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[[Toni Servillo]] (25 gennaio 1959) è il [[direttore artistico]] di '''Teatri Uniti'''. Angelo Curti (9 agosto 1959) è il presidente.
 
'''Teatri Uniti''' è una compagnia teatrale italiana fondata a Napoli nel 1987. [[Toni Servillo]] ne è il direttore artistico e [[Angelo Curti]] il presidente.
Teatri Uniti nasce a Napoli nel 1987, dall'unione di [[Falso Movimento]], Teatro dei Mutamenti e Teatro Studio di Caserta, tre formazioni che avevano profondamente caratterizzato il panorama teatrale italiano ed internazionale degli [[Anni 1970|anni settanta]]. A partire dai tre registi fondatori [[Mario Martone]], [[Toni Servillo]] ed il compianto [[Antonio Neiwiller]], Teatri Uniti si configura come un laboratorio permanente per la produzione e lo studio dell'arte scenica contemporanea che intreccia in maniera innovativa il linguaggio propriamente [[teatro|teatrale]] con quello del cinema, della musica, delle arti visive, realizzando numerosi allestimenti di testi classici e contemporanei.
 
== Storia ==
Tra gli esempi più significativi, l'intenso confronto di Mario Martone con la [[Tragedia classica|classicità tragica]] che ha condotto all'irripetibile esperienza di reciprocità fra scena e schermo che arriva al [[Festival di Cannes]] con ''[[Teatro di guerra|Teatro di Guerra]]'' nella primavera 1998. E ancora, l'incessante pellegrinaggio di Toni Servillo verso il magistero di [[Eduardo De Filippo]] guida per un'esplorazione ad ampio spettro della lingua scenica napoletana, reincarnata anche grazie a Enzo Moscato nel 1991 con ''[[Rasoi]]'', primo successo internazionale e manifesto poetico di Teatri Uniti nel secolo scorso, prodromo della felice attitudine alla formazione di nutriti ensemble attoriali, condotti da Toni Servillo attraverso Viviani, [[Molière]], [[Marivaux]] e il [[Carlo Goldoni|Goldoni]] di ''Trilogia della Villeggiatura'', il cui successo internazionale è stato replicato con l'eduardiano ''[[Le voci di dentro]]'', tuttora in scena. Senza tralasciare le epifanie sceniche di [[Licia Maglietta]] attraverso la drammaturgia contemporanea declinata al femminile da autrici straniere, ed il lavoro da interprete e regista di [[Andrea Renzi (attore)|Andrea Renzi]].
Teatri Uniti nasce a Napoli nel 1987, dall'unione di [[Falso Movimento (compagnia teatrale)|Falso Movimento]], Teatro dei Mutamenti e Teatro Studio di Caserta, tre formazioni cheattive avevano profondamente caratterizzato ilnel panorama teatrale italiano ed internazionale degli [[Anni 1970|anni settanta]]. A partire dai tre registi fondatori [[Mario Martone]], [[Toni Servillo]] ed il compiantoe [[Antonio Neiwiller]], Teatri Uniti si configura come un laboratorio permanente per la produzione e lo studio dell'arte scenica contemporanea che intreccia in maniera innovativa il linguaggio propriamente [[teatro|teatrale]] con quello del cinema, della musica, delle arti visive, realizzando numerosi allestimenti di testi classici e contemporanei.
 
