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== Storia ==
La Misia non ebbe una storia propria, né una storia unitaria. [[Omero]] menziona i [[Misi]] (la popolazione da cui la regione fu chiamata) come alleati dei [[Troiani (popolo)|Troiani]], guidati da [[Cromi]] e dall'indovino [[Ennomo]]<ref>[[Omero]], ''[[Iliade]]'', II, 858</ref>
[[Telefo]] viene dunque ricordato come fondatore di una dinastia regia; ma non ci sono evidenze storiche dell'esistenza di una Misia nazione indipendente. Le coste furono colonizzate dai [[Antica Grecia|Greci]], che vi fondarono parecchie città ([[Pario]], [[Abydos (Ellesponto)|Abido]], [[Lampsaco]], ecc.), mentre l'interno fu abitato da epoche remote da vari popoli, fra i quali i Misi che le diedero il nome, e di cui oltre al nome non si sa molto. La Misia fu soggetta a [[Creso]], re della [[Lidia]], il quale regnò dal [[560 a.C.|560]] al [[546 a.C.]]; più tardi fu sottoposta all'[[Impero Persiano]], all'[[Impero macedone|Impero Macedone]], ai [[Seleucidi]], e al [[regno di Pergamo]]. [[Attalo III]], l'ultimo re di Pergamo, nel [[133 a.C.]] lasciò in eredità il suo regno, e quindi anche la Misia, a [[Repubblica Romana|Roma]], e quindi nel [[129 a.C.]] la regione entrò a far parte della [[Asia (provincia romana)|provincia romana dell'Asia]]. Con la divisione dell'Impero Romano ([[395|395 d.C.]]), l'Eolide fu assegnata all'[[impero romano d'oriente|Impero Romano d'Oriente]]; fece quindi parte dell'[[impero bizantino|Impero Bizantino]] fino alla conquista dei [[ottomani|Turchi Ottomani]].
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