Pooh: differenze tra le versioni
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== Storia ==
=== Gli anni sessanta ===
'''Gli inizi'''
Il primo nucleo dei futuri Pooh nacque a [[Bologna]] nel 1962 con il nome di Jaguars, dall'incontro tra il batterista [[Valerio Negrini]] e il chitarrista [[Mauro Bertoli]]. Nel 1964 si arriva alla prima formazione stabile: i citati Negrini e Bertoli più Vittorio Costa (voce), [[Giancarlo Cantelli]] ([[Basso elettrico|basso]]) e Bruno Barraco (chitarra ritmica e [[Tastiera elettronica|tastiere]]).
Nel 1965 Vittorio Costa lascia per proseguire gli studi di medicina mentre entrano Bob Gillot (tastiere) e Mario Goretti alla chitarra ritmica.
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Nel febbraio del 1966 il complesso incide il primo [[45 giri]]: ''[[Vieni fuori/L'uomo di ieri|Vieni fuori]]'' cover del brano ''Keep on Running'' dello [[The Spencer Davis Group|Spencer Davis Group]]. Poi partecipa al programma televisivo ''[[Settevoci]]'', in cui presenta il brano ''[[Bikini beat/Quello che non sai|Quello che non sai]]'', cover di ''Rag doll'' dei [[The Four Seasons (gruppo musicale)|Four Seasons]], pubblicato come lato B di ''[[Bikini beat/Quello che non sai|Bikini Beat]]'', secondo 45 giri uscito a maggio, che viene commissionato al quintetto come [[jingle]] pubblicitario da parte di un'importante marca di rossetti. Sul finire del mese di aprile Bob Gillot viene sostituito da [[Roby Facchinetti]] e durante l'estate dello stesso anno [[Riccardo Fogli]] entra a far parte del complesso sostituendo Gilberto Faggioli, bruscamente "licenziato" da Bertoli & company. L'incontro fra l'ex cantante degli [[Slenders]], un gruppo rock di [[Piombino]], e il complesso dei Pooh avviene al Piper di [[Milano]].
'''I primi successi'''
Nell'ottobre del 1966 il quintetto partecipa al [[Festival delle rose 1966|Festival delle rose]] con il brano ''[[Brennero 66/Per quelli come noi|Brennero 66]]'' che però viene censurato dalla RAI in quanto tratta del [[terrorismo]] in [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]]. Valerio Negrini è quindi costretto a scrivere velocemente un testo alternativo per il brano, che viene presentato come ''Le campane del silenzio'' e si classifica all'ultimo posto della kermesse. Il primo album ''[[Per quelli come noi]]'' è pubblicato alla fine dell'anno e presenta le reincisioni delle canzoni uscite su 45 giri eseguite con la nuova formazione più altri brani; vende oltre 15.000 copie e comprende sei [[cover]] e sei brani scritti dal duo Facchinetti-Negrini che però non firmano le canzoni, non essendo ancora iscritti alla [[Società Italiana degli Autori ed Editori|SIAE]]. A un quarto di secolo dalla loro pubblicazione (1991), Facchinetti e Negrini hanno potuto finalmente riappropriarsene con una telefonata ad [[Armando Sciascia]]. Lo stesso Roby riassume: «Riascoltare la sua voce fu un'emozione. Pronunciò parole molto belle sui Pooh. Lo ringraziai. Era stato per noi una sorta di padre. Quando ci mancavano i soldi per mettere la benzina nel furgone, era spesso lui ad allungarceli».
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=== Gli anni settanta ===
'''I primi successi europei e mondiali'''
Nel 1971 i Pooh passano alla [[CBS Italiana|CBS]] e con il produttore [[Giancarlo Lucariello]] arrivano le prime grandi soddisfazioni. Il singolo ''[[Tanta voglia di lei]]'' approda al numero uno della classifica in due settimane. Lo stesso capita con ''[[Pensiero (brano musicale)|Pensiero]]'', che vende oltre un milione di copie. Nonostante tutti la considerino un pezzo d'amore, il brano parla di un carcerato. Entrambi i singoli entrano nelle classifiche [[sudamerica]]ne balzando subito ai primi posti, vendendo in pochi mesi rispettivamente 450.000 e 1.200.000 copie.<ref>Sandro Neri, Pooh40 - La Grande Storia, 2006</ref> Esce il disco ''[[Opera prima]]'', un LP che fonde la musica sinfonica, come nel brano [[omonimia|omonimo]], alla melodia italiana.▼
▲Nel 1971 i Pooh passano alla [[CBS Italiana|CBS]] e con il produttore [[Giancarlo Lucariello]] arrivano le prime grandi soddisfazioni. Il singolo ''[[Tanta voglia di lei]]'' approda al numero uno della classifica in due settimane. Lo stesso capita con ''[[Pensiero (brano musicale)|Pensiero]]'', che vende oltre un milione di copie. Nonostante tutti la considerino un pezzo d'amore, il brano parla di un carcerato. Entrambi i singoli entrano nelle classifiche [[sudamerica]]ne balzando subito ai primi posti, vendendo in pochi mesi rispettivamente 450.000 e 1.200.000 copie.<ref>Sandro Neri, Pooh40 - La Grande Storia, 2006</ref>
[[Valerio Negrini]] abbandona il gruppo, pur rimanendo legato ai Pooh come [[paroliere]], e viene sostituito alla batteria dal romano [[Stefano D'Orazio]], che aveva già suonato in gruppi come [[I Naufraghi]] e [[Il Punto]] (il secondo dei due gruppi aveva ottenuto un contenuto successo, ottenendo anche una copertina su ''[[Ciao 2001]]'', il settimanale di musica più prestigioso di quegli anni).<ref>{{Cita web|url = http://www.artistsandbands.org/ver2/interviste/8489-stefano-dorazio-pooh-il-punto|titolo = Intervista a Stefano D'Orazio|autore = Gianluca Livi|data = novembre 2016|accesso = 13 dicembre 2020}}</ref> I Pooh registrano in [[lingua inglese|inglese]] alcuni dei loro brani: ''Tutto alle tre'' diventa ''The Suitcase'' e la CBS decide di inserirlo in una raccolta che comprende i migliori artisti del loro vastissimo catalogo. ''Tanta voglia di lei'' arriva terza al [[Festivalbar]].▼
