[go: nahoru, domu]

creare (vai alla coniugazione)

  1. (filosofia) formare, foggiare dalla materia nel senso generico di apportare trasformazioni in ciò che è, generare invece dal nulla in senso figurato o relativo ad alcune religioni, cosmogonie o teorie scientifiche o pseudoscientifiche; trascinare o chiamare all'esistenza e al divenire del mondo fenomenico qualcosa o qualcuno
  2. concepire; fare, costruire qualcosa di nuovo o innovativo, come un'opera d'arte; dare concretezza a un'idea
  3. (senso figurato) far insorgere complicanze o portare all'emergenza di implicazioni non previste in una situazione
    • vieni a riprenderti il tuo cane: con il vizio che ha di scavare crateri, non fa altro che crearmi problemi con i vicini e i loro giardini
  4. (letterario) fornire di un'investitura, elevare a un rango, grado, ecc.
  5. (gergale) (informatica) avviare un'app da principio, in particolare prima che essa sia presente o esistente rendendola quindi un prodotto di cui possano usufruire anche altri
cre | à | re

IPA: /kreˈare/

dal latino creare