Cultura laziale: differenze tra le versioni

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La '''cultura laziale''' fu una cultura protostorica sviluppatasi nel territorio del [[Latium vetus]], che corrisponde all'attuale [[Lazio]] centro-meridionale, tra la tarda [[età del bronzo]] e l'[[età del ferro]] (X - VI secolo a.C. circa).<ref name="Zucca2004">{{Cita libro|titolo =Storia del Mediterraneo nell'antichità |autore =Raimondo Zucca |wkautore = |curatore = Massimo Guidetti|traduttore = |illustratore = |altri = |url = |via = |editore =Editoriale Jaca Book |città = Milano|anno =2004|lingua =Italiano |annooriginale = |volume = |opera = |edizione = |capitolo =Le origini di Roma |url_capitolo = |p = |pp =127-130 |posizione = |ISBN =9788816406605 |LCCN = |DOI = |OCLC = |id = |cid = |citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref> Lo sviluppo della cultura laziale coincide con le manifestazioni più antiche del [[Latini|popolo latino]].<ref name="Bettisetieri1995">{{Treccani|civilta-laziale_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)|Civiltà laziale|autore=Anna Maria Bietti Sestieri (1995)|volume=|accesso=|v=|citazione=}}</ref>
La '''cultura laziale''' fu una cultura protostorica sviluppatasi nel territorio del [[Lazio]] centro-meridionale tra la tarda [[età del bronzo]] e la prima [[età del ferro]] (X - VIII secolo a.C. circa).

== Descrizione ==
== Descrizione ==
Questa cultura (detta anche ''cultura dei sepolcreti'') emerse dalla ''facies'' [[Cultura protovillanoviana|protovillanoviana]] che unificò culturalmente il territorio tosco-laziale nel bronzo medio e recente (1200-1000 a.C.). Pur mantenendo alcune caratteristiche del "protovillanoviano", la cultura laziale si presenta come un fenomeno culturale sostanzialmente nuovo ed originale.
Questa cultura (detta anche ''cultura dei sepolcreti'') emerse dalla ''facies'' [[Cultura protovillanoviana|protovillanoviana]] che unificò culturalmente il territorio tosco-laziale nel bronzo medio e recente (1200-1000 a.C.), sovrapponendosi alla [[cultura appenninica]] che aveva dominato la regione a partire dal [[XVI secolo a.C.]] Pur mantenendo alcune caratteristiche del "protovillanoviano", la cultura laziale si presenta come un fenomeno culturale sostanzialmente nuovo e originale.


Reminiscenza della fase storica precedente è la tradizione della [[cremazione]] del defunto, le cui ceneri venivano deposte in urne a forma di capanna con una porta su di un lato, a rappresentare la sua dimora terrena, e accompagnate occasionalmente da statuine in terracotta e da un corredo bellico in miniatura. Funzionalmente derivate dalle urne protovillanoviane, molto più semplici nella loro tipica forma biconica, generalmente decorate con disegni geometrici.
Reminiscenza della fase storica precedente è la tradizione della [[cremazione]] del defunto, le cui ceneri venivano deposte in urne a forma di capanna con una porta su di un lato, a rappresentare la sua dimora terrena, e accompagnate occasionalmente da statuine in terracotta e da un corredo bellico in miniatura. Funzionalmente derivate dalle urne protovillanoviane, molto più semplici nella loro tipica forma biconica, generalmente decorate con disegni geometrici.