'''''Opera Prima'', l'arrivo di D'Orazio'''
▲Esce il disco ''[[Opera prima]]'', un LP che fonde la musica sinfonica, come nel brano [[omonimia|omonimo]], alla melodia italiana. [[Valerio Negrini]] abbandona il gruppo, pur rimanendo legato ai Pooh come [[paroliere]], e viene sostituito alla batteria dal romano [[Stefano D'Orazio]], che aveva già suonato in gruppi come [[I Naufraghi]] e [[Il Punto]] (il secondo dei due gruppi aveva ottenuto un contenuto successo, ottenendo anche una copertina su ''[[Ciao 2001]]'', il settimanale di musica più prestigioso di quegli anni).<ref>{{Cita web|url = http://www.artistsandbands.org/ver2/interviste/8489-stefano-dorazio-pooh-il-punto|titolo = Intervista a Stefano D'Orazio|autore = Gianluca Livi|data = novembre 2016|accesso = 13 dicembre 2020}}</ref> I Pooh registrano in [[lingua inglese|inglese]] alcuni dei loro brani: ''Tutto alle tre'' diventa ''The Suitcase'' e la CBS decide di inserirlo in una raccolta che comprende i migliori artisti del loro vastissimo catalogo. ''Tanta voglia di lei'' arriva terza al [[Festivalbar]].
Nel 1972 si afferma ancora il successo mondiale, grazie ai singoli ''[[Noi due nel mondo e nell'anima]]'' (retro ''Nascerò con te'') e ''[[Cosa si può dire di te]]'' (retro ''Quando una lei va via''). La casa discografica è indecisa su quale dei due singoli puntare maggiormente. Così, per non fare un torto né all'interpretazione di Dodi in ''Noi due nel mondo e nell'anima'' né al sempre più indolente Riccardo di ''Nascerò con te'', decide di pubblicare il 45 giri come un Doppio Lato A, scegliendo una copertina bianca col solo nome del gruppo in primo piano e la foto dei quattro. A ''[[Nascerò con te]]'' viene riservato il ruolo di brano da inserire nei [[juke-box]], mentre ''Noi due nel mondo e nell'anima'' diventerà la canzone destinata alla promozione radiofonica. Da Londra arriva il sintetizzatore [[Minimoog]], che fa una fugace apparizione proprio in questo brano. L'album ''[[Alessandra (album)|Alessandra]]'' segna una maggiore presenza di Roby alla voce, che fino a quel momento era stata di appannaggio soprattutto di Dodi e Riccardo, e vede per la prima volta la firma di Dodi Battaglia come autore delle musiche.
'''L'abbandono di Fogli e l'arrivo di Canzian'''
A causa dell'influsso di Lucariello, il complesso mette da parte le sue capacità strumentali per fare posto agli archi dell'elegantissima orchestra di [[Franco Monaldi]]. Oltre a ciò, per la prima e unica volta in ''Alessandra'' il produttore riesce a imporre che l'album sia composto esclusivamente da canzoni d'amore. È un disco dove scompare quasi totalmente la chitarra elettrica, sostituita prevalentemente dagli arpeggi dell'acustica di Dodi, non ci sono assoli di chitarra a intralciare i saliscendi orchestrali dei 12 brani dei quali è composto il disco. A questo punto [[Riccardo Fogli]] decide di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista. Infatti a suo giudizio il produttore tende a privilegiare la voce di Battaglia a scapito della sua. Il gruppo sembra sul punto di sciogliersi quando all'inizio del 1973, dopo infinite selezioni tenutesi nella lavanderia di un albergo sull'[[Appennino tosco-emiliano]] a [[Roncobilaccio]], viene scelto il nuovo bassista [[Red Canzian]], già chitarrista degli [[Osage Tribe]], gruppo fondato da [[Franco Battiato]], poi in forza ai [[Capsicum Red]], che all'attivo aveva due singoli e un album.<ref name="AAB">{{Cita web|url = http://www.artistsandbands.org/ver2/interviste/8433-red-canzian-pooh-capsicum-red|titolo = Intervista a Red Canzian|autore = Gianluca Livi|data = ottobre 2016|accesso = 13 dicembre 2020}}</ref>
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Nel 1974 esce la raccolta ''[[I Pooh 1971-1974]]'' che contiene i loro motivi di successo. Vengono inclusi nel disco ''[[Se sai, se puoi, se vuoi]]'' e ''[[Per te qualcosa ancora]]'', utilizzati come lato A dei relativi 45 giri, che comprendono anche ''Inutili memorie'' e ''E vorrei''. I brani, ordinati secondo un criterio cronologico abbastanza rigido, mettono bene in evidenza quanto rapida sia stata la maturazione musicale nello stile dei Pooh in questi quattro anni. I due singoli comunque non raggiungono il successo dei precedenti. Il 1975 è un anno di transizione. Il notevole carico di musica sinfonica nonché di liriche spesso oniriche e difficili si fonde in due LP di modesto successo commerciale. ''[[Un po' del nostro tempo migliore]]'' si presenta come un LP troppo difficile per il pubblico dei Pooh, abituato a canzoni di rapida presa. L'utilizzo massiccio dell'[[orchestra]], di strumenti come il [[clavicembalo]] e di lunghi pezzi strumentali non favorisce certamente il passaggio radiofonico. Neanche il seguente ''[[Forse ancora poesia]]'' riesce a vendere come ''Parsifal'': ''[[Ninna nanna/È bello riaverti|Ninna nanna]]'', scelto per promuovere l'album, riesce appena a entrare nella top 10 dei singoli.<ref>D. Salvatori, ''Storia dell'hit parade'', Gremese.</ref> Gli arrangiamenti a base orchestrale erano stati imposti dal produttore Lucariello, mentre il gruppo si era pronunciato per degli arrangiamenti acustici. Il disco viene prodotto piuttosto in fretta, è meno difficile e curato del precedente e i Pooh eseguiranno dal vivo pochissimi brani di questo album.