Tra gli esempi più significativi, l'opera di Mario Martone ''[[Teatro di guerra|Teatro di Guerra]]'', presentato al [[festival di Cannes]] nella primavera 1998. Inoltre, Toni Servillo mette in scena nel 1991 ''[[Rasoi]]'', primo successo di una serie di opere tra le quali quelle di Viviani, [[Molière]], [[Marivaux]] e il [[Carlo Goldoni|Goldoni]] della ''Trilogia della Villeggiatura'', oltre a ''[[Le voci di dentro]]'' di Eduardo De Filippo. Va inoltre ricordata [[Licia Maglietta]] e il lavoro da interprete e regista di [[Andrea Renzi (attore)|Andrea Renzi]].
L'affiancamento della [[produzione cinematografica]] all'attività teatrale costituisce la reale specificità di Teatri Uniti e ha determinato la presentazione di memorabili opere prime e di alcuni titoli nei più prestigiosi festival internazionali: ''[[Morte di un matematico napoletano]]'' (Gran Premio della Giuria a Venezia 1992) e ''[[L'amore molesto]]'' (Cannes 1995) di Mario Martone, ''[[Il verificatore]]'' (Venezia 1995) e [[Gorbaciof|''Gorbaciòf'']]'' ''(Venezia 2010), di Stefano Incerti, ''[[L'uomo in più]]'' (Venezia 2001) e ''[[Le conseguenze dell'amore]]'' (Cannes 2004), di Paolo Sorrentino, ''[[Quijote]] (''Venezia 2006) di Mimmo Paladino, ''Grido'' (Roma 2006), di [[Pippo Delbono]], ''[[Napoli 24]] ''(Torino 2010), opera plurale a testimonianza di un sempre profondo radicamento territoriale. Possono essere inoltre ricordati diversi film che hanno sviluppato un vero e proprio genere: cinema da, su e per il teatro, come'' Rasoi'' (1993) attraverso titoli quali ''Finale di Partita ''(1996), [[Antonio Neiwiller]]: il monologo de ''L'altro sguardo'' (1996), ''L'Uomo di Carta'' (1996), ''Delirio Amoroso'' (2005), ''Chiòve'' (2007).
Un lavoro continuato, in tal senso e con ancora altre premesse, da Massimiliano Pacifico e Diego Liguori, che firmano regia e fotografia di 394 ''Trilogia nel mondo ''(2011), il documentario (anche titolo del cofanetto, film e libro, pubblicato nella collana Feltrinelli Real Cinema), con cui si ricostruiscono i quattro anni della lunga tournée internazionale dello spettacolo Trilogia della villeggiatura di Goldoni, diretto e interpretato da Toni Servillo. Un film che si fa racconto di un viaggio vero e proprio del teatro nel mondo; 394 tappe, in tante città come Berlino e Mosca, Parigi e New York, Madrid e Istanbul, attraverso le quali Toni Servillo e la sua Compagnia realizzano una sintesi trasversale, divertente e curiosa, tra pubblici, luoghi, culture e stili di vita diversi.
Con il film di ''Sabato, Domenica e Lunedì'' (del 2004) di Eduardo De Filippo, in scena al [[Teatro Mercadante]] di Napoli, la regia televisiva di [[Paolo Sorrentino]] offriva un notevole esempio di nuove possibilità ed esiti artistici nell'unione tra i due linguaggi. Una sintesi tra [[teatro]] e [[cinema]] che dovrebbe continuare ancora, con le riprese, ancora firmate da Paolo Sorrentino, dell'eduardiano ''Le voci di dentro'', il nuovo spettacolo di Toni Servillo protagonista, dal debutto a Marsiglia, nel marzo 2013, di un'intensa tournée internazionale, tra Chicago, Girona, San Pietroburgo, Parigi, ed in procinto di debuttare al prestigioso [[Barbican Centre]] di Londra.
 
