Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
AGESCI
Logo dell'AGESCI
Associazione scout
AmbitoItalia
AffiliazioniFIS, CICS, CICG, OMMS, AMGE
Data di fondazione4 maggio 1974
Fondatore/iAGI, ASCI
MottoSii preparato
Iscritti183.638[1]
Capo GuidaDonatella Mela
Capo ScoutFabrizio Coccetti
PresidenteBarbara Battilana
PresidenteVincenzo Piccolo
Assistente Ecclesiasticop. Roberto Del Riccio
Sede
Piazza Pasquale Paoli 18, Roma
 
Sito web

L'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), è un'associazione giovanile educativa che si propone di contribuire alla formazione della persona nel tempo libero e nelle attività extra-scolastiche secondo i principi ed il metodo dello scautismo adattati alla realtà sociale italiana.[2] L'AGESCI è nata nel 1974 dalla fusione di due preesistenti associazioni, l'ASCI (Associazione Scouts Cattolici Italiani), maschile, e l'AGI (Associazione Guide Italiane), femminile. Nella propria azione educativa l'associazione si propone di realizzare un impegno politico al di fuori dei legami o delle influenze partitiche. L'AGESCI è diffusa in modo omogeneo sul territorio italiano[3].

L'associazione

L'AGESCI nasce ufficialmente nel 1974[3], dall'unione di due organizzazioni, l'Associazione Scouts Cattolici Italiani (ASCI) e l'Associazione Guide Italiane (AGI). È riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI). L'AGESCI ed il Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani (CNGEI) formano assieme la Federazione Italiana dello Scautismo (FIS), appartenente all'Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (OMMS o WOSM) ed all'Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici (AMGE o WAGGGS).

L'AGESCI è riconosciuta dal Dipartimento di Protezione Civile e fornisce supporto nelle situazioni di emergenza nazionale come calamità naturali o grandi eventi. L'associazione ha inoltre stipulato protocolli d'intesa con il Ministero dell'Ambiente, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la Marina Militare Italiana. Aderisce inoltre al Progetto Policoro, una iniziativa della CEI rivolta ai giovani disoccupati e sottoccupati dell'Italia Meridionale. Fa parte, infine, delle APS (Associazioni di Promozione Sociale), del Forum del Terzo Settore e di Libera.[3] Mantiene relazioni con il Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (MASCI) e l'Associazione italiana guide e scouts d'Europa cattolici. L'organo di stampa ufficiale è la testata Scout.

Organizzazione

Dati ufficiali sui censimenti 2018
tratti dai documenti preparatori al Consiglio Generale 2019
Regione Gruppi Unità Soci giovani Soci adulti Totale
Comitato nazionale - - - 8 7
Abruzzo 51 154 3.362 788 4.150
Basilicata 17 52 1.028 225 1.253
Calabria 102 288 5.958 1.520 7.478
Campania 115 369 7.442 1.717 9.159
Emilia-Romagna 184 698 19.722 4.169 23.891
Friuli-Venezia Giulia 52 158 3.467 831 4.298
Lazio 171 553 12.488 2.589 15.077
Liguria 62 233 5.758 1.090 6.848
Lombardia 178 627 16.224 3.145 19.389
Marche 81 275 7.130 1.580 8.710
Molise 10 29 666 184 850
Piemonte 105 341 8.539 1.619 10.158
Puglia 153 450 9.721 2.336 12.057
Sardegna 59 177 3.327 780 4.107
Sicilia 216 635 14.210 3.330 17.540
Toscana 103 336 8.483 1.871 10.354
Trentino-Alto Adige 21 63 1.569 365 1.934
Umbria 26 84 2.213 479 2.692
Valle d'Aosta 4 11 193 50 243
Veneto 225 772 20.300 4.273 24.573
Totale 1.936 6.305 151.820 32.949 184.769

L'AGESCI ha un'organizzazione verticale suddivisa in quattro livelli: livello nazionale, livello regionale, livello di zona (che non segue una rigida divisione geografica e che non tiene conto di confini amministrativi come comuni e province), livello di gruppo. I gruppi sono indipendenti nelle attività dalle organizzazioni di zona, regionali e nazionali. Ognuno di questi livelli possiede una complessa struttura il cui scopo è comunque finalizzato all'educazione dei bambini, ragazzi e giovani adulti.
Gli associati si dividono in due categorie: i soci giovani, coloro che vivono la propria personale esperienza di crescita, ed i soci adulti, coloro che svolgono l'azione educativa proposta dall'associazione.