'''La consacrazione'''
Proprio intorno al 1975 per la prima volta negli anni settanta parecchi altri complessi italiani, come [[la Bottega dell'Arte]], [[il Giardino dei Semplici]], i [[Beans]] e i [[Matia Bazar]],<ref>D. Salvatori, ''Storia dell'hit parade'', dati nelle sezioni dedicate ai rispettivi gruppi.</ref> riescono più o meno simultaneamente a imporsi all'attenzione del pubblico piazzando uno oppure due 45 giri nelle classifiche di vendita ottenendo dati di vendita senz'altro paragonabili a quelli degli ultimi singoli dei Pooh. Dato che Lucariello non riesce più a perpetuare il successo del complesso, i dissapori si intensificano. Il desiderio di continuare a suonare riducendo l'apporto dell'orchestra porta infine il complesso ad autoprodursi, primo caso del genere in Italia, e a dividersi definitivamente dal produttore che li aveva portati al successo. Canzoni come ''Pierre'' e ''[[Linda/Donna davvero|Linda]]'', con cui i Pooh partecipano al Festivalbar e che [[Miguel Bosé]] canterà in [[lingua spagnola|spagnolo]] ottenendo il successo, e l'album ''[[Poohlover]]'' segnano una netta sterzata rispetto al recente passato. Le musiche sono suonate dai quattro con arrangiamenti più ricchi, nonostante resti ancora l'accompagnamento di una sezione d'archi. I testi non si concentrano più solo sull'amore, ma si avvicinano alla quotidianità e alle questioni sociali; in ''Poohlover'' si parla infatti di omosessuali, prostitute, zingari e carcerati. Con ''Linda'' il gruppo ritorna dopo alcuni anni ai vertici delle classifiche; in [[Piazza San Marco]] a Venezia viene allestita una festa per i dieci anni di carriera del complesso: i Pooh si fanno fotografare vicino a una gigantesca torta in polistirolo.
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=== Gli anni ottanta ===
'''''Hurricane'', ''Buona Fortuna'' e il primo disco live'''[[File:Pooh_-_Un_disco_per_l'estate_1989.jpg|alt=|miniatura|I Pooh mentre si esibiscono a [[Un disco per l'estate 1989]].]]
Nel 1980 i Pooh pubblicano l'album ''[[Hurricane (Pooh)|Hurricane]]'', un disco nel quale i Pooh riarrangiano in inglese i pezzi più importanti dell'ultimo triennio pensato per il mercato estero. Il disco non riesce a entrare nelle classifiche americane e inglesi e viene quindi fatto uscire anche in Italia, dove diventa disco d'oro. Successivamente, il disco ''[[...Stop]]'' del 1980 inaugura la nuova decade con il 45 giri ''[[Canterò per te]]'' (lato B ''Stagione di vento'') e altri brani famosi come ''Inca'', ''Vienna'', ''Aria di mezzanotte'', ''Ali per guardare, occhi per volare''.
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Nella primavera del 1982 i Pooh pubblicano ''[[Palasport (album)|Palasport]]'', il loro primo disco live, un doppio vinile registrato durante il tour autunnale 1981. Nel live, che ripercorre i primi 15 anni di carriera del gruppo, ci sono anche due inediti suonati appositamente per la tournée: ''Canzone per l'inverno'' e ''Siamo tutti come noi''. Nell'autunno dello stesso anno esce il 45 giri ''[[Non siamo in pericolo]]'' (lato B ''Anni senza fiato'').
'''Anni di innovamento'''
Seguendo la moda dei grandi gruppi dell'epoca, i Pooh decidono di andare all'estero per incidere i propri lavori. ''[[Tropico del nord]]'' del 1983 viene registrato negli studi di [[Montserrat (isola)|Montserrat]], nei [[Caraibi]]. È il primo LP italiano a essere commercializzato anche sul supporto [[Compact disc|CD]], con una traccia in più (''Colazione a New York''). Per la prima volta su un disco del gruppo si trova una canzone, ''Solo voci'', eseguita [[a cappella]]. Nato per celebrare i [[The Beatles|Beatles]] di ''Because'', {{Citazione necessaria|il brano si avvale dello stesso compressore utilizzato dal gruppo inglese per le registrazioni dei loro dischi}}. Durante le registrazioni di ''Tropico del nord'' i Pooh realizzano i videoclip delle canzoni del disco, che vengono inclusi in uno speciale chiamato ''L'anno del Tropico'' distribuito poi su [[VHS]]. Da questo LP non vengono estratti 45 giri ufficiali, ma molti brani vengono scelti come singoli promozionali, anche per il mercato estero. Dopo un tour nei grandi spazi i Pooh decidono di intraprendere, sulla falsariga di molti gruppi americani, una tournée nei club più piccoli. Il ''Club Tour 83'' vede i Pooh riproporre dal vivo brani lasciati in disparte come ''Eleonora mia madre'', ''Infiniti noi'', ''Classe '58'' e ''La città degli altri''.
