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Teoria della linea: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Considera per esempio una linea divisa in due segmenti disuguali, poi continua a dividerla allo stesso modo distinguendo il segmento del genere visibile da quello del genere intelligibile. In base alla relativa chiarezza e oscurità degli oggetti farai un primo taglio, corrispondente alle immagini: considero tali in primo luogo le ombre, poi i riflessi nell'acqua e nei corpi opachi lisci e brillanti, e tutti i fenomeni simili a questi. [...] Considera poi l'altro segmento, di cui il primo è l'immagine: esso corrisponde agli esseri viventi, alle piante, a tutto ciò che esiste.
{{Avvisounicode}}
|Platone, ''[[La Repubblica (dialogo)|Repubblica]]'' 509d-510a <ref>
{{S|filosofia}}
 
{{quote
|Considera per esempio una linea divisa in due segmenti disuguali, poi continua a dividerla allo stesso modo distinguendo il segmento del genere visibile da quello del genere intelligibile. In base alla relativa chiarezza e oscurità degli oggetti farai un primo taglio, corrispondente alle immagini: considero tali in primo luogo le ombre, poi i riflessi nell'acqua e nei corpi opachi lisci e brillanti, e tutti i fenomeni simili a questi. [...] Considera poi l'altro segmento, di cui il primo è l'immagine: esso corrisponde agli esseri viventi, alle piante, a tutto ciò che esiste.
|Platone, ''[[Repubblica]]''<ref>
{{Cita libro
| curatore = Giuseppe Lozza
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|città=Milano
|data=1990
|idisbn=ISBN 88-04-35504-2}}</ref> 509d-510a
}}</ref>
|[...] ὥσπερ τοίνυν γραμμὴν δίχα τετμημένην λαβὼν ἄνισα τμήματα, πάλιν τέμνε ἑκάτερον τὸ τμῆμα ἀνὰ τὸν αὐτὸν λόγον, τό τε τοῦ ὁρωμένου γένους καὶ τὸ τοῦ νοουμένου, καί σοι ἔσται σαφηνείᾳ καὶ ἀσαφείᾳ πρὸς ἄλληλά ἐν μὲν τῷ ὁρωμένῳ τὸ μὲν ἕτερον τμῆμα εἰκόντες - λέγω δὲ τὰς εἰκόνας πρῶτον μὲν τὰς σκιάς, ἔπειτα τά ἐν τοῖς ὕδασι φαντάσματα καί ἐν τοῖς ὅσα πυκνά τε καὶ λεῖα καὶ φανὰ συνέστηκεν, καὶ πᾶν τὸ τοιοῦτον, [...]. Τὸ τοίνυν ἕτερον τίθει ᾧ τοῦτο ἔοικεν, τά τε περὶ ἡμᾶς ζῷα καὶ πᾶν τὸ φυτευτὸν καὶ τὸ σκευαστὸν ὅλον γένος.
|lingua=gr}}
 
La cosiddetta '''Teoria della linea''', esposta da [[Platone]] nel dialogo la "[[La Repubblica (dialogo)|Repubblica]]" nel libro sestoVI (509d-511e), esplica il rapporto tra la [[filosofia]] ed il suo metodo specifico e le altre cosiddette scienze con i propri.
 
Con questa teoria, Platone vuole sancire l'enorme differenza tra il mondo dell'[[opinione]], e quello della [[verità]], tra il sensibile e l'intelligibile, e la differenza metodologica da adottare per ottenere l'ascensione dialettica dalla conoscenza dal mondo del materiale a quello razionale.
 
Immaginiamo un [[segmento]] bisecato, rappresentante il mondo visibile da una parte (CA-EC), e il mondo intelligibile dall'altra (A-C-E). QuelloQuesti visibile,due datosegmenti chesono èdisuguali accessibilein allaquanto nostraaventi percezionedue diversi gradi di chiarezza, èquello rappresentatodel dalmondo trattointellegibile piùe lungoquello del mondo sensibile. Platone non si esprime sulla lunghezza relativa dei segmenti.
 
SuddiviamoSuddividiamo poi ulteriormente i due segmenti, in modo da ottenere quattro parti. Anche questa volta, alla sfera del concreto va riservato il segmento più lungo.
 
[[ImmagineFile:DividedLine.pngsvg|frame|center|Divisione in due e poi quattro segmenti]]
 
Secondo Platone la conoscenza si articola in 2 stadi:<br>
[[Immagine:DividedLine.png|frame|center|Divisione in due e poi quattro segmenti]]
# l'''opinione'' ({{lang-grc|δόξα|dóxa}}) e
# la ''scienza'' ('''episteme''' scritta {{lang-grc|ἐπιστήμη|epistémē}}). </br>
L'opinione a propria volta si divide in ''immaginazione'' ('''eikasia''' scritta {{lang-grc|εἰκασία|eikasía}}) e ''credenza'' ('''pistis''' scritta {{lang-grc|πίστις|pístis}}), mentre la scienza si divide in ''ragione discorsiva'' ({{lang-grc|διάνοια|diánoia}}) e ''intellezione'' ({{lang-grc|νόησις|nóēsis}}). Si ottiene così la seguente scala ascendente:
 