I soci adulti sono distinti in capi che hanno conseguito la nomina a capo, adulti in formazione che stanno completando l'iter formativo durante il loro servizio educativo, assistenti ecclesiali (sacerdoti nell'ordine del presbiterato o dell'episcopato) e capi temporaneamente non in servizio.[4]

Affiliata all'AGESCI è la Südtiroler Pfadfinderschaft[5], associazione scout cattolica di lingua tedesca operante nella provincia autonoma di Bolzano. A livello regionale, in Friuli-Venezia Giulia, è stato sottoscritto un accordo di collaborazione[6] tra AGESCI e Slovenska zamejska skavtska organizacija (SZSO), organizzazione scout della minoranza slovena, presente nelle province di Trieste e Gorizia.

Il Gruppo

Il gruppo è la struttura che più di ogni altra è a contatto con gli educandi dopo l'unità (ulteriore suddivisione del gruppo) e che più di ogni altra svolge l'azione educativa scopo dell'associazione. Essa è composta dai capi e dagli adulti in formazione che formano la Comunità Capi e che, su mandato dell'associazione nella sua interezza, hanno la responsabilità diretta dei ragazzi cui fanno servizio. La comunità capi svolge la sua azione educativa prima di tutto attraverso la stesura e l'attuazione di un Progetto Educativo.

I componenti della comunità capi devono, per poter svolgere il loro servizio educativo, prima di tutto aderire ad un Patto Associativo, che sancisce i principi etici e morali dell'adulto che risponde a tale peculiare vocazione al servizio, e nel corso di un certo numero di anni, compiere un iter di formazione, al termine del quale viene rilasciato un brevetto che riconosce sia a livello nazionale che internazionale il percorso svolto e la competenza acquisita. Solo da questo momento possono fregiarsi di una particolare insegna denominata Wood Badge ed essere considerati capi.

All'interno della comunità capi possono esserci persone con diversi livelli di formazione che compiono servizio con i ragazzi: è la comunità capi che si assume la responsabilità del mandato che, ad ogni livello, è fiduciario. I rappresentanti legali del gruppo, denominati Capi Gruppo, sono due, un uomo ed una donna, eletti secondo statuto dai componenti la comunità capi.

Suddivisione in branche
Nome branca Fascia d'età Motto

Lupetti e Coccinelle

8-12 Del nostro meglio (Lupetti)

Eccomi (Coccinelle)[7]

Esploratori e Guide

12-17 Estote Parati (State pronti ed ecceleri) [7]

Rover e Scolte

18-21 Servire[7]

Per quanto riguarda gli associati, quindi gli educandi, bambini, ragazzi e uomini, esiste una suddivisione in base a tre fasce di età chiamate branche:

  • Branca Lupetti e Coccinelle (L/C) - bambini/e dagli 8 ai 12 anni
  • Branca Esploratori e Guide (E/G) - ragazzi/e dai 13 ai 17 anni
  • Branca Rover e Scolte (R/S) - uomini/donne dai 18 ai 21 anni

I bambini, I ragazzi e gli uomini svolgono le attività in gruppi chiamati unità: per le coccinelle il Cerchio, per i lupetti il Branco, per gli esploratori e le guide il Reparto, per i rover e le scolte il Clan/Fuoco, con un primo momento chiamato Noviziato. Nel reparto è in realtà predominante l'appartenenza alla squadriglia.

Ogni unità può essere mista (maschi e femmine), monosessuata o parallela (due diverse unità composte solo da maschi e solo da femmine che vivono una serie programmata di attività durante l'anno). Le unità miste sono dirette da due capi, una donna ed un uomo, secondo il principio per il quale ogni ruolo, a qualsiasi livello, è affidato congiuntamente a due persone di sesso differente (diarchia). Oltre a questi vi è un assistente ecclesiastico, la cui presenza è su mandato del Vescovo della Diocesi a cui il gruppo appartiene.

I soci adulti esercitano la loro azione educativa attraverso un metodo scout, i cui principi generali sono delineati da Robert Baden-Powell ed una metodologia differente per ogni branca, che ne concretizza gli strumenti.