L'affiancamento della [[produzione cinematografica]] all'attività teatrale costituisce la reale specificità di Teatri Uniti, epresente hain determinato la presentazione di memorabilinumerose opere prime e di alcuni titoli nei più prestigiosi festival internazionali:quali ''[[Morte di un matematico napoletano]]'' (Gran Premio della Giuria a Venezia 1992) e, ''[[L'amore molesto (film)|L'amore molesto]]'' (Cannes 1995) di Mario Martone, ''[[Il verificatore]]'' (Venezia 1995) e ''[[Gorbaciof|''Gorbaciòf'']]'' ''(Venezia 2010), di Stefano Incerti, ''[[L'uomo in più]]'' (Venezia 2001) e ''[[Le conseguenze dell'amore]]'' (Cannes 2004), di Paolo Sorrentino, ''[[Quijote]] ('' (Venezia 2006) di Mimmo Paladino, ''Grido'' (Roma 2006), di [[Pippo Delbono]], ''[[Napoli 24]] '' (Torino 2010), opera''[[Santa pluraleLucia a(film)|Santa testimonianzaLucia]]'' di(Torino un2021) sempredi profondo[[Marco radicamento territorialeChiappetta]]. Possono essere inoltre ricordati diversi film che hanno sviluppato un vero e proprio genere: cinema da, su e per ilsul teatro, come '' Rasoi'' (1993) attraverso titoli quali, ''Finale di Partita partita'' (1996), [[Antonio Neiwiller]]:oltre ilal monologo de ''L'altro sguardo'' (1996), ''L'Uomouomo di Cartacarta'' (1996), ''Delirio Amorosoamoroso'' (2005), ''Chiòve'' (2007).
Da 25 anni Teatri Uniti è perciò la fucina dalla quale emergono gran parte del cinema e del [[teatro napoletano|teatro]] napoletani, come raccontava [[Nicola Giuliano]] in un'intervista a Repubblica nel 2013: "Paolo Sorrentino ed io ci siamo formati a Teatri Uniti, ed è lì che ha trovato casa inizialmente la società Indigo. Angelo Curti è un uomo libero, è un riferimento culturale per Napoli, e Teatri Uniti è stata una scuola anche di vita". Pur nel respiro internazionale che lega Teatri Uniti al [[Piccolo Teatro (Milano)|Piccolo Teatro]] di Milano e si declina nelle grandi tournée, fondamentale rimane il rapporto con Napoli, città dalla quale si è scelto di non allontanarsi, e a cui si ritorna per continuare il lavoro di compagnia teatrale ma soprattutto per scoprire nuovi giovani talenti per il futuro.
 
Un lavoro continuato, in tal senso e con ancora altre premesse, da Massimiliano Pacifico e Diego Liguori, che firmano regia e fotografia di 394 ''Trilogia nel mondo ''(2011), il documentario (anche titolo del cofanetto, film e libro, pubblicato nella collana Feltrinelli Real Cinema), con cui si ricostruiscono i quattro anni della lunga tournée internazionale dello spettacolo ''Trilogia della villeggiatura'' di Goldoni, diretto e interpretato da Toni Servillo. Un film che si fa racconto di un viaggio vero e proprio del teatro nel mondo; 394 tappe, in tante città come Berlino e Mosca, Parigi e New York, Madrid e Istanbul, attraverso le quali Toni Servillo e la sua Compagniacompagnia realizzano una sintesi trasversale, divertente e curiosa, tra pubblici, luoghi, culture e stili di vita diversi.
 
Con il film di ''Sabato, Domenica e Lunedì'' (del 2004) di Eduardo De Filippo, in scena al [[Teatro Mercadante]] di Napoli, la regia televisiva di [[Paolo Sorrentino]] offriva un notevole esempio di nuove possibilità ed esiti artistici nell'unione tra i due linguaggi. Una sintesi tra [[teatro]] e [[cinema]] che dovrebbe continuarecontinua ancora, con le riprese, ancora firmatefirmato da Paolo Sorrentino, dell'eduardiano ''Le voci di dentro'', il nuovo spettacolo di Toni Servillo protagonista, dal debutto a Marsiglia, nel marzo 2013, di un'intensa tournée internazionale, tra Chicago, Girona, San Pietroburgo, Parigi, ed in procinto di debuttare al prestigioso [[Barbican Centre]] di Londra.
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.teatriuniti.it/|Sito ufficiale}}
 
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[[Categoria:Compagnie teatrali italiane]]