* ''[[Eikasia|Εἰκασία]]'' - Le manifestazioni di oggetti visibili (DEA–B), ossia le '''immagini''': le ombre, i riflessi nell'acqua, i miraggi, le illusioni ottiche ecc.
* ''[[Pistis|Πίστις]]'' - Gli '''oggetti visibili''' (CDB–C): gli animali, le piante, gli uomini e tutte le loro produzioni.<ref>La percezione sensoriale è chiamata ''credenza'' perché, secondo Platone, il mondo per come lo vediamo noi è illusorio, in quanto riflesso imperfetto del mondo "iperuranio" delle idee, tanto superiore a quello quanto lo è lo spirito al corpo. Ciò che conosciamo attraverso i sensi è, dunque, ciò in cui l'uomo ripone la sua fiducia, attribuendogli un valore di verità senza sottoporlo all'esame critico della ragione; per lo stesso motivo la percezione sensoriale rende ''opinione'' e non ''scienza'', ossia conoscenza veritiera.</ref>
* ''[[dianoia|Διάνοια]]'' - Forme di '''verità intelligibili''', ma meno alte, perché basate su un riscontro '''empirico'''mediato dalla [[ragione]] (BCC–D): la geometria e le scienze in genere.<ref>Queste scienze, tra cui l'aritmetica, l'astronomia e la musica (queste ultime due concepite nella loro dimensione puramente teorica) costituiscono una forma di ''ragione discorsiva'' in quanto, essendo discipline create dall'uomo, sono in grado di giustificarsi in nome di assiomi di validità universale; allo stesso tempo, esse costituiscono una forma di conoscenza superiore rispetto alla percezione sensoriale, poiché mentre quest'ultima si basa su elementi di natura del tutto empirica (e quindi, in linea con il pensiero platonico, fallace), esse si servono della ragione per costruire i propri enunciati. Solo della filosofia è, però, la vera conoscenza, poiché essa trae origine direttamente dal mondo delle idee, ed è pertanto la scienza perfetta.</ref>
* ''[[noesi|Νόησις]]'' - Forme '''intelligibili''' più altesupreme, perché raggiunte e sviluppate per via puramente '''speculativa'''[[intuizione|intuitiva]] (ABD–E): la filosofia,concentrazione cioè ladell'idea veradi scienzabene.
 
== Note ==
Secondo Platone la conoscenza si articola in 2 stadi:<br>
<references/>
# l'''opinione'' ('''doxa''' scritta δόξα in [[lingua greca|greco]]) e <br>
# la ''scienza'' ('''episteme''' scritta ἐπιστήμη). </br>
L'opinione a propria volta si divide in ''immaginazione'' ('''eikasia''' scritta εἰκασία) e ''credenza'' ('''pistis''' scritta πίστις), mentre la scienza si divide in ''ragione discorsiva'' (διάνοια) e ''intellezione'' (νόησις).
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* ''Νόησις'' - Forme '''intelligibili''' più alte, perché raggiunte e sviluppate per via puramente '''speculativa''' (AB): la filosofia, cioè la vera scienza.
*{{cita web|http://www.ariannascuola.eu/ilfilodiarianna/it/filosofia/la-filosofia-ad-atene/platone/materiali-su-platone/447-la-linea-quadripartita-in-platone.html|Immagine a colori della linea quadripartita}}
* ''Διάνοια'' - Forme di '''verità intelligibili''', ma meno alte, perché basate su un riscontro '''empirico''' (BC): la geometria e le scienze in genere.<ref>Queste scienze, tra cui l'aritmetica, l'astronomia e la musica (queste ultime due concepite nella loro dimensione puramente teorica) costituiscono una forma di ''ragione discorsiva'' in quanto, essendo discipline create dall'uomo, sono in grado di giustificarsi in nome di assiomi di validità universale; allo stesso tempo, esse costituiscono una forma di conoscenza superiore rispetto alla percezione sensoriale, poiché mentre quest'ultima si basa su elementi di natura del tutto empirica (e quindi, in linea con il pensiero platonico, fallace), esse si servono della ragione per costruire i propri enunciati. Solo della filosofia è, però, la vera conoscenza, poiché essa trae origine direttamente dal mondo delle idee, ed è pertanto la scienza perfetta.</ref>
* ''Πίστις'' - Gli '''oggetti visibili''' (CD): gli animali, le piante, gli uomini e tutte le loro produzioni.<ref>La percezione sensoriale è chiamata ''credenza'' perché, secondo Platone, il mondo per come lo vediamo noi è illusorio, in quanto riflesso imperfetto del mondo "iperuranio" delle idee, tanto superiore a quello quanto lo è lo spirito al corpo. Ciò che conosciamo attraverso i sensi è, dunque, ciò in cui l'uomo ripone la sua fiducia, attribuendogli un valore di verità senza sottoporlo all'esame critico della ragione; per lo stesso motivo la percezione sensoriale rende ''opinione'' e non ''scienza'', ossia conoscenza veritiera.</ref>
* ''Εἰκασία'' - Le manifestazioni di oggetti visibili (DE), ossia le '''immagini''': le ombre, i riflessi nell'acqua, i miraggi, le illusioni ottiche ecc.
 
== Note ==
<references/>
 
[[Categoria:Concetti e principi filosofici]]
[[Categoria:Platone]]
[[Categoria:filosofia]]
 
[[da:Linjebilledet]]
[[de:Liniengleichnis]]
[[en:Analogy of the divided line]]
[[fi:Jaettu jana]]
[[fr:Analogie de la ligne]]
[[hu:Vonalhasonlat]]
[[pt:Analogia da linha dividida]]