Il gruppo, che può essere appoggiato ad una parrocchia (ma non è la regola), prende il nome della località in cui si trova, seguito se necessario da un numero progressivo (per esempio: Roma 38).

La Zona

La Zona raccoglie, all'interno di una cornice territoriale che cambia in base alle esigenze individuate dal livello regionale, più Gruppi: generalmente da un minimo di sei ad un massimo di venti. Compito precipuo della Zona è quello di promuovere la crescita e la formazione delle comunità capi attraverso eventi, incontri ed altri strumenti a sua disposizione. Ancora, essa deve agire affinché ci sia diffusione dello scautismo nel proprio territorio, attraverso l'apertura di altri gruppi, ha il compito creare collegamento con le autorità locali, quindi amministrazioni comunali e provinciali, altre associazioni, enti, le diocesi, ecc., deve stimolare l'incontro ed il confronto tra i vari Gruppi, ha la facoltà di ideare e realizzare eventi per i ragazzi dei Gruppi che la compongono. Inoltre alla Zona, in collaborazione con la Formazione Capi del livello Regionale, è demandato il compito di organizzare e realizzare il primo dei campi di formazione per i capi (Campo Formazione Tirocinanti, CFT). Rappresentanti legali della Zona sono due responsabili (un uomo ed una donna), eletti da un'assemblea.
La Zona è strutturata nel modo seguente:

  • Assemblea di Zona;
  • Comitato di Zona;
  • Consiglio di Zona;

ognuna di queste strutture ha compiti e composizioni differenti. Gli obiettivi, le priorità, le modalità ed i tempi per soddisfarle, sono i contenuti del Progetto di Zona.

La Regione

A differenza della Zona la Regione è una struttura che si identifica, a livello territoriale, con la regione amministrativa di appartenenza.[8] Essa ha diversi compiti: attua un collegamento tra le diverse Zone, in collaborazione con la formazione capi del livello nazionale realizza il secondo dei tre campi di formazione per capi (Campo di Formazione Metodologica, CFM), diffonde l'informazione attraverso la gestione del proprio sito e mezzo stampa, fa conoscere e valorizza l'esperienza regionale al livello superiore, si preoccupa, per il proprio livello, di curare i rapporti con gli organismi civili, se previsto realizza eventi per i soci giovani. Rappresentati legali della Regione sono due responsabili (un uomo ed una donna), eletti da un'assemblea.
La Regione è strutturata nel modo seguente:

  • Assemblea Regionale;
  • Comitato Regionale;
  • Consiglio Regionale;

ognuna di queste strutture ha compiti e composizioni differenti. Gli obiettivi, le priorità, le modalità ed i tempi per soddisfarle, sono i contenuti degli Obiettivi prioritari regionali.

Il Nazionale

Il livello nazionale è il riferimento per tutti gli associati. Esso assicura, attraverso una moltitudine di strutture, il collegamento tra le Regioni. Compiti specifici del livello nazionale sono quelli di individuare le politiche di indirizzo dell'associazione, di aggiornare la metodologia utilizzata e preservare la ricchezza del metodo, curare i rapporti con gli organismi civili a livello statale, reperire le risorse materiali ed economiche per perseguire gli obiettivi prefissati, diffondere adeguata informazione attraverso gli strumenti più idonei. La formazione capi nazionale organizza l'ultimo momento del percorso di formazione dei capi che è il Campo di Formazione Associativa (CFA). I rappresentanti legali dell'associazione, in questo caso, sono il Presidente e la Presidente. La Capo Guida ed il Capo Scout hanno i compiti di rappresentare l'associazione nella sua interezza sia in Italia che all'estero, oltre che ad assicurare l'attuazione dei principi sanciti dallo statuto[collegamento interrotto].[senza fonte] Il livello nazionale è strutturato nel modo seguente:

  • Consiglio Generale
  • Consiglio Nazionale
  • Comitato Nazionale
  • Commissione Economica
  • Collegio Giudicante Nazionale

Ognuna di queste cinque strutture ha compiti e composizioni differenti. Gli obiettivi, le priorità, le modalità ed i tempi per soddisfarle, sono i contenuti delle Strategie Nazionali d'Intervento. Ognuna delle tre branche e dei vari settori, in tutti i livelli associativi, vengono coordinati da due incaricati affiancati da un gruppo di collaboratori organizzati in una pattuglia. Gli Incaricati nazionali di Branca L/C prendono anche il nome tradizionale di Akela d'Italia e Arcanda d'Italia, mentre l'assistente ecclesiastico è Baloo d'Italia.

