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Segni (Italia): differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati del Lazio|giugno 2013}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Segni
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== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Nel territorio comunale si elevano il [[monte Lupone]], alto 1 378 metri, il [[Punta dei Briganti]], di altitudine pari a 1099 metri, il [[Punta della Melazza]], di 1 084 metri, il [[Monte dei Briganti]] (1129,2m2 m s.l.m.), il [[Monte Grugliano]] (1001,7m7 m s.l.m.), il [[Monte Locino]] (1083,3m3 m s.l.m.), il [[Monte Pratiglio (Monti Lepini)|Monte Pratiglio]] (960,5m5 m s.l.m.) e il [[Monte Puzzo]] (1170,3m3 m s.l.m.) appartenenti al gruppo montuoso dei [[monti Lepini]], facenti a loro volta parte dell'[[Antiappennino laziale|Antiappennino Laziale]].
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Segni}}
 
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2331 GR/G
 
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Signia fu una città-stato autonoma fino al [[340 a.C.]], anno della [[guerra latina]], quando venne stipulato un patto con i Romani.
 
Nel III secolo ''Signia'' era una città fiorente che, unica nel Lazio, coniò [[monete d'argento]] con la legenda SEIC, da cui si crede derivi il nome della città, anche se altri lo fanno derivare dalle insegne di [[Tarquinio il Superbo]], - SIGNIA''Signia'' in latino, - {{citazione necessaria|o dalla statua del dio Mercurio -''Signinum''-}}, presente nel dritto delle [[Monetazione di Signia|monete di Segni]]<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.segni.rm.it/home/vivere/il-territorio/storia-del-comune.html|titolo=Storia del Comune}}</ref>.
 
Per la sua fedeltà nei confronti di Roma, Segni venne scelta come luogo di prigionia nella guerra contro Annibale.
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{P|Toni enfatici.|Lazio|novembre 2022}}
[[File:Cattedrale di Segni.jpg|thumb|Cattedrale di Segni]]
[[File:002 Segni.jpg|thumb|Chiesa di San Pietro]]
=== Architetture religiose ===
;Concattedrale di Santa Maria Assunta
{{vedi anche|Concattedrale di Santa Maria Assunta (Segni)}}La chiesa fu costruita nella prima metà del XVII secolo, sulle rovine della precedente che risaliva al 900, al tempo di [[San Bruno di Segni|San Bruno]]. Ha facciata neoclassica e poggia su un'ampia gradinata.
 
La chiesa fu costruita nella prima metà del XVII secolo, sulle rovine della precedente che risaliva al 900, al tempo di [[San Bruno di Segni|San Bruno]]. Ha facciata neoclassica e poggia su un'ampia gradinata.
Il campanile, a lato della chiesa, risale all'XI secolo. È alto 24 metri, ha sezione quadrata con 5,25 metri di lato. La torre consta di 5 piani divisi esteriormente da una serie di cinque archi pensili. Ogni piano è porta nei quattro lati ampie superfici rientrate su cui si aprono cinque ordini di finestre (dal basso verso l'alto rispettivamente: [[monofore]], [[bifore]], [[trifore]], bifore e ancora monofore).
Ai lati della facciata sono ben visibili due quadranti in pietra (uno segnala le ore per meridiana, l'altro per lancette orarie), entrambi fuori uso. L'attuale orologio è in uso dal 1933.
L'interno, a croce greca, è impreziositoornato da opere pittoriche. Notevoli, infattiquali i dipinti di [[Francesco Cozza (pittore)|Francesco Cozza]] e la [[pala (arte)|pala]] dell'altare maggiore, che riproduce la Vergine Assunta sorretta dagli Angeli con in basso gli Apostoli. Un affresco nella cappella di San Francesco, come riferisce il libro di Bruno Navarra, è attribuito al Baciccio (Giovan Battista Gaulli). All'interno della chiesa sono conservate le reliquie di San Bruno, santo patrono, nella cappella omonima.
 
=== Architetture militari ===
 
;Mura poligonali
La città è circondata da un'ampia cinta muraria, perfettamente conservata che prende il nome di mura ciclopiche. Queste sono intervallate da numerose porte che si aprono lungo tutto il percorso della cinta, la più famosa di queste è la Porta Saracena, che presenta un monolite di copertura lungo oltre tre metri<ref>([http://www.storia-riferimenti.org/archeologia/segni/segni.jpg vedi foto])</ref>. Taluni hanno paragonato questa cinta a quella della città greca di [[Micene (città antica)|Micene]]<ref>{{citazioneCita necessaria}}web|url=https://fondoambiente.it/luoghi/porta-saracena-e-mura-ciclopiche?ldc|titolo=PORTA ComunqueSARACENA unaE targaMURA espostaCICLOPICHE all'ingresso{{!}} diI SegniLuoghi ricordadel aiCuore visitatori- cheFAI|sito=fondoambiente.it|lingua=it|accesso=2024-06-24}}</ref>. ilIl comune è gemellato con quello di [[Micene (città moderna)|Micene]].
Nella parte alta della cittadina è ubicato quanto resta dell'antica Acropoli., Edove quisi sono interessanti:trovano la chiesa di S. Pietro costruita consul parte[[Basamento delle(architettura)|podio]] antichedell'antico muratempio dedicato a [[Giunone]] megaliticheMoneta<ref>([http://www.storia-riferimenti.org/archeologia/segni/pietro2.jpg foto])</ref> e una cisterna per la raccolta delle acque del III secolo. Diversi reperti dell'antica città romana sono infine visibili presso il locale museo, cheinclusi dai qualchereperti temporitrovati èdurante abbastanzagli attivo anchescavi per lela scoperterealizzazione chedella sonovicina state[[Ferrovia effettuateRoma-Napoli in(alta pianura durante la costruzione della linea ferroviariavelocità)|ferrovia dell'alta velocità Roma-Napoli]].
 