Altra caratteristica distintiva della cultura laziale, è la comparsa del cosiddetto ''calefattoio'',<ref name=Bettisetieri1995 /> un vaso rituale a base quadrata e traforata, con un alto collo a tronco di cono centrale e quattro piccoli sostegni di forma simile sui lati.
Una differenza rilevante tra la cultura dell'inumazione nel Lazio e nell'Etruria è che, mentre in Erturia nella tarda età del bronzo compaiono vere ed estese necropoli, nel Lazio le inumazioni avvengono in gruppi sparsi di piccole dimensioni.<ref> [http://www.osservatoriocollialbani.it/2017/06/03/aaa/ Osservatorio Colli Albani] </ref>


Siti ascrivibili a questa cultura sono stati rinvenuti sulla costa laziale a [[Lavinio (città antica)|Laviniumm]], alla [[necropoli di Cavallo morto]] vicino [[Anzio]], nell'area dei [[Monti Albani]] e dove in futuro sorgerà [[Roma]]. La cultura laziale è stata associata al periodo di formazione della nazione e del [[Latini|popolo latino]].
La cultura laziale è stata associata al periodo di formazione della nazione e del [[Latini|popolo latino]].


==Cronologia==
== Diffusione ==
La diffusione del popolo latino, inizialmente limitata al territorio laziale delimitato dal Tevere, dai Colli Albani, compresa la zona pianeggiante che da lì arriva alla costa tirrenica, raccontata dai miti fondativi di [[Lavinium]], di [[Alba Longa]] e di [[Roma]], ha trovato diversi e importanti riscontri materiali nelle ultime campagne archeologiche che si sono svolte, e in alcuni casi sono ancora in corso, in questa zona, che corrisponde al ''Latium vetus''.<ref name="Treccani">[http://www.treccani.it/enciclopedia/civilta-laziale_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/ LAZIALE, Civilta, di A. M. Bietti Sestieri - Enciclopedia dell'Arte Antica (1995), sul Sito Treccani]</ref>
La cultura laziale venne divisa dall'archeologo tedesco [[Müller-Karpe]] nel seguente schema cronologico:


== Insediamenti ==
{| class="wikitable"
Siti ascrivibili a questa cultura sono stati rinvenuti sulla costa laziale a [[Lavinio (città antica)|Lavinium]], alla [[Necropoli di Cavallo morto]] vicino ad [[Anzio]], nell'area dei [[Monti Albani]] e a [[Roma]], sull'[[Esquilino]], dove si trova l'omonima [[Necropoli dell'Esquilino|necropoli]], principale e più estesa necropoli protostorica della città, e nella frazione di [[Osa (Roma)|Osteria dell'Osa]].
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==Cronologia==
! Secolo prima di Cristo
Il problema della datazione dei reperti attribuiti alla cultura laziale è ancora oggi tema di confronto e di studio tra gli archeologi: di seguito sono riportate le fasi proposte dall'archeologo tedesco [[Hermann Müller-Karpe]]<ref name=Zucca2004 /> nel 1959, e da [[Giovanni Colonna (etruscologo)|Giovanni Colonna]] nel 1976:<ref name="Fulminante2003">{{Cita libro|titolo =Le sepolture principesche nel Latium Vetus: tra la fine della prima età del ferro e l'inizio dell'età orientalizzante |autore =Francesca Fulminante|wkautore = |curatore = |traduttore = |illustratore = |altri = |url = |via = |editore = L'Erma di Bretschneider|città =Roma |anno =2003|lingua =Italiano |annooriginale = |volume = |opera = |edizione = |capitolo =Definizione dei limiti cronologici della ricerca. Le “sepolture principesche nel Latium Vetus: un fenomeno ancora vivacemente discusso |url_capitolo =https://books.google.it/books?id=W7-EjeOnQqwC&pg=PA24 |p =26 |pp = |posizione = |ISBN = |LCCN = |DOI = |OCLC = |id = |cid = |citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref>
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!Cronologia di Hermann Müller-Karpe
!Cronologia di Giovanni Colonna
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| Periodo I: Ultime fasi dell'età del bronzo
|Periodo I: [[Età del bronzo]] finale
|1000-900 a.C.
| X
|1000-900 a.C.
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| Periodo IIa: Passaggio alla I età del ferro
|Periodo laziale IIA1: Passaggio alla I [[età del ferro]]
|900-875 a.C.
| IX
|900-865 a.C.
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| Periodo IIb: Piena età del ferro
|Periodo laziale IIA2:
|875-850 a.C.
| IX-VIII
|865-830 a.C.
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| Periodo III: Età del ferro avanzata
|Periodo laziale IIB1: Piena età del ferro
|850-825 a.C.
| VIII
|830-800 a.C.
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|Periodo laziale IIB2:
| Periodo IVa: Periodo orientalizzante antico e medio
|825-800 a.C.
| VIII-VII
|800-770 a.C.
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| Periodo IVb: Periodo orientalizzante recente
|Periodo laziale IIIA: Età del ferro avanzata
|800-750 a.C.
| VII-VI
|770-750 a.C.
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|Periodo laziale IIIB:
|750-725 a.C.
|750-730/720 a.C.
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|Periodo laziale IVA1: [[Periodo orientalizzante]] antico e medio
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|730/720 - 670/660 a.C.
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|Periodo laziale IVA2:
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|670/660 - 640/630 a.C.
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|Periodo laziale IVB: Periodo orientalizzante recente
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|640/630 - 580 a.C.
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|}

