Cecima
Cecima comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Milanesi (lista civica) dal 25-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 44°51′N 9°05′E |
Altitudine | 331 m s.l.m. |
Superficie | 10,12 km² |
Abitanti | 237[1] (31-12-2010) |
Densità | 23,42 ab./km² |
Frazioni | Busanca, Casa Cucchi, Serra del Monte, Zanrè |
Comuni confinanti | Brignano-Frascata (AL), Godiasco Salice Terme, Gremiasco (AL), Momperone (AL), Ponte Nizza, Pozzol Groppo (AL) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27050 |
Prefisso | 0383 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018042 |
Cod. catastale | C414 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Nome abitanti | cecimesi |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cecima nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Cécima (Sésma in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 241 abitanti[3] della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella valle Staffora, nell'alta collina dell'Oltrepò Pavese, su un poggio alla sinistra del torrente.
Storia
Cécima fu donato dai re Ugo e Lotario al vescovo di Pavia nel 943. Nel 1164 l'imperatore Federico I inserì Cecima tra le località poste sotto la dominazione di Pavia (risultando isolata tra le terre dei marchesi Malaspina), ma non cessò la signoria feudale del vescovo, che anzi continuò ininterrotta fino all'abolizione del feudalesimo nel 1797.
Nel 1419 il vescovo Pietro Grassi emanò gli Statuti del comune di Cecima, che furono il modello cui si ispirarono per i loro statuti molti comuni circostanti. Nel 1544 il feudo di Cecima, che comprendeva anche il comune di San Ponzo (Ponte Nizza), fu subinfeudato agli Sforza di Santa Fiora, feudatari di Varzi. Questo feudo costituiva una delle giurisdizioni separate, cioè dei grandi feudi della collina e montagna dell'Oltrepò dotati di ampia autonomia giuridica e fiscale.
Unito con il Bobbiese al Regno di Sardegna nel 1743, in base al Trattato di Worms, entrò a far parte poi della Provincia di Bobbio. Nel 1801 il territorio è annesso alla Francia napoleonica fino al 1814. Nel 1818 passa alla provincia di Voghera e nel 1859 alla provincia di Pavia.
Nel 1928 costituisce con Pizzocorno, Trebbiano Nizza e San Ponzo Semola il nuovo comune di Ponte Nizza, ma nel 1956 ottenne nuovamente l'autonomia.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]
Cultura
Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste.
Nel territorio del comune di Cecima sorge il nuovo planetario e osservatorio di Cà del Monte, struttura aperta nel 2009 con lo scopo di avvicinare alla conoscenza del cielo.
Amministrazione
Comunità montane
Fa parte della Comunità montana Oltrepò Pavese.
Infrastrutture e trasporti
La fermata di Cecima sorgeva lungo la ferrovia Voghera-Varzi, attiva fra il 1931 e il 1966.
Curiosità
La piccola località di Serra del Monte, posta esattamente lungo il confine tra Piemonte e Lombardia, pur essendo in pratica un'unica entità, è ripartita in due frazioni dallo stesso nome e confinanti tra loro, situate l'una nel territorio comunale di Brignano-Frascata (AL) e l'altra in quello di Cecima (PV).[5][6]
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Dato Istat al 31/7/2010.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Frazione di Brignano-Frascata
- ^ Frazione di Cecima
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cecima
Collegamenti esterni
- Vallestaffora.info Il portale della Valle Staffora