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Sfera del fuoco: differenze tra le versioni

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==Cosmologia tradizionale==
Riprendendo la visione cosmologica di [[Empedocle]] che strutturava il mondo in [[quattro elementi|quattro livelli elementari]],<ref>Stephen Edelston Toulmin, ''Night sky at Rhodes'', pag. 37, Harcourt, Brace & World, 1964.</ref> [[Aristotele]] suddivise la regione terrestre [[sublunare]] in quattro sfere o ambiti di pertinenza, nei quali andavano a disporsi progressivamente, a partire dal basso, la [[terra (elemento)|terra]], l'[[acqua (elemento)|acqua]], poi l'[[aria (elemento)|aria]], e al di sopra di tutte il [[fuoco (elemento)|fuoco]], come dimostrano le [[fiamma|fiamme]] di un [[falò]] che tendono per natura verso l'alto, attratte dal luogo per loro più congeniale.<ref name=porro/>
[[File:Sublunary region.jpg|thumb|upright=1.3|Le [[sfere celesti]] e [[sfere sublunari|quelle sublunari]] in un disegno di [[Andreas Cellarius]] del 1660, che raffigura il cerchio del fuoco in forma di lingue infuocate.]]
Riprendendo la visione cosmologica di [[Empedocle]] che strutturava il mondo in [[quattro elementi|quattro livelli elementari]],<ref>Stephen Edelston Toulmin, ''Night sky at Rhodes'', pag. 37, Harcourt, Brace & World, 1964.</ref> [[Aristotele]] suddivise la regione terrestre [[sublunare]] in quattro sfere o ambiti di pertinenza, nei quali andavano a disporsi progressivamente, a partire dal basso, la [[terra (elemento)|terra]], l'[[acqua (elemento)|acqua]], poi l'[[aria (elemento)|aria]], e al di sopra di tutte il [[fuoco (elemento)|fuoco]], come dimostrano le [[fiamma|fiamme]] di un [[falò]] che tendono per natura verso l'alto, attratte dal luogo per loro più congeniale.<ref name=porro/>
La concezione [[aristotelismo|aristotelica]] divenne prevalente in età [[ellenismo|ellenistica]], e fu perfezionata in termini matematici da [[Claudio Tolomeo]], secondo una scala di distanza: «prendendo il raggio della superficie sferica della Terra e dell'acqua come unità, il raggio della superficie sferica che circonda l'aria ed il fuoco è di 33, il raggio della sfera lunare è 64 [...]».<ref>Helge S. Kragh, ''Conceptions of Cosmos: from Myths to the Accelerating Universe. A History of Cosmology'', OUP Oxford, 2007, p. 31.</ref>
 
La concezione [[aristotelismo|aristotelica]] divenne prevalente in età [[ellenismo|ellenistica]], e fu perfezionata in termini matematici da [[Claudio Tolomeo]], secondo una scala di distanza: «prendendo il raggio della superficie sferica della Terra e dell'acqua come unità, il raggio della superficie sferica che circonda l'aria ed il fuoco è di 33, il raggio della sfera lunare è 64 [...]».<ref>Helge S. Kragh, ''Conceptions of Cosmos: from Myths to the Accelerating Universe. A History of Cosmology'', pag. 31, OUP Oxford, 2007, p. 31.</ref>
 
La [[scienza medievale]] ereditò ampiamente la dottrina dei quattro elementi disposti in [[sfere omocentriche|sfere concentriche]] intorno alla Terra.<ref>{{en}} [[John Bagnell Bury|J. B. Bury]], ''The Cambridge Medieval History'', vol. VIII, pag. 669, Cambridge University Press, 1936, p. 669.</ref> Essendo il più puro di tutti, il fuoco con la sua sfera si innalzava ai massimi livelli nella sequenza ascendente della ''[[scala naturae]]'', nel cerchio più a ridosso del [[cielo (religione)|mondo celeste]], pervaso dell'[[etere (filosofia)|etere]] incorruttibile.<ref>{{en}} Isabel Rivers, ''Classical and Christian Ideas in English Renaissance Poetry'', London, Routledgepagg. 69 e 79, 1994Londra, pp. 69Routledge, 791994.</ref>
 