I Settori

A livello nazionale, lo statuto prevede l'esistenza dei seguenti settori.[9]

Settore Nautico

Consente a tutte le unità, nautiche e non, di utilizzare lo strumento acqua come ambiente educativo per tutti, trovando la sua massima espressione nella branca E/G, attraverso l'esperienza dei reparti nautici e ad indirizzo nautico, che scelgono il mare, il lago, il fiume come ambiente educativo privilegiato.

Settore Giustizia, Pace e Nonviolenza

Sviluppa l'educazione alla pace, all'intercultura, alla mondialità, attraverso progetti di collaborazione con il sud del mondo.

Settore Competenze

Offre agli esploratori e alle guide occasioni particolarmente qualificate per sviluppare le loro competenze tecniche.

Demanio

È uno degli ambiti nei quali si articola l'organizzazione. Si occupa di tutti gli aspetti legati alle basi ed ai terreni: fondo Immobili, leggi regionali, archivio basi scout.

Settore Protezione Civile

Propone attività educative riferite alla prevenzione; contemporaneamente si organizza in squadre tecniche pronte a intervenire nel caso di calamità.

Settore Foulard Bianchi

Propone attività educative verso la conoscenza e la valorizzazione della diversità. Vive la spiritualità mariana secondo il messaggio di Lourdes, e si dedica al servizio dei malati sia nel corso dei pellegrinaggi sia nell'impegno quotidiano.

Settore Rapporti Internazionali

Sviluppa la fraternità scout attraverso le iniziative degli organismi internazionali scout, e sostiene la crescita dello scautismo nei paesi più disagiati o in via di sviluppo.

Settore Comunicazione

Sviluppa la competenza e la sensibilità alla comunicazione e gestisce le riviste associative della testata Scout.

Metodo e proposta educativa

Robert Baden-Powell, padre del movimento Scout

L'AGESCI utilizza un metodo educativo ispirato dall'esperienza e dagli scritti di Robert Baden-Powell. Tale metodo sostiene la crescita e lo sviluppo della persona abbracciandone la sua totalità toccando quelli che i capi educatori chiamano i quattro punti di B.-P.: salute e forza fisica, abilità manuale, formazione del carattere e servizio del prossimo. Ciò che in definitiva si proponeva Baden-Powell e che si propone tuttora lo scautismo è di formare dei buoni cittadini, persone in grado di lasciare il mondo almeno un po' migliore di come lo hanno trovato.

Il metodo scout fonda la sua forza sul valore dell'imparare facendo, attraverso un'esperienza concreta di vita all'aria aperta, di vita comunitaria, di sfida con sé stessi. Sono svariati i "pilastri" del metodo che vengono esplicitati, insiemi agli strumenti pratici, nel Regolamento Metodologico dell'associazione.

  • Educazione alla vita all'aria aperta e all'essenzialità;
  • Educazione alla cittadinanza;
  • Educazione alla mondialità ed alla pace;
  • Educazione all'amore e coeducazione;
  • Educazione alla fede (proposta cattolica);

Altro elemento del metodo scout è il linguaggio simbolico.

La proposta educativa si attua attraverso le attività e le occasioni proposte nelle tre branche (vedi la sezione relativa all'organizzazione). Ogni branca ha peculiarità proprie per meglio adattarsi alle differenti fasce di età e quindi alle differenti esigenze che nascono nei bambini, negli adolescenti e nei giovani.

Inoltre è importante la progressione personale, in cui ognuno cerca di migliorare dandosi degli obiettivi su quattro punti: me stesso, rapporto con gli altri, rapporto con il gruppo, e rapporto con la fede cattolica.

Branca Lupetti e Coccinelle

Coccinelle AGESCI al 'Volo Regionale Lombardo' (22-23 settembre 2007)

La Branca L/C (8-11/12 anni) ha come elemento centrale della proposta educativa il gioco e l'ambiente fantastico. Per quanto riguarda i Lupetti/e l'ambiente è quello della Giungla ed è stato adattato da B.-P. dal Libro della giungla di Rudyard Kipling cui lo stesso autore aveva dato il permesso per l'utilizzo e le necessarie modifiche. Per le Coccinelle l'ambiente fantastico è quello del Bosco basato sul libro Sette punti neri scritto da Cristiana Ruschi del Punta e dalla Pattuglia Nazionale di Branca L/C dell'Agesci.