== Note ==
<references/>


==Bibliografia==
==Bibliografia==
* {{Treccani|civilta-laziale_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)|Civiltà laziale|autore=Anna Maria Bietti Sestieri (1995)|volume=|accesso=|v=|citazione=}}
* a cura di Massimo Guidetti - [http://books.google.it/books?id=EsHpFVsP0uwC&pg=PA128&lpg=PA128&dq=civilt%C3%A0+protovillanoviana+lazio&source=bl&ots=KoPj2MGKmj&sig=rr5l3rVWH21PZT3XZwYoaeh51cI&hl=it&ei=YwSdTPjJMYzG4gbZjZnPDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7&ved=0CDEQ6AEwBg#v=onepage&q&f=false Storia del mediterraneo nell'antichità], 2004. ISBN 88-16-40660-7.
* {{Treccani|civilta-laziale_res-5baebe9b-8c60-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)|Civiltà laziale|autore=[[Mario Torelli]] (1961)|volume=|accesso=|v=|citazione=}}


==Voci correlate==
==Voci correlate==
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*[[Italia preistorica e protostorica]]
*[[Italia preistorica e protostorica]]


{{portale|archeologia|Antica Roma|storia d'Italia}}
== Note ==
{{references}}


{{portale|archeologia|Antica Roma|storia d'Italia}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Culture dell'età del ferro|Laziale]]
[[Categoria:Culture dell'età del ferro|Laziale]]
[[Categoria:Preistoria d'Italia]]
[[Categoria:Preistoria del Lazio]]
[[Categoria:Storia del Lazio]]
[[Categoria:Latium vetus]]

Versione attuale delle 13:05, 9 ago 2021

Cultura laziale
Il Latium vetus intorno al VI secolo a.C.
Orizzonte archeologicoLatini
RegioneLatium vetus
Periodoultima fase età del bronzo, prima età del ferro
DateX-VI secolo a.C.
Preceduta dacultura protovillanoviana
Seguita daRepubblica romana
Urna cineraria a capanna rinvenuta nella necropoli di Campofattore (Marino - provincia di Roma)

La cultura laziale fu una cultura protostorica sviluppatasi nel territorio del Latium vetus, che corrisponde all'attuale Lazio centro-meridionale, tra la tarda età del bronzo e l'età del ferro (X - VI secolo a.C. circa).[1] Lo sviluppo della cultura laziale coincide con le manifestazioni più antiche del popolo latino.[2]

Questa cultura (detta anche cultura dei sepolcreti) emerse dalla facies protovillanoviana che unificò culturalmente il territorio tosco-laziale nel bronzo medio e recente (1200-1000 a.C.), sovrapponendosi alla cultura appenninica che aveva dominato la regione a partire dal XVI secolo a.C. Pur mantenendo alcune caratteristiche del "protovillanoviano", la cultura laziale si presenta come un fenomeno culturale sostanzialmente nuovo e originale.