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=== Gli anni novanta ===
'''La vittoria a Sanremo'''[[File:Pooh Festival di Sanremo 1990.jpg|thumb|left|I Pooh vincitori del [[Festival di Sanremo 1990]]]]
Gli [[anni 1990|anni novanta]] si aprono con uno dei pochi successi che ancora mancavano alla quasi venticinquennale carriera dei Pooh: nel marzo 1990 partecipano per la prima ed unica volta al ''[[Festival di Sanremo 1990|Festival di Sanremo]]'', vincendolo largamente, con il brano ''[[Uomini soli (singolo)|Uomini soli]]''. Il brano viene cantato anche in abbinamento con [[Dee Dee Bridgewater]], la quale inciderà la versione in inglese del brano, intitolata ''Angel of the Night''. Al termine della prima esecuzione del pezzo, Battaglia rivela che una ventina d'anni prima il gruppo aveva tentato, senza successo, di prendere parte alla manifestazione. Poco dopo il Festival viene pubblicato l'album omonimo del brano proposto, che contiene brani di successo come ''L'altra donna'' (scritto e cantato da Dodi Battaglia), ''Giulia si sposa'' (scritta da Roby Facchinetti e Valerio Negrini e cantata da Stefano D'Orazio) e ''Tu vivrai'' (in collaborazione con [[Eros Ramazzotti]], [[Umberto Tozzi]], [[Raf]] ed [[Enrico Ruggeri]]).
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Sempre nel 1990, a dicembre, esce una raccolta doppia: ''[[25: la nostra storia]]''. Da questo album nascerà una lunga tournée nei teatri. Nel 1992 il successo dei Pooh è testimoniato da un disco, ''[[Il cielo è blu sopra le nuvole]]'', dal quale vengono scelti i singoli ''Maria marea'', ''50 primavere'', ''Stare senza di te'' e ''La mia faccia''. Con questo album termina la prima parte della collaborazione di Fio Zanotti e i Pooh, iniziata nel 1986, con ''[[Giorni infiniti]]''. Dopo la separazione artistica da Zanotti, in un'intervista i Pooh dichiarano: «Zanotti riprendeva gli arrangiamenti e i suoni che aveva usato nei nostri lavori anche in altri suoi lavori».
'''La crisi'''
Nel 1993 inizia la crisi: cominciano a incrinarsi i rapporti all'interno del gruppo, con Red, Dodi e Stefano che si oppongono all'idea di Roby di partecipare al Festival di Sanremo con la canzone ''Vivrò'', presente nel secondo lavoro solista di Facchinetti, ''[[Fai col cuore]]''.▼
▲Nel 1993
Il 1994 è un anno di transizione, i Pooh incidono un album di brani inediti: ''[[Musicadentro]]'', disco arrangiato da [[Dodi Battaglia]] in maniera molto energica, suonato quasi per intero in presa diretta, con l'intento di trasportare su CD tutta l'energia del gruppo, come se fosse un disco suonato dal vivo. La confezione del disco viene studiata a tavolino dai Pooh e dalla casa discografica, e ispirandosi con molta probabilità al "metal box" dei [[Public Image Ltd.]] decidono di inserire il CD in una scatola metallica rotonda. Per la promozione radiofonica vengono scelti come singoli ''Le canzoni di domani'' e ''A cent'anni non si sbaglia più'', dei quali vengono realizzati anche dei videoclip. Il disco però non riesce a sfondare, manca una hit forte che possa trascinare le vendite dell'album, che si assestano intorno alle 100 000 copie, risultando di fatto il disco meno venduto dai Pooh da quando sono passati a una major nel 1971. [[Dodi Battaglia]] scrive ''Dietro la collina'', ''Senza musica senza parole'', brano dal sapore latino con un testo di Stefano che fa sì che ogni frase sia concatenata alla precedente attraverso l'ultima parola. ''Un leone in paradiso'' è una dedica al padre Medardo, scomparso in quell'anno.
