250">William Wright, ''A short history of Syriac literature'', p. 250, n. 3.</ref>
|Immagine =
|Didascalia =
}}
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Michele fu il [[patriarca (cristianesimo)|patriarca]] della [[Chiesa ortodossa siriaca]] dal 1166 al 1199. Oggi è noto soprattutto come autore delle più estese [[cronaca (genere letterario)|cronache]] medievali composte in [[lingua siriaca]]. Ma ci sono rimaste anche molte altre sue opere. La sua vita è stata scritta da [[Barebreo]]<ref>Wright, ''Syriac Literature'', p. 250 f., con riferimento a Barebreo, ''Chron. Eccl.'' vol. 1, p. 575 f.</ref>.
Nacque nel 1126
In quel periodo Melitene faceva parte del regno della dinastia [[turkmeni|turcomanna]] dei ''
Entrò fin da bambino a servizio del monastero, e diventò
Nel [[1168]] fece un pellegrinaggio a [[Gerusalemme]], poi rimase per un anno ad [[Antiochia]]. Tutte e due le città in quel tempo facevano parte degli [[Stato crociato|stati crociati latini]], e Michele stabilì
L'imperatore bizantino [[Manuele I Comneno]] lo avvicinò per negoziare una
Intorno al [[1174]] Michele dovette contendere la rivolta di una fazione di vescovi. Egli stesso fu arrestato due volte su istigazione dei vescovi dissidenti, come da lui affermato: la prima volta dai servitori del prefetto di [[Mardin]], la seconda da quelli dell'emiro di [[Mosul]]. Anche i monaci di ''Bar Sauma'' si ribellarono contro di lui nel [[1171]] e nel [[1176]].
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Tra il [[1178]] e il [[1180]] risiedette di nuovo negli stati crociati, ad Antiochia e a Gerusalemme. Fu invitato dal [[papa Alessandro III]] a partecipare al [[Concilio Lateranense III]], ma si rifiutò di recarsi. Tuttavia partecipò al concilio in modo epistolare; scrivendo un lungo trattato sugli [[Albigesi]], sulla base delle informazioni che gli vennero fornite.
Nel [[1180]] il suo un tempo allievo
Nel [[1182]] Michele ricevette il sultano
Morì nel monastero di ''Bar Sauma'' il 7 novembre del [[1199]] all'età di
=== Michele il Giovane ===
Suo nipote
== Opere ==
Michele fu un autore
=== La ''Cronaca'' ===
[[File:Armenian translation of Michael the Syrian Chronicle.jpg|thumb|right|Traduzione armena della ''Cronaca'' di Michele il Siro (1432)]]
Questa cronaca va dalla [[Creazione (teologia)|Creazione]] all'epoca contemporanea dell'autore. Fa uso di antiche ''Storie ecclesiastiche'' oggi perdute; per es. la sua trattazione del periodo tardo-antico si basa soprattutto sugli ''Annali'' di [[Dionisio I di Tel Mahre]]. Include anche una versione del cosiddetto [[Testimonium Flavianum]].
