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Pietro Pedroni: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nato a [[Pontremoli]] nel 1744 da Domenico e Teresa Bonzani, studiò pittura prima a [[Parma]] e poi, grazie a una borsa di studio del granduca [[Pietro Leopoldo]], a [[Roma]], dove fu allievo di [[Pompeo Batoni]] e amico di [[Angelo Banchero]].<ref name=apuano>{{Cita web|url=https://www.ilcorriereapuano.it/2017/06/pietro-pedroni-pittore-neoclassico/|titolo=Pietro Pedroni, pittore neoclassico|sito=Il Corriere Apuano|data=2 giugno 2017|autore=Maria Luisa Simoncelli|accesso=28 luglio 2021}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Notizie dei professori del disegno in Liguria dalla fondazione|url=https://archive.org/details/notiziedeiprofes01aliz|autore=Federigo Alizeri|editore=Tipografia Luigi Sambolino|città=Genova|anno=1864|p=[https://archive.org/details/notiziedeiprofes01aliz/page/398 398]}}</ref> Protetto del marchese Lorenzo Pavesi, seguì questi per un periodo a [[Napoli]].<ref name=apuano/>
 
Stabilitosi definitivamente a [[Firenze]], divenne pittore di corte nel 1781 e insegnò per molti anni all'[[Accademia di belle arti di Firenze|Accademia di belle arti]], dove fu maestro di composizione e colore e anche rettore.<ref name=apuano/><ref>{{Cita libro|url=https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=BdsDZqV9YhsC&q=pietro+pedroni#v=snippet&q=pietro%20pedroni&f=false|titolo=Collezione alfabetica di uomini e donne illustri della Toscana|autore=Filippo Brocchi|editore=Bonducciana|anno=1852|p=146}}</ref><ref>{{Cita libro|url=https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=DhxfAAAAcAAJ&q=pedroni#v=snippet&q=pedroni&f=false|titolo=Biografia degli artisti|autore=Filippo de Boni|editore=Tipi del Gondoliere|anno=1840|p=761}}</ref>
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== Critica ==
Petroni ebbe generalmente una scarsa reputazione presso le generazioni successive. Saltini scrisse di lui: <blockquote> [...] fu mediocrissimo pittore; e se ottenne per cabala d'esser posto alla direzione dell'insegnamento di pittura nell'Accademia fiorentina, ciò fu a maggior danno dell'arte. Poco avea disegnato e meno dipinto prima d'ottenere codesto ufficio, nulla più fece poi; e abbandonati affatto i pennelli, parlò sempre ai giovani scuolari, ma non disse loro pure una volta, ecco come si opera. Guai ai maestri dell'arte che disputano e scrivono, soleva dire il [[Antonio Canova|Canova]], è segno che non osano e non sanno fare.<ref>{{Cita libro|nome=Guglielmo Enrico|cognome=Saltini|titolo=Le arti belle in Toscana da mezzo il secolo XVIII ai di nostri: memoria storica|url=https://books.google.com/books?id=mvoqAAAAYAAJ|accesso=2020-08-05|data=1862|editore=Tip. Le Monnier|lingua=it|p=45}}</ref> </blockquote> Altri furono meno pungenti, ad esempio, come per esempio Francesco Inghirami, il quale affermò: <blockquote> Stabilitosi in Firenze lavorò poco e di malavoglia per la poca salute che aveva. Se il giusto pubblico non trova in lui un raro pittore, vi trova un maestro egregio, dotto nelle teorie, facondissimo e amorevolissimo nell'insegnare ai suoi allievi.<ref>{{Cita libro|nome=Francesco|cognome=Inghirami|titolo=Storia della Toscana: compilata ed in sette epoche distribuita. Epoca 7. dall'anno 1737 al 1800 dopo G. Cristo - dei tempi Austriaci|url=https://books.google.com/books?id=xGc5AAAAcAAJ|accesso=2020-08-05|data=1843|editore=Poligrafia Fiesolana|lingua=it|p=327|volume=1}}</ref> </blockquote> Tra i suoi allievi dell'accademia ebbe [[Pietro Benvenuti]], che lo avrebbe sostituito come rettore, [[Giuseppe Collignon]] e [[Pietro Ermini]].<ref>{{Cita conferenza| nome=Gaetano| cognome=Palazzi| titolo=Notizie biografiche del Prof. Pietro Ermini| data=9 agosto 1843| conferenza=Adunanza dell'Imperiale e Reale Accademia Aretina di scienze, lettere ed arti| pp=57-61| url=https://books.google.com/books?id=o01FAAAAYAAJ| accesso=2020-07-28| città=Arezzo}}</ref>
 
== Note ==
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* {{Cita libro|titolo=Biografia degli artisti|autore=Filippo de Boni|editore=Tipi del Gondoliere|anno=1840|p=761}}
* {{Cita libro|titolo=Memorie storiche d'illustri scrittori e di uomini insigni dell'antica e moderna Lunigiana|volume=2|autore=Emanuelle Gerini|editore=Frediani|anno=1829|p=249}}
 
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