Reminiscenza della fase storica precedente è la tradizione della cremazione del defunto, le cui ceneri venivano deposte in urne a forma di capanna con una porta su di un lato, a rappresentare la sua dimora terrena, e accompagnate occasionalmente da statuine in terracotta e da un corredo bellico in miniatura. Funzionalmente derivate dalle urne protovillanoviane, molto più semplici nella loro tipica forma biconica, generalmente decorate con disegni geometrici.

Altra caratteristica distintiva della cultura laziale, è la comparsa del cosiddetto calefattoio,[2] un vaso rituale a base quadrata e traforata, con un alto collo a tronco di cono centrale e quattro piccoli sostegni di forma simile sui lati.

La cultura laziale è stata associata al periodo di formazione della nazione e del popolo latino.

La diffusione del popolo latino, inizialmente limitata al territorio laziale delimitato dal Tevere, dai Colli Albani, compresa la zona pianeggiante che da lì arriva alla costa tirrenica, raccontata dai miti fondativi di Lavinium, di Alba Longa e di Roma, ha trovato diversi e importanti riscontri materiali nelle ultime campagne archeologiche che si sono svolte, e in alcuni casi sono ancora in corso, in questa zona, che corrisponde al Latium vetus.[3]

Siti ascrivibili a questa cultura sono stati rinvenuti sulla costa laziale a Lavinium, alla Necropoli di Cavallo morto vicino ad Anzio, nell'area dei Monti Albani e a Roma, sull'Esquilino, dove si trova l'omonima necropoli, principale e più estesa necropoli protostorica della città, e nella frazione di Osteria dell'Osa.

Il problema della datazione dei reperti attribuiti alla cultura laziale è ancora oggi tema di confronto e di studio tra gli archeologi: di seguito sono riportate le fasi proposte dall'archeologo tedesco Hermann Müller-Karpe[1] nel 1959, e da Giovanni Colonna nel 1976:[4]

Cronologia di Hermann Müller-Karpe Cronologia di Giovanni Colonna
Periodo I: Età del bronzo finale 1000-900 a.C. 1000-900 a.C.
Periodo laziale IIA1: Passaggio alla I età del ferro 900-875 a.C. 900-865 a.C.
Periodo laziale IIA2: 875-850 a.C. 865-830 a.C.
Periodo laziale IIB1: Piena età del ferro 850-825 a.C. 830-800 a.C.
Periodo laziale IIB2: 825-800 a.C. 800-770 a.C.
Periodo laziale IIIA: Età del ferro avanzata 800-750 a.C. 770-750 a.C.
Periodo laziale IIIB: 750-725 a.C. 750-730/720 a.C.
Periodo laziale IVA1: Periodo orientalizzante antico e medio 730/720 - 670/660 a.C.
Periodo laziale IVA2: 670/660 - 640/630 a.C.
Periodo laziale IVB: Periodo orientalizzante recente 640/630 - 580 a.C.
  1. ^ a b (IT) Raimondo Zucca, Le origini di Roma, in Massimo Guidetti (a cura di), Storia del Mediterraneo nell'antichità, Milano, Editoriale Jaca Book, 2004, pp. 127-130, ISBN 9788816406605.
  2. ^ a b Anna Maria Bietti Sestieri (1995), Civiltà laziale, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ LAZIALE, Civilta, di A. M. Bietti Sestieri - Enciclopedia dell'Arte Antica (1995), sul Sito Treccani
  4. ^ (IT) Francesca Fulminante, Definizione dei limiti cronologici della ricerca. Le “sepolture principesche nel Latium Vetus: un fenomeno ancora vivacemente discusso, in Le sepolture principesche nel Latium Vetus: tra la fine della prima età del ferro e l'inizio dell'età orientalizzante, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2003, p. 26.
  • Anna Maria Bietti Sestieri (1995), Civiltà laziale, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • Mario Torelli (1961), Civiltà laziale, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

Voci correlate

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