Quello del [[fuoco (elemento)|fuoco]] non era dunque solo un luogo astronomico, ma anche uno stato di coscienza più elevato e sottile rispetto alla dimensione grossolana della [[terra (elemento)|terra]]. Le illustrazioni medievali e rinascimentali della sfera del fuoco con fiamme visibili non sono quindi da intendere come la convinzione che si potessero realmente vedere i bagliori di un [[fuoco]] al di sopra dell'aria:<ref name=faggi/>
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Tre secoli dopo [[Benvenuto Cellini]] rammentò nella sua autobiografia di avere emesso una volta un grido «tanto smisurato, che si sarebbe sentito dal cielo del fuoco».<ref>«Subito che io sentì' le parole di quello sciagurato, messi un grido tanto smisurato, che si sarebbe sentito dal cielo del fuoco» (cit. da ''[[Vita (Benvenuto Cellini)|Vita di Benvenuto Cellini, scritta da lui medesimo]]'', in [https://books.google.it/books?id=SG3xCs_qHuwC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=%22cielo%20del%20fuoco%22&f=false ''Opere di Benvenuto Cellini'', volume 2, pp. 281-2], Milano, Società Tipografica de' Classici Italiani, 1811).</ref>
[[File:Astolfo sulla Luna - Palazzo Besta.png|thumb|upright=1.7|Il carro di [[Astolfo attraversa la sfera del fuoco|Astolfo che attraversa la sfera del fuoco]], in un dipinto di [[Vincenzo de Barberis]] su una parete del Salone d'Onore di [[Palazzo Besta]] a [[Teglio]] (Sondrio).]]
Sempre in ambito letterario, [[Ludovico Ariosto]] nel XXXIV canto dell<nowiki>'</nowiki>''[[Orlando Furioso]]'' fa passare [[Astolfo (personaggio)|Astolfo]] per la regione del fuoco, a bordo di un carro guidato da [[San Giovanni Evangelista|San Giovanni]], nel suo itinerario dal [[Paradiso Terrestre]] verso il regno della Luna dove dovrà recuperare il senno perduto del protagonista:
<poem>:«Quattro destrier via più che fiamma rossi
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==Dopo la rivoluzione astronomica==
[[File:Aurora Borealis.jpg|thumb|upright=1.3|[[Aurora boreale]] all'altezza del [[Lago Manicouagan]] (Canada).]]
In seguito, la [[rivoluzione astronomica]] con la sua visione [[eliocentrismo|eliocentrica]] distrusse il concetto di un [[mondo sublunare]] contrapposto a quello [[cielo (religione)|celeste]], minando in tal modo anche le implicazioni filosofiche sottese alla sfera del fuoco.<ref>Stephen Toulmin, ''Night Sky at Rhodes'', op. cit., pag. 100, Harcourt, Brace & World, 1964, p. 100</ref>
 
Vi furono tuttavia paracelsiani come [[Robert Fludd]] che continuarono a presentare l'immagine di un cosmo geocentrico, con l'elemento del fuoco (''ignis'') ancora situato immediatamente sotto la ''sphera Lunae'', ovvero l'[[Luna (astrologia)|orbita della Luna]].<ref>Helge Kragh, ''Conceptions of Cosmos'', op. cit., pag. 61, OUP Oxford, 2007, p. 61.</ref>
 
Il concetto di «[[sfera]]» è stato inoltre ripreso nella terminologia scientifica moderna per indicare gli strati in cui suddividere la [[nucleo interno|Terra]] e la sua [[atmosfera terrestre|atmosfera]]: si parla così di [[litosfera|lito''sfera'']], [[idrosfera|idro''sfera'']], [[ionosfera|iono''sfera'']], ecc. Alle caratteristiche ad esempio della [[termosfera]], per le sue elevate temperature e l'alta quota, sembrano corrispondere indicativamente quelle dell'antica sfera del fuoco.<ref>[[Isaac Asimov]], ''[http://didattica.lol.it/materiale/motta/asimov%20isaac%20-%20il%20libro%20di%20fisica.txt Il libro di fisica]'', trad. it. di Carla Sborgi, Mondadoripag. 165, 1986Mondadori, p. 1651986.</ref>
 
==Note==