Nel 1995 a maggio esce il loro terzo album dal vivo, doppio, dal titolo ''[[Buonanotte ai suonatori]]'' (il brano omonimo è l'unico inedito). Nel dicembre dello stesso anno esce una raccolta per festeggiare gli imminenti 30 anni di carriera: si chiama ''[[PoohBook]]'', ed è composto da 6
'''Il rilancio'''
I Pooh tornano alla ribalta grazie al disco ''[[Amici per sempre (album)|Amici per sempre]]'', del 1996, che lancia brani come l'omonimo singolo ''Amici per sempre'', ''[[La donna del mio amico]]'' e ''Cercando di te''. I nuovi Pooh rimangono fedeli alla loro musica, rinnovandosi negli arrangiamenti, seguendo in parte la moda del momento. Ironia della sorte, nonostante il titolo, questo sarà il disco con la gestazione più difficile, il più sofferto di tutta la loro carriera. I quattro, infatti, quasi non si parlano, ogni occasione è buona per litigare e la "macchina della musica" sembra sul serio arrivata al capolinea. Lacerano il gruppo in particolare uno scontro sulla musica su chi debba cantare ''Il silenzio della colomba'', sopra un testo di D'Orazio dedicato al padre mancato l'anno prima, in seguito rifiutato dagli altri componenti e sostituito con ''Innamorati sempre, innamorati mai''. Dodi nel frattempo pensa in segreto di andarsene e registra il disco separatamente rispetto al resto del gruppo.<ref>D'Orazio, Confesso che ho stonato. Una vita da Pooh, edizioni Kowalski, 2012</ref> Alla fine il buon senso dei quattro e il successo ottenuto dal nuovo album scongiurano la fine dell'avventura. Gli arrangiamenti del disco vengono affidati a [[Emmanuele Ruffinengo]], giovane arrangiatore già con i Pooh durante le sessioni di registrazione di ''[[Uomini soli]]'' e il successivo tour. Tocca proprio a Ruffinengo il compito di rinverdire i fasti del gruppo dopo il recente insuccesso discografico di ''[[Musicadentro]]'', e i suoni moderni e molto rock sembrano dare loro ragione: il disco è uno dei più apprezzati e suonati dalle radio, ricevendo un vasto consenso anche dal pubblico.
Nel febbraio 1997, per festeggiare il trentennale dei Pooh, esce presso [[Arnoldo Mondadori Editore]] la prima biografia del gruppo. Si intitola ''Quello che non sai'', come un loro successo degli anni sessanta, ed è curata dal giornalista e critico [[Franco Dassisti]]. Nel novembre dello stesso anno esce un'altra raccolta, una doppia antologia intitolata ''[[The Best of Pooh]]'' che raccoglie 28 successi del gruppo, più due brani inediti registrati per l'occasione, ''Brava la vita'', che viene scelta per girare un videoclip promozionale e ''Non lasciarmi mai più'' che alla lunga sarà il più fortunato tra i due pezzi.
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=== Gli anni duemila ===
[[File:Pooh in concert.JPG|thumb|I Pooh in concerto nel 2004]]
Il terzo millennio si apre per il complesso bolognese con ''[[Cento di queste vite]]'' (2000) che torna al suono degli [[anni 1970|anni settanta]], un lavoro interessante che sicuramente mostra più impegno e carattere rispetto al precedente. Da questo disco vengono estrapolati molti singoli, tra i quali spiccano ''Stai con me'', ''I respiri del mondo'', ''Un grande amore'' e il brano di chiusura, ''Puoi sentirmi ancora'', canzone dedicata a una fan
Nel 2001, per festeggiare i 35 anni di carriera, i Pooh
'''''Pinocchio''''' '''e l'omonimo musical'''
I Pooh cominciano a gettare le basi sul progetto [[musical]]. La regia dello spettacolo è affidata a [[Saverio Marconi]]. In origine, l'idea del Musical prevedeva una storia completamente diversa da quella portata in scena, infatti Roby stava scrivendo delle musiche sull'idea di ''Gabriel'', un messia del futuro immaginato dallo stesso Facchinetti. Vista la difficoltà a intrecciare le musiche con la storia, [[Saverio Marconi]] consiglia ai Pooh di scegliere un altro soggetto e questo viene trovato in Pinocchio.
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In questi anni i Pooh ottengono una nuova notorietà anche tra i più giovani, anche grazie alla [[sitcom]] ''[[Camera Café]]'', dove uno dei personaggi protagonisti, [[Paolo Bitta]] (interpretato da [[Paolo Kessisoglu]]), è un accanito fan del gruppo; gli stessi Pooh hanno partecipato come [[guest star]] a quattro episodi della serie (''Arrivano i Pooh'', ''I 40 anni dei Pooh'', ''La guerra dei Pooh'' e ''L'incantesimo dei Pooh''). Nel 2017, in occasione della sesta stagione, Facchinetti e Fogli compaiono come [[guest star]] in alcuni episodi.
'''''Ascolta'''''
Nel 2004, dopo quasi quattro anni d'assenza, i Pooh tornano nei negozi con un nuovo CD intitolato ''[[Ascolta]]'' come l'omonimo brano che apre l'album. Il disco, realizzato con la collaborazione dell'arrangiatore [[Fio Zanotti]], è il più lungo prodotto dai Pooh, con 14 brani e una durata totale di poco più di un'ora. La ragazza fotografata sulla copertina del disco è Chiara Canzian, figlia di [[Red Canzian|Red]], in posa all'[[acquario di Genova]]. L'uscita del disco è preceduta dal singolo ''Capita quando capita'', una hit dalla quale viene ricavato un videoclip girato nel centro di [[Verona]]. Successivamente vengono estratti numerosi singoli radiofonici, ''Ascolta'', ''Per dimenticare te'', ''Scusami'', e l'ironica e autobiografica ''Dove sono gli altri 3''.
'''I festeggiamenti dei 40 anni con ''La grande festa'''''
Il 18 novembre 2005 esce il doppio album ''[[La grande festa (album)|La grande festa]]'', una raccolta di grandi successi più due brani inediti: ''La grande festa'' e ''Destini''. Il tour del quarantennale porta in scaletta oltre 40 canzoni che ripercorrono la storia della band da ''Vieni fuori (Keep on runnin)'', 45 giri d'esordio pubblicato nel 1966, fino al recente ''La grande festa'', registrato nel settembre del 2005 con l'ausilio di oltre 40 coristi scelti tra i fan del gruppo, in occasione di una selezione partita con l'annuncio presente sul sito internet del gruppo. Sempre a novembre esce un libro riguardante i loro imminenti 40 anni di carriera: ''La grande storia 1966-2006'', edito da Giunti e scritto da S. Neri.