Nella branca L/C tutto ruota intorno al gioco, e quindi saper seguire delle regole precise e magari complesse, saper perdere e saper vincere, giocare di squadra e per la squadra, ed al clima di famiglia felice che i capi unità devono creare all'interno della piccola comunità all'interno della quale ognuno è fratello dell'altro, in cui conta l'aspetto di orizzontalità delle esigenze dei bambini rispetto alla verticalità costituita dalle differenti età. I bambini devono saper prendere degli impegni, che concordano con i capi che quasi sempre assumono dei nomi peculiari (ripresi dai libri di riferimento) dell'ambientazione: i capi branco avranno pertanto i nomi di Akela, Bagheera, Kaa e così via, mentre i Capi Cerchio potranno essere Arcanda, Mi e Scibà. Gli impegni presi sono poi verificati insieme ai Vecchi Lupi e alle Coccinelle Anziane e visualizzati nella sede dell'unità.

La branca L/C ha come riferimento spirituale e come patroni San Francesco e Santa Chiara, due figure che risultano essere semplici e di immediata comprensione per un bambino che, attratto dal valore che il senso comune attribuisce a tali santi, incomincia a concepire la religione cristiana come inequivocabilmente vera e buona.

Branca Esploratori e Guide

La Branca E/G (11/12-16 anni) ha come elemento centrale della proposta educativa l'avventura. Essa è l'esca educativa a disposizione dei capi reparto per offrire al ragazzo le occasioni di crescita. Il reparto è formato da squadriglie (6/8 componenti dello stesso sesso); esse sono il primo luogo di crescita dei ragazzi. Le squadriglie prendono nomi di animali (secondo la tradizione espressa da Baden-Powell in "Scautismo per ragazzi"). Al loro interno non si parla di gerarchia ma di verticalità: il più grande aiuta il più piccolo nel "trapasso delle nozioni" (la competenza e la conoscenza delle tecniche scout, delle abitudini, delle regole comportamentali vengono trasferite senza che ci sia un insegnamento di tipo nozionistico) incominciando a vivere, in questo modo, lo scautismo, con spirito di servizio che svilupperà meglio nella Comunità R/S. Il più grande ha inoltre responsabilità del più piccolo.

È la squadriglia, quindi, il nucleo fondamentale del reparto, all'interno della quale i ragazzi vivono la maggior parte delle attività: uscite (solitamente con pernottamento e a cadenza mensile), campi invernali ed estivi, imprese, missioni.

I più grandi fanno parte spesso dell'Alta squadriglia, una struttura nata per soddisfare necessità dei più grandi del reparto che spesso differiscono da quelle dei più piccoli.

Il Reparto nel suo insieme ha due strutture fondamentali per garantire il protagonismo dei ragazzi:

  • Consiglio della Legge: è l'assemblea plenaria del Reparto. Si tratta del principale strumento di verifica delle imprese di reparto e del sentiero di ciascun ragazzo.
  • Consiglio Capi: formato dai capi reparto, i capi squadriglia, dall'assistente ecclesiastico. È l'organo di gestione della vita del reparto. In questa sede i ragazzi (capi squadriglia e quindi i più esperti della comunità) insieme ai loro capi prendono le decisioni, programmano, osservano e verificano regolarmente l'andamento del reparto. È uno strumento che offre occasioni per sperimentare la responsabilità nei confronti di cose e persone e, contemporaneamente, fare esperienza di democrazia.

È compito dei Capi Reparto garantire durante l'anno un clima di Impresa permanente: significa che le imprese devono susseguirsi senza tempi morti.

La Branca E/G ha come patrono San Giorgio, scelto dal fondatore B.-P. e comune a tutti gli scout del mondo.

Branca Rover e Scolte

Questa Branca (16-20/21 anni) si differenzia dalle altre per la presenza di due momenti distinti: il Noviziato ed il Clan/Fuoco. Il Noviziato dura solitamente un anno ed è un momento privilegiato per conoscere il differente modo di vivere lo scautismo in un'età in cui le scelte divengono fondamentali per la vita dell'adulto che sarà poi.