;La cinta esterna
Sempre dal ''Signinis memoranda fastis'' di Colaiacomo, si può leggere:
 
"''Delle mura megalitiche di Segni, veramente di una grandiosità imponente nella vastità delle sue cinte ed dei suoi bastioni interni, possediamo una planimetria (in scala 1/8000), riportata anche da Ionta, di cui ignoro l'autore e la data di rilevamento, non essendo riuscito a trovare la fonte originale, a meno che non si tratti di quella del Perito Gian Pietro Cremona, di cui non si hanno più tracce. Come risulta dalla planimetria citata, la cinta esterna non inizia, come si sente dire erroneamente, col tratto di mura che sostengono il giardino del passeggio e che costituivano invece il punto di partenza della II cinta collegantesi anticamente a Porta Elcino. Cominciava, invece, a sinistra dell'imbocco di via di Gavignano. Tale prima cinta, però, salvo saltuarie tracce tuttora esistenti e rilevantesi negli orti che si estendono a monte della parte sinistra della via Gavignano fino a quasi all'altezza di via Dante, è completamente mancante per l'intera prima parte del suo antico percorso. Infatti, essa riappare in evidenza soltanto a circa 17 mt. dalla porta del "Reposaturo", così detta in dialetto perché la gente di campagna, che risaliva dal piano con carichi di gramaglir ed altro sulla testa o sulle spalle (a seconda del sesso), era solita riposarvisi poggiandoveli sui massi poligonali, onde facilitarne il ricarico alla ripresa del cammino dopo la breve sosta ristoratrice. Le mura ricompaiono ben visibili a circa 20&nbsp;m prima della successiva Porta di "Pianigliozzo" corruzione del dialettale Pianillozzo''".
 
;La cinta esterna e la Porta Saracena
Segni è cinta da un imponente circuito di mura in [[opera poligonale]], lungo il quale si aprono numerose porte fra le quali la Porta Saracena e la Porta Foca<ref>{{Cita web|url=https://www.compagniadeilepini.it/segni-cultura-porte-urbane/|titolo=Comune di Segni: Cultura - Porte Urbane|lingua=it-IT|accesso=2024-06-24}}</ref>.
[[File:Porta maggiore di Segni e Mura Ciclopiche.png | thumb | 220x124px | right]]
Questa grandiosa porta rappresenta uno dei più meravigliosi monumenti di tutti i tempi, e per l'imponente grossezza dei massi può ben reggere il confronto con la famosa Porta dei Leoni di Micene, con la quale spesso viene nominata e paragonata. Essa risulta l'esemplare più ben conservato e più interessante di tutte le altre opere similari, ed è perciò citata nel mondo intero in tutti i trattati di archeologia. La sua luce si apre a circa 3/4 di un poderoso raccordo trasversale eretto tra le due cinte, il quale misura all'esterno una lunghezza di 15,50 m, un'altezza che va da 1,80 m a 6 m circa, e una lunghezza di circa 3,40 m. L'apertura della porta, a ogiva tronca all'incirca alta 2,50 m, larga alla base 3,50 m fino a restringersi a 1,40 m alla sommità, mentre lo spessore delle sue mura all'interno del lato sinistro è di circa 2,55 m.
 
La Porta Saracena si apre in un raccordo trasversale eretto tra le due cinte, il quale misura all'esterno una lunghezza di 15,50 m, un'altezza che va da 1,80 m a 6 m circa, e una lunghezza di circa 3,40 m. L'apertura della porta, a ogiva tronca all'incirca alta 2,50 m, è larga alla base 3,50 m fino a restringersi a 1,40 m alla sommità, mentre lo spessore delle sue mura all'interno del lato sinistro è di circa 2,55 m. La sua entrata, è coperta da due giganteschi architravi monolitici, lunghi più di 3 metri ciascuno.[[File:Porta maggiore di Segni e Mura Ciclopiche.png | thumb | 220x124px | right|Porta Saracena]]
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
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;Santa Lucia
La festa di [[santaSanta Lucia]] (13 dicembre) rappresenta una occasione di svago per la comunità dell'antico centro storico, poiché è presente una fiera ed è un giorno festivo.
Il 26 febbraio 2012 è stato donato alla chiesa il busto di San [[Thomas Becket]] arcivescovo di Canterbury, santo (Londra 1117 - Canterbury 1170).
 
;Giostra del Maialetto