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Stroboscopio: differenze tra le versioni

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Lo '''stroboscopio''' è uno strumento che permette di osservare e studiare un oggetto in un [[moto (fisica)|moto]], che può essere rotatorio o oscillatorio, come se fosse fermo, nonché misurarne la [[velocità]].
== Storia ==
Nel 1932 Harold Eugene Edgerton  mise a punto la '''fotografia stroboscopica,''' una tecnica a luce stroboscopica generata da una semplice [[lampadina]] che si accendeva e spegneva ad un intervallo di tempo prestabilito e ravvicinato, che consentiva l’osservazione del movimento ad alta velocità. Il fotografo americano riuscì registrare sulla pellicola una successione di movimenti ravvicinati, che venivano tradotti in immagini multiple grazie all'aiuto di numerosi lampeggiatori elettronici sincronizzati che scattavano varie volte al secondo in un ambiente buio.{{S sezione|fisica}}
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== Principio ==
Il principio di funzionamento si basa sull'osservazione, in condizioni di scarsa illuminazione, dell'oggetto in movimento costante, illuminato da brevissimi lampi di [[luce]] di forte intensità.