I punti fondamentali di questa branca sono la Comunità, il Servizio, la Fede e la Strada.

Dopo il periodo di "rodaggio" del noviziato, durante il quale il ragazzo o la ragazza decide se proseguire o meno il proprio percorso scout, si entra in Clan/Fuoco. Generalmente, il periodo del Clan/Fuoco dura circa 3 anni e si concluderà con la Partenza scout.

Il Clan/Fuoco, differentemente dalle altre unità scout, viene sentito in modo profondamente comunitario, partecipe e presente, come mai prima, della vita del rover o della scolta. Il Clan/Fuoco ha alla sua base una carta scritta dalla comunità (generalmente ogni 3 o 4 anni, quando, cioè si è compiuto il ricambio delle persone nella Comunità): la Carta di Clan/Fuoco.

I santi patroni di questa branca sono San Paolo e Santa Caterina.

Incontri Nazionali

L'associazione ad intervalli temporali non regolari propone degli incontri nazionali. Questi sono finora stati di quattro tipi:

  • Campo Nazionale Esploratori e Guide
  • Campo Nazionale Nautico Esploratori e Guide
  • Route Nazionale Rover e Scolte
  • Route Nazionale delle Comunità Capi

Campi Nazionali Esploratori e Guide

Finora vi sono state due edizioni, nel 1983 e nel 2003. Inoltre, nel 1989, si sono svolti gli Alisei, a tutti gli effetti un campo nazionale sebbene organizzato a rete in numerose località. Già nel 1974 presso il Lago di Vico, a pochi mesi dalla nascita dell'Agesci, si svolse l'ultimo campo nazionale dell'ASCI che però accolse sia ragazzi che ragazze. Da notare che, a differenza di altre nazioni, non si usa la dizione di jamboree nazionale.

1983

Il Campo nazionale 1983 si è svolto in dal 26 luglio al 4 agosto in Abruzzo, nei comuni di Barrea, Villetta Barrea e Civitella Alfedena, nei pressi del Parco Nazionale d'Abruzzo, e in Umbria in quello di Nocera Umbra.

Fu suddiviso nei tre sottocampi Acqua, Terra e Aria, ciascuno di essi focalizzato con attività legate al suo titolo. Richiamava questa impostazione il canto del Campo, "L'acqua, la terra, il cielo", che negli anni a seguire divenne una delle canzoni più amate delle attività della Branca E/G, e più in generale tra gli scout.

2003

Il campo nazionale 2003 si è svolto dal 28 luglio al 7 agosto in quattro località italiane: Vialfrè (Torino), Monteleone di Spoleto (Perugia), Montella (Avellino) e Assemini (Cagliari).

Ha visto la partecipazione, tra E/G ed R/S al servizio, di circa 20.000 scout distribuiti nelle 4 località, e il suo motto è stato "Squadriglia, un'avventura nel tempo". Giovanni Paolo II, il 3 agosto, ha lasciato un messaggio ai partecipanti.

Campo Nazionale Nautico Esploratori e Guide

È un particolare campo estivo, non a scadenza prefissata, cui prendono parte reparti nautici, ad indirizzo nautico e anche terrestri provenienti da tutta Italia. In questo tipo di campo si privilegiano le attività centrate sull'ambiente acqua in tutte le sue forme: dalla voga alla vela, dalla canoa al windsurf, dal nuoto alla carpenteria navale ecc.

Ad oggi, L'AGESCI ha organizzato due Campi Nazionali Nautici e un Evento Nazionale Nautico, di durata inferiore.

Campo Nazionale Nautico "San Salvador"

Il Campo Nazionale Nautico "San Salvador" si è tenuto dal 23 luglio al 1º agosto 1993 sul lago di Bracciano. Vi hanno partecipato 26 reparti provenienti da tutta Italia e una delegazione di scout spagnoli per un totale di circa 600 scout e 80 capi.[10]

2° Campo Nazionale Nautico

Il secondo Campo Nazionale Nautico si è tenuto nell'estate 2001 nuovamente presso la base nautica nazionale di Bracciano. Al campo presero parte circa 1.000 scout appartenenti a reparti nautici provenienti da tutta Italia. I reparti vennero gemellati tra loro e l'intero campo fu suddiviso in sottocampi. Tra le principali attività rivolte ai partecipanti sono da ricordare corsi di vela, di canoa, di windsurf e di pallanuoto.[10]