L'opera sopravvive in un solo manoscritto eseguito nel [[1598]] in siriaco nella variante dell'[[alfabeto siriaco|alfabeto]] denominata ''Serto''. Essa fu copiata da un manoscritto precedente , esso stesso copiato dall'[[autografo]] di Michele. Questo manoscritto è oggi custodito in una scatola chiusa a chiave in una chiesa di [[Aleppo]], e non è accessibile nemmeno agli studiosi. Tuttavia lo studioso francese ''Jean-Baptiste Chabot'' riuscì ad ottenere una copia eseguita a mano nel [[1888]]; e ne pubblicò una riproduzione fotografica in quattro volumi (1899-1910), con una traduzione in francese.<br
La cronaca universale dalla [[creazione (teologia)|creazione]] all'anno 1195 fu pubblicata per la prima volta nel 1874 a [[Parigi]], in occasione dell'ottocentenario della morte. È il più voluminoso testo noto in [[Lingua siriaca|siriaco]], e, secondo alcuni autori, la più corposa cronaca universale mai scritta fino al medioevo. Il resto del suo ministero andò perduto: la Chiesa, gli edifici, le riforme, la sua biblioteca, ricca di testi sacri che il patriarca fece impreziosire con miniature in argento e oro.<ref>{{cita pubblicazione | autore = [[Dorothea Weltecke]] | url = https://www.worldcat.org/title/world-chronicle-by-patriarch-michael-the-great-1126-1199-some-reflections/oclc/953301930&referer=brief_results | titolo = The World Chronicle by Patriarch Michael the Great (1126-1199) : Some reflections | rivista = [[w:en:Journal of Assyrian Academic Studies|Journal of Assyrian Academic Studies]] | issn = 1055-6982 | formato = pdf | volume = 11 | numero = 2 | pagine = 6-30 | oclc = 953301930 |anno = 1997 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200609143202/http://kops.uni-konstanz.de/handle/123456789/19419 | dataarchivio = 9 giugno 2020 | urlmorto = no}}</ref>
Nel [[2009]] il fac-simile del codice di Edessa-Aleppo è stato pubblicato dalla casa editrice ''[[Gorgias Press]]'' nel primo volume, a cura di ''Mor Gregorios Yuhanna Ibrahim'', di una serie sulle ''Cronache'' di ''Michele il Grande''.
Abbiamo anche una traduzione abbreviata in lingua armena, della quale ''Victor Langlois'' pubblicò una traduzione in francese nel [[1868]]. Soltanto questa versione conserva la prefazione dell'opera. Esiste anche una versione più corta sempre in armeno, ma non è mai stata pubblicata.
La [[British Library]] di [[Londra]] possiede
Come testimonianze secondarie si può citare che ''Barebreo'', ''Pseudo-Giacobbe'' e ''Maribas il Caldeo'' fecero tutti e tre affidamento all'opera di Michele<ref>Robert Hoyland (1997). ''Seeing Islam as Others Saw It''. Princeton: Darwin. p. 452.</ref>.
==
La sua opera è stata usata dagli scienziati della [[NASA]] per aver riportato alcuni cambiamenti climatici, che oggi sappiamo che erano conseguenze di eruzioni vulcaniche. Egli scrisse che nel [[536]] d.C.:
:''Il sole si oscurò e l'oscurità durò 18 mesi. Ogni giorno splendeva per circa 4 ore, e ancora questa luce era solo una vaga ombra. Tutti dicevano che il sole non avrebbe più recuperato la sua piena luce. I frutti non maturarono e il vino aveva il sapore dell'uva acerba.''
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [
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* [https://www.archive.org/details/ChroniqueDeMichelLeGrand] Traduzione francese della versione armena delle "Cronache".
* [http://www.roger-pearse.com/weblog/?p=1034] Traduzione inglese della prefazione alle "Cronache".
* [http://rbedrosian.com/Msyr/msyrtoc.html]. Robert Bedrosian, "Michael the Syrian". Traduzione inglese della versione armena delle "Cronache" di "Michele il Siro".
* [http://www.bbkl.de/m/michael_syr.shtml] Jürgen Tubach (1993). "Michael der Syrer". In Bautz, Traugott, ''Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexicon (BBKL)''.(In tedesco) 5. Herzberg: Bautz. cols. 1467-1471. ISBN 3-88309-043-3.
* [https://web.archive.org/web/20141113085119/http://www.amnh.org/education/resources/rfl/web/bulletins/earth/A/1/2/index.html] Gli scienziati della NASA e Michele il Siro.
{{Controllo di autorità}}
▲{{Portale|biografie|cristianesimo|letteratura|medioevo}}
[[Categoria:Patriarchi della Chiesa ortodossa siriaca]]
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