In occasione dei [[Campionato mondiale di calcio 2006|campionati mondiali di calcio del 2006]], tenutisi in [[Germania]] a partire dal 9 giugno, i Pooh hanno inciso l'inno della [[nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]], dal titolo ''[[Cuore azzurro]]'', il cui ricavato viene interamente devoluto in beneficenza. La tournée estiva prevede alcuni cambiamenti in scaletta rispetto a quella invernale: viene tolto un medley elettrico e subentra la versione acustica di ''[[Cuore azzurro]]''. In molte date, insieme al gruppo, cantano alcuni telecronisti
Nel marzo
'''Ritorno alle origini con ''Beat ReGeneration''''' Il 1º febbraio 2008 esce ''[[Beat ReGeneration]]'', un album di [[cover]] ispirato ai lavori di altri complessi del periodo degli anni sessanta-inizio anni settanta. Il primo singolo estratto è ''La casa del sole'' (dei [[Los Marcellos Ferial]]), a sua volta traduzione della più celebre ''[[The House of the Rising Sun]]'', già eseguita in diverse versioni da vari artisti di calibro. Tra i brani più famosi si ricordano inoltre ''29 settembre'', nota tra l'altro per l'esecuzione dell'[[Equipe 84]]; gli altri singoli estratti sono ''Nel cuore, nell'anima'' e ''Un ragazzo di strada''. [[File:Pooh on stage August 2009.JPG|left|thumb|I Pooh in concerto nel 2009]]
Il disco viene portato in tour nella primavera e nell'estate dello stesso anno. Grande successo, in particolare, riscuote il concerto del 19 agosto a [[Reggio Calabria]], che vede la partecipazione di oltre {{formatnum:100000}} persone e la diretta audio e video di [[RTL 102.5]]. Il tour 2008 sarà l'unico organizzato per i Pooh dalla ''[[Milano Concerti]]'', affiliata alla multinazionale [[Live Nation (promotore di eventi)|Live Nation]]: dopo tale breve esperienza il complesso torna infatti all'agenzia Di Palma-Cusolito.
Sempre in tema di cover, nel 2008 e nel 2009 i Pooh partecipano a tre dischi di altri artisti. Con i [[Neri per Caso]], nell'album ''[[Angoli diversi]]'', reinterpretano la loro ''Piccola Katy''. Con [[Ornella Vanoni]], nell'album di duetti ''[[Più di me]]'', cantano ''Eternità'' (di [[Claudio Cavallaro]] e [[Giancarlo Bigazzi]]) incisa dal complesso i [[Camaleonti]] e dalla stessa Vanoni. Infine, nel 2009, incidono con [[Claudio Baglioni]] una versione riarrangiata di ''Che begli amici'', storico brano del cantautore romano riproposto nell'album [[Q.P.G.A.]] uscito a novembre dello stesso anno.
'''L'abbandono di Stefano D'Orazio'''
Il tour, il cui numero di date è cresciuto in corso d'opera (da 4 a 38), è stato chiuso da due serate speciali al [[Mediolanum Forum]] di Assago la seconda delle quali trasmessa in diretta radiofonica da [[RTL 102.5]] e oggetto di ripresa televisiva e collegamenti in diretta nella trasmissione televisiva ''[[X Factor (Italia)|X Factor]]'' su [[Rai 2]]. Il 1º ottobre 2009 Stefano D'Orazio annuncia l'addio alla band, che rimane formata dai soli Canzian, Battaglia e Facchinetti. Il Premio videoclip italiano, manifestazione del settore videomusicale, ha assegnato il Premio Speciale al videoclip ''Ancora una notte insieme'' per la regia di Andrea Falbo e Andrea Gianfelice. Il 26 novembre esce un libro che ripercorre i quasi 44 anni di carriera della band: ''I nostri anni senza fiato'', edito da Rizzoli.▼
A metà aprile 2009 viene diffusa la notizia che, successivamente all'uscita di un nuovo disco dal titolo ''[[Ancora una notte insieme]]'' (2 CD), avvenuta l'8 maggio, e il [[Ancora una notte insieme Tour|successivo tour]] in partenza il 18 luglio dalla Reggia di Caserta, il batterista Stefano D'Orazio lascerà il gruppo dopo 38 anni di sodalizio.
▲Il tour, il cui numero di date è cresciuto in corso d'opera (da 4 a 38), è stato chiuso da due serate speciali al [[Mediolanum Forum]] di Assago la seconda delle quali trasmessa in diretta radiofonica da [[RTL 102.5]] e oggetto di ripresa televisiva e collegamenti in diretta nella trasmissione televisiva ''[[X Factor (Italia)|X Factor]]'' su [[Rai 2]]. Il 1º ottobre 2009 Stefano D'Orazio annuncia l'addio alla band, che rimane formata dai soli Canzian, Battaglia e Facchinetti, i quali decisero di proseguire senza cercare alcun sostituto. Il Premio videoclip italiano, manifestazione del settore videomusicale, ha assegnato il Premio Speciale al videoclip ''Ancora una notte insieme'' per la regia di Andrea Falbo e Andrea Gianfelice. Il 26 novembre esce un libro che ripercorre i quasi 44 anni di carriera della band: ''I nostri anni senza fiato'', edito da Rizzoli.
=== Gli anni duemiladieci e duemilaventi ===
Nel febbraio 2010 i Pooh annunciano l'uscita di ''Aladin'', musical scritto da Stefano D'Orazio con la partecipazione dei suoi tre ex colleghi, autori delle musiche: il gruppo lavorava al progetto già da prima della decisione del batterista di lasciare i Pooh. Il 5 marzo esce il DVD contenente le riprese dell'ultimo concerto ad Assago del 28 e 30 settembre.
'''''Dove comincia il sole'' e l'eventuale tour'''
In una conferenza stampa tenuta il 3 marzo 2010 i Pooh rivelano i propri progetti futuri, annunciando la prosecuzione dell'attività del gruppo con una formazione a tre (collaudata con due concerti in [[Canada]] al Casinò Fall View, vicino alle [[Cascate del Niagara]]), e l'intenzione di avvalersi di un [[turnista]] alla batteria, nello specifico [[Steve Ferrone]], già batterista per artisti internazionali come [[Eric Clapton]], [[Bee Gees]], [[Tom Petty]] e [[George Harrison]].<ref>{{cita web|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2010/25-maggio-2010/nuovo-batterista-di-lusso-pooh-steve-ferrone-sostituira-stefano-d-orazio--1703081658237.shtml|titolo=Nuovo batterista «di lusso» per i Pooh – Steve Ferrone sostituirà Stefano D'Orazio|autore=Francesco Verni|sito=Corriere del Veneto|data=25 maggio 2010}}</ref> Steve Ferrone suona dunque nel nuovo album, ''[[Dove comincia il sole]]'', uscito il 12 ottobre 2010. Il [[Dove comincia il sole (singolo)|singolo omonimo]] è una suite musicale rock con liriche e atmosfere che riportano il gruppo a opere come i loro ''Parsifal'' e ''Il tempo, una donna, la città''. La versione presente nell'album è divisa in due parti, una di sei minuti cantata e una di cinque strumentale.
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Il 18 novembre i Pooh ritornano in TV dopo la mini tournée esibendosi nel programma ''I migliori anni'' di [[Carlo Conti (conduttore televisivo)|Carlo Conti]]. Dal 29 novembre i Pooh con una nota pubblicata sul loro sito hanno la loro pagina ufficiale su Facebook, Twitter e YouTube.
'''''Opera seconda'''''
Il 6 marzo 2012 esce ''Pooh Legend'' un cofanetto curato da Andrea Pedrinelli composto da 4 DVD e quattro libri con oltre 10 ore di filmati, molti dei quali inediti. Per il 9 ottobre 2012 il gruppo annuncia l'uscita del nuovo lavoro intitolato ''[[Opera seconda]]''; in seguito comincia un tour nei principali teatri in tutta Italia accompagnati dalla Ensemble Symphony Orchestra diretta dal Maestro Giacomo Loprieno.
'''La morte di Valerio Negrini'''
Il 3 gennaio 2013 muore improvvisamente Valerio Negrini, a causa di un infarto, mentre si trovava in vacanza nel Trentino. L'inaspettato tragico evento getta nello sconforto i Pooh e pone nuove incognite sul futuro del gruppo. Ai primi di luglio i Pooh tornano sui palchi dei teatri all'aperto e delle arene estive con la tournée estiva di ''Opera seconda in tour''. Il 29 ottobre esce ''[[Pooh Box]]'', il cofanetto in memoria di Valerio Negrini. Il lavoro contiene un doppio cd e doppio DVD live del concerto di ''Opera seconda in tour'', una Graphic Novel di 200 pagine ''POOHdiSEGNI'' illustrata dal designer Gianni D'Angelo che racconta la storia della band e due CD ''Voci per Valerio'' che comprendono 28 brani interpretati dai più importanti doppiatori italiani tra cui [[Christian Iansante]] ideatore del progetto. Dal 2 novembre i Pooh tornano sui palchi dei teatri in Italia, in Canada e negli Stati Uniti, con l'ultima parte della tournée che ha registrato un grande successo di pubblico con più di {{formatnum:150000}} presenze durante le quasi 100 date in tutta Italia, ma anche in Europa e oltreoceano.
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[[File:Pooh 30-12-2016.jpg|thumb|I Pooh durante l'ultimo concerto della prima reunion tenuto il 30 dicembre 2016]]
Il 28 settembre 2015 i Pooh annunciano l'operazione "reunion" che vede il ritorno di Stefano D'Orazio alla batteria e di Riccardo Fogli alla voce per una serie di attività, tra le quali sette concerti così distribuiti: due allo [[Stadio Giuseppe Meazza|Stadio San Siro]] di Milano, uno allo [[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico di Roma]], uno allo [[Stadio San Filippo-Franco Scoglio|Stadio San Filippo]] di Messina, tre all'[[Arena di Verona]]. Nei mesi successivi viene annunciato un triplo album e un DVD live tratto dai concerti di Milano, e il tour tra settembre e dicembre nei palasport e nei poli fieristici. Vengono pubblicate rivisitazioni a cinque voci degli storici brani ''Pensiero'', ''Noi due nel mondo e nell'anima'', ''Chi fermerà la musica'', ''Piccola Katy'' e ''Pierre'', oltre agli inediti ''Tante storie fa'', ''Le cose che vorrei'', ''[[Ancora una canzone]]'' e ''Traguardi'', tutti inclusi nel triplo album live ''[[Pooh 50 - L'ultima notte insieme]]'', uscito il 16 settembre.
Il 30 dicembre 2016 i Pooh terminano la loro prima reunion, tenendo un ultimo concerto in formazione a cinque elementi (D'Orazio, Canzian, Facchinetti, Fogli e Battaglia) all'[[Unipol Arena]] di [[Casalecchio di Reno]], evento trasmesso in diretta via satellite nei cinema italiani e in diretta televisiva e radiofonica su [[RTL 102.5]].<ref>[http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/a-bologna-l-ultimo-concerto-dei-pooh-una-storia-lunga-50-anni_3048885-201602a.shtml A Bologna l'ultimo concerto dei Pooh: una storia lunga 50 anni - Tgcom24]</ref><ref>{{Cita web|url=http://pooh.it/pooh-50/pooh-al-cinema|titolo=Pooh Official WebSite - POOH AL CINEMA|autore=Valentina Brunelli|sito=Pooh|accesso=3 gennaio 2017}}</ref> A dispetto di ciò, il 6 giugno 2017 i Pooh tornano insieme all'Arena di Verona in occasione dei Wind Music Awards, conclusione ampiamente preannunciata: in una intervista di pochi mesi prima, [[Red Canzian]] aveva dichiarato che «I Pooh continueranno a seguire la loro storia, la loro discografia e a proteggere il patrimonio socio-culturale che rappresentano, ma non faranno più dischi o concerti insieme».<ref name="AAB"/>
Il 14 luglio 2017 è uscito il cofanetto ''Trilogia 1987-1990'', contenente gli album ''Il colore dei pensieri'', ''Oasi'' e ''Uomini soli'', oltre a un disco bonus estratto da ''Live in Milano (Piazza Duomo 1990)''.<ref>{{Cita web |url=http://musicfirst.it/it/home/41536-pooh-pooh-trilogia-1987-1990-boxset-4-cd-0889854430726.html |titolo=Copia archiviata |accesso=31 luglio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170731200116/http://musicfirst.it/it/home/41536-pooh-pooh-trilogia-1987-1990-boxset-4-cd-0889854430726.html|urlmorto=sì }}</ref> Il 23 novembre 2018 viene pubblicato il triplo album e un DVD live tratto dall'ultimo concerto a [[Casalecchio di Reno]], intitolato ''[[Pooh 50 - L'ultimo abbraccio]]''. '''La morte di D'Orazio e altri progetti'''
Il 6 novembre 2020 muore Stefano D'Orazio dopo una settimana di ricovero in ospedale a seguito di complicazioni dovute al [[COVID-19]].<ref>{{Cita web|url = https://www.ilsussidiario.net/news/stefano-dorazio-come-e-morto-e-il-ruolo-del-covid-non-stava-bene-non-sembrava-niente-di-allarmante/2253399/|titolo = Stefano D'Orazio, come è morto e il ruolo del Covid/ "Non stava bene, non sembrava niente di allarmante"|autore = Emanuele Ambrosio|data = 21 novembre 2021|accesso = 15 aprile 2022}}</ref> Il 20 novembre è stata commercializzata la raccolta ''[[Le canzoni della nostra storia]]'', un cofanetto composto da 4 CD per un totale di 72 brani, incluso l'inedito ''[[Tanta voglia di lei/Tutto alle tre|Meno male]]'', prima versione di ''Tanta voglia di lei'' incisa nel 1971 e mai pubblicata prima di allora.
Nel corso del 2022 Roby, Dodi e Red, vista la situazione della pandemia migliorare notevolmente, fecero delle tournée individuali in varie località della penisola.
Il 1º maggio 2022 il gruppo ritorna insieme in occasione del 78º compleanno di Facchinetti come ospiti della trasmissione televisiva ''[[Domenica in]]''.<ref>{{Cita web|url = https://www.maridacaterini.it/intrattenimento-televisivo-programmi-canali-tv/344317-domenica-in-1-maggio-anticipazioni-ospiti-pooh-aiello-teo-teocoli.html|titolo = Domenica In 1 maggio, ospiti: reunion dei Pooh e Aiello|autore = Matteo Tuveri|data = 1º maggio 2022|accesso = 1º maggio 2022}}</ref>
'''Seconda reunion (2023-)'''
Il 7 febbraio 2023 i Pooh hanno fatto il ritorno sulle scene musicali in occasione del [[Festival di Sanremo 2023|Festival di Sanremo]], eseguendo un medley dei loro principali successi contenente il brano ''Uomini soli'' come tributo a D'Orazio e annunciando la prima data del tour allo [[Stadio San Siro]]. Il 20 dello stesso mese si sono esibiti presso il [[Teatro Lirico di Milano]] in occasione di un evento in ricordo a Valerio Negrini.<ref>{{Cita web|url = https://www.tgcom24.mediaset.it/2023/video/i-pooh-ricordano-valerio-negrini-il-concerto-a-milano_61366116-02k.shtml|titolo = I Pooh ricordano Valerio Negrini, il concerto a Milano|autore = Adele Costantini|sito = TGcom24|data = 21 febbraio 2023|accesso = 22 febbraio 2023}}</ref>
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* Pooh50Verona - ''Arena di Verona'' - Photobook, 2016, ISBN 978-88-6965-363-6
* [[Riccardo Fogli]], ''Un uomo che ha vissuto - Storie di tutti i miei giorni'', Sperling & Kupfer Editori S.P.A., 2017, ISBN 978-88-200-6122-7
* Fabrizio Di Marco con Silvana Adami,
* Andrea Pedrinelli, ''Il grande libro dei Pooh'' con prefazione dei Pooh, Electa Mondadori, 2021, ISBN 978-88-918-3293-1
* Andrea Pedrinelli, ''Pooh. Tutti i testi e la storia dietro le canzoni'' con prefazione dei Pooh, Sperling & Kupfer Editori S.P.A., 2023, ISBN 978-88-200-7942-0
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