Evento Nazionale Nautico "Avanti tutta"

L'Evento Nazionale Nautico "Avanti tutta" si è tenuto presso il lago di Barrea dal 29 luglio al 1º agosto 2010. L'evento è stato organizzato per celebrare il centenario dello Scautismo Nautico e vi hanno partecipato circa 1100 E/G.[11]

Route Nazionali Rover e Scolte

La prima Route Nazionale della branca Rover e Scolte si svolse a La Mandria (Piemonte) nel 1975, nel periodo immediatamente successivo alla fusione di ASCI e AGI nell'AGESCI La prima parte della Route fu di campo mobile itinerante, con più unità raggruppate in comunità di formazione di circa 50 persone, con percorsi molto diversi. I giorni di campo fisso a La Mandria sono stati caratterizzati da numerosi laboratori e incontri tematici. Il tema "Costruiamo il nostro tempo" era dedicato alla torre di Babele; una delle canzoni caratteristiche era "Costruiremo una torre alta fino al cielo". La metafora significava che per essere costruttivi bisogna evitare la ricerca del potere ma essere una comunità solida e sapere confrontarsi anche quando si hanno linguaggi diversi quindi collaborare prendendosi carico ognuno della propria parte di impegno. Simboli fisici di questi concetti erano due strutture di cupole geodetiche di Fuller una in legno come le tipiche costruzioni scout ed una in materiali nuovi come quelli che costituivano i prototipi delle più moderne tende da campeggio; queste costruzioni rappresentavano anche la contemporaneità e continuità tra vecchio e nuovo nello scautismo. A questa Route parteciparono circa 5000 Rover e Scolte riuniti in alcuni momenti comuni come la messa celebrata dal Cardinale Michele Pellegrino che vedendosi avvicinare un temporale disse: "Noi siamo riparati ma vuol dire che il Cielo è dalla vostra parte". Si svolse anche un concerto che vide la partecipazione del cantautore Angelo Branduardi e del gruppo Napoli Centrale. Tra le personalità che visitarono La Mandria quei giorni ci fu anche Gianni Rodari.

La seconda Route Nazionale si è tenuta dal 1 al 10 agosto 1986. La prima parte della Route fu di campo mobile, con più unità raggruppate in comunità di formazione di circa 50 persone, con percorsi molto diversi (le unità potevano tuttavia scegliere, all'atto dell'iscrizione, tre tipi di percorsi: "facile", "difficile" e "in bicicletta") ma ovviamente tutti nelle zone dell'Italia centrale prossime alla località della seconda parte, di campo fisso, che si svolse in Abruzzo ai "Piani di Pezza". La canzone della Route, "Il tesoro", entrò poi nella tradizione AGESCI, così come anche la "seconda arrivata" all'informale selezione - ovvero "Pronti a servire (e ancora Scouting for Boys)".

Tra le attività memorabili della parte di campo fisso è sicuramente da annoverare la celebrazione eucaristica presieduta da papa Giovanni Paolo II, che ebbe vasta eco anche nella stampa nazionale. Altrettanto degna di nota fu anche la serata di veglia/spettacolo, nello stesso anfiteatro naturale della messa, che lanciò un'altra canzone molto amata dagli scout, "Cenerentola".

L'ultima Route nazionale della branca R/S si è svolta, considerando sia le parti regionali che quella nazionale, dal 1 al 10 agosto 2014 in Toscana, presso il parco di San Rossore, frazione di Pisa, e vide la presenza dell'allora premier Matteo Renzi (in gioventù era stato scout, poi capo e redattore della rivista R/S Camminiamo insieme).

Route Nazionali delle Comunità Capi

La prima Route Nazionale delle Comunità Capi si è svolta nel 1979 a Bedonia, per fare una sintesi dei primi cinque anni dalla fusione.

La successiva si è tenuta nel 1997, dal 2 al 9 agosto a Montella (Avellino).

Onorificenze

Conferita il 11/10/2010:[12]

Attestato e Medaglia di pubblica benemerenza di I classe del Dipartimento della protezione civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.»
— D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi del ai sensi dell'art.5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2008,
"5. Oltre che nell'ipotesi di cui al comma 4, la I classe di eccellenza si può conseguire, per atti di eccezionale rilevanza compiuti nel corso interventi di protezione civile, in seguito a segnalazione del Capo del Dipartimento della protezione civile, equivalente a 25 eventi."

Note

  1. ^ [1]
  2. ^ Art. 1 dello Statuto AGESCI aggiornato al Consiglio Generale 2016
  3. ^ a b c Cos'è L'AGESCI, su agesci.org. URL consultato il 29 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2013).
  4. ^ Art. 6 dello Statuto AGESCI aggiornato al Consiglio Generale 2012 Archiviato il 26 maggio 2013 in Internet Archive.
  5. ^ Mozione 9/1979 del Consiglio Generale AGESCI: Accordo tra Agesci e Südtiroler Pfadfinderschaft
  6. ^ Memorandum tra AGESCI e SZSO Archiviato l'11 maggio 2006 in Internet Archive., «Il Nodino» (notiziario regionale dei capi AGESCI del Friuli-Venezia Giulia), 6 (23 febbraio 1999), pagg. 16-17
  7. ^ a b c Art. 19 del Regolamento Metodologico AGESCI aggiornato al Consiglio Generale 2012 Archiviato il 26 giugno 2013 in Internet Archive.
  8. ^ Fa eccezione il gruppo di Novi Ligure che, pur essendo territorialmente localizzato in provincia di Alessandria, è compreso nella zona Valpolcevera della Regione Liguria
  9. ^ Art. 47 dello Statuto AGESCI aggiornato al Consiglio Generale 2016
  10. ^ a b Eventi storici dello scautismo nautico sul sito MASCI Emilia-Romagna
  11. ^ Evento Nazionale Nautico Archiviato il 19 gennaio 2012 in Internet Archive. sulla sezione Settore Nautico del sito Agesci.org
  12. ^ Consultazione Elenchi Benemerenze, su Dipartimento della Protezione Civile. URL consultato il 13 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2016).

Bibliografia

  • AA.VV., Guidismo, una proposta per la vita. Storia dell'AGI Associazione Guide Italiane 1943-1974, Roma, Edizione scout nuova fiordaliso, 2002.
  • Andrea Padoin, Breve storia dello Scautismo, Roma, Edizione scout nuova fiordaliso, 2003.
  • Anita Pitrelli Marinelli, Storia dell'Associazione Guide Italiane nelle regioni Puglia e Lucania dall'anno 1944 all'anno 1974, Taranto, Comune di Taranto Istruzione e Cultura, 1998.
  • Atti dell'Incontro Capi Regionale. Raccogliamo una traccia per non perdere la memoria. 1974-2004, a cura di Antonio Scalini, Gravina di Catania, AGESCI Sicilia-Centro Studi e Documentazione, 2005.
  • Carlo Verga e Vittorio Cagnoni, Le Aquile Randagie. Scautismo clandestino lombardo nel periodo 1928-1945, Roma, Edizioni scout nuova fiordaliso, 2002.
  • Carmelo Carabetta, Movimento Scout. Educazione e uguaglianza, Milano, Franco Angeli, 1991.
  • Domenico Sorrentino, Storia dello scautismo nel mondo. Fatti, protagonisti, avventure. 1907-1957, Roma, Nuova Fiordaliso, 1997.
  • Giuseppe dell'Oglio, Alere Flammam. Breve storia dello scautismo in Italia, Milano, Lampi di stampa (collana TuttiAutori), 2010, ISBN 978-88-488-1076-0.
  • Mario Sica, Gli scout. Storia di una grande avventura iniziata con 22 ragazzi su un'isola, Bologna, Società editrice il Mulino, 2002, ISBN 978-88-15-08477-4.
  • Mario Sica, Storia dello scautismo in Italia, 4ª ed., Roma, Edizioni scout fiordaliso, 2006, ISBN 978-88-8054-774-7.
  • Vittorio Pranzini e Nicolò Pranzini, Dizionario Scout illustrato. Il Grande Gioco in novecento vocaboli, Roma, Edizioni scout fiordaliso, 2007.
  • Vittorio Pranzini, 1907-2007. Cent'anni di Scautismo tra storia metodo e attualità, Roma, Edizioni scout fiordaliso, 2007.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni