Deuterio: differenze tra le versioni

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Il '''deuterio''' (dal [[Lingua greca antica|greco]] δεύτερος, secondo) è un [[isotopo]] stabile dell'[[idrogeno]] con simbolo '''<sup>2</sup>H''' o '''D''', il cui nucleo (chiamato [[deutone]] o [[deutone|deuterone]]) è composto da un [[protone]] e un [[neutrone]].
Il '''deuterio''' (dal [[Lingua greca antica|greco]] δεύτερος, secondo) è un [[isotopo]] stabile dell'[[idrogeno]] con simbolo '''<sup>2</sup>H''' o '''D''', il cui nucleo (chiamato [[deutone]] o [[deutone|deuterone]]) è composto da un [[protone]] e un [[neutrone]]. Fu scoperto nel 1931 da [[Harold Urey]], che per questa scoperta vinse il [[Premio Nobel per la chimica]] nel 1934.


La sua [[abbondanza isotopica]] è pari a 0,015% (0,030% in termini di [[massa (fisica)|massa]]). Nonostante non sia propriamente un elemento chimico a sé stante, si utilizza spesso il simbolo '''D''' per indicarlo. Chimicamente quasi identico all'idrogeno, a temperatura e pressione ambiente forma un gas di [[molecola|molecole]] biatomiche: <sup>2</sup>H<sub>2</sub> o D<sub>2</sub>.
La sua [[abbondanza isotopica]] è pari a 0,015% (0,030% in termini di [[massa (fisica)|massa]]). Nonostante non sia propriamente un elemento chimico a sé stante, si utilizza spesso il simbolo '''D''' per indicarlo. Chimicamente quasi identico all'idrogeno, a temperatura e pressione ambiente forma un gas di [[molecola|molecole]] biatomiche: <sup>2</sup>H<sub>2</sub> o D<sub>2</sub>.


Viene utilizzato insieme al [[trizio]] per realizzare la [[fusione nucleare]] sfruttando la [[reazione nucleare|reazione]]:
Il deuterio fu scoperto nel [[1931]] da [[Harold Urey|Harold Clayton Urey]], chimico alla ''[[Columbia University]]''. Per questa sua scoperta Urey vinse il [[Premio Nobel]] nel [[1934]].

[[Composti deuterati]], come l'[[acqua pesante]] (D<sub>2</sub>O), sono spesso usati in [[chimica]] e [[biochimica]] per lo studio dei meccanismi di [[Reazione chimica|reazione]].

Il deuterio viene utilizzato insieme al [[trizio]] per realizzare la [[fusione nucleare]] sfruttando la [[reazione nucleare|reazione]]:


:: D + T → <sup>4</sup>He + ''n'' + {{M|17,6|ul=MeV}}
:: D + T → <sup>4</sup>He + ''n'' + {{M|17,6|ul=MeV}}
che risulta essere particolarmente adatta grazie all'alta [[sezione d'urto]] ed alla notevole [[energia]] generata dalla singola reazione.
che risulta essere particolarmente adatta grazie all'alta [[sezione d'urto]] ed alla notevole [[energia]] generata dalla singola reazione.<br/>È utilizzato sotto forma di acqua pesante nei reattori nucleari tipo [[CANDU]] come [[Moderatore (fisica)|moderatore]] per rallentare i [[Neutrone|neutroni]] e refrigerante del nocciolo. [[Composti deuterati]], come l'[[acqua pesante]] (D<sub>2</sub>O), sono spesso usati in [[chimica]] e [[biochimica]] per lo studio dei meccanismi di [[Reazione chimica|reazione]].

È utilizzato sotto forma di acqua pesante nei reattori nucleari tipo [[CANDU]] come moderatore (per rallentare i [[Neutrone|neutroni]]) e refrigerante del nocciolo.


== Dati vari ==
== Dati vari ==

Versione delle 09:41, 25 apr 2020

Deuterio
Generalità
Simbolo2H o D
Protoni1
Neutroni1
Peso atomico2,01363
Abbondanza isotopica0,015%
Proprietà fisiche
Spin+1
Emivitastabile
Densità ghiaccio195 kg/m³
Densità gas0,452 kg/m³
Viscosità1,3×10−6 Pa/s
Energia di legame2224,52±0,20 keV
Energia in eccesso13,135720 MeV

Il deuterio (dal greco δεύτερος, secondo) è un isotopo stabile dell'idrogeno con simbolo 2H o D, il cui nucleo (chiamato deutone o deuterone) è composto da un protone e un neutrone. Fu scoperto nel 1931 da Harold Urey, che per questa scoperta vinse il Premio Nobel per la chimica nel 1934.

La sua abbondanza isotopica è pari a 0,015% (0,030% in termini di massa). Nonostante non sia propriamente un elemento chimico a sé stante, si utilizza spesso il simbolo D per indicarlo. Chimicamente quasi identico all'idrogeno, a temperatura e pressione ambiente forma un gas di molecole biatomiche: 2H2 o D2.

Viene utilizzato insieme al trizio per realizzare la fusione nucleare sfruttando la reazione:

D + T → 4He + n + 17,6 MeV

che risulta essere particolarmente adatta grazie all'alta sezione d'urto ed alla notevole energia generata dalla singola reazione.
È utilizzato sotto forma di acqua pesante nei reattori nucleari tipo CANDU come moderatore per rallentare i neutroni e refrigerante del nocciolo. Composti deuterati, come l'acqua pesante (D2O), sono spesso usati in chimica e biochimica per lo studio dei meccanismi di reazione.

Dati vari

Dati a circa 18 K (punto triplo) per D2 :

  • densità:
  • ghiaccio: 195 kg/m³
  • gas: 0,452 kg/m³
  • ghiaccio: 2950 J/kg·K
  • gas: 5200 J/kg·K

Deuterio ultradenso

L'esistenza del deuterio ultradenso verrebbe suggerita da risultati sperimentali in una pubblicazione di ricercatori dell'Università di Göteborg in Svezia: Shahriar Badiei, Patrik U. Andersson e Leif Holmild. Se l'esistenza di questi cristalli di deuterio venisse confermata, il materiale sarebbe un milione di volte più denso rispetto al deuterio in natura, molto più denso rispetto a quella calcolata per il nucleo del Sole. I ricercatori suggeriscono che questa forma ultra densa di deuterio faciliterebbe notevolmente l'operatività dei reattori a fusione nucleare a Fusione a confinamento inerziale tramite raggi laser[1][2][3].

I ricercatori svedesi hanno riferito la produzione di minuti quantitativi di deuterio ultradenso in due pubblicazioni recenti[4][5]. Una delle due forme ipotizzate per questi cristalli prevede degli elettroni "fissi" attorno ai quali orbiterebbero i nuclei D: questo deuterio ultradenso sarebbe di gran lunga il materiale più denso mai prodotto dalla scienza umana: un centimetro cubico avrebbe una massa di 130 chilogrammi[3] e una sfera del raggio di 250 metri possiederebbe una gravità superficiale pari al 92% di quella terrestre.[6]

Note

  1. ^ Deuterio ultradenso per l'energia nucleare del futuro [collegamento interrotto], su enel.it, Enel, maggio 2009.
  2. ^ Deuterio ultradenso prodotto in laboratorio, su lescienze.espresso.repubblica.it, Le Scienze, 13 maggio 2009.
  3. ^ a b Patrik U. Andersson, Leif Holmlid, Ultra-dense deuterium: A possible nuclear fuel for inertial confinement fusion (ICF), Physics Letters A, In Press, Corrected Proof, Available online 1 July 2009, ISSN 0375-9601, DOI: 10.1016/j.physleta.2009.06.046.
  4. ^ S. Badiei, P. U. Andersson and L. Holmlid, "Fusion reactions in high-density hydrogen: A fast route to small-scale fusion?" Int. J. Hydr. Energy 34 (2009) 487-495.
  5. ^ S. Badiei, P. U. Andersson and L. Holmlid, "High-energy Coulomb explosions in ultra-dense deuterium: Time-of-flight mass spectrometry with variable energy and flight length". Int. J. Mass Spectrom. 282 (2009) 70-76 doi:10.1016/j.ijms.2009.02.014.
  6. ^ (EN) Gravity Calculator for Astronomical Bodies Based on Radius and Density, su Eric James Stone.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 21413 · LCCN (ENsh85037316 · GND (DE4149226-2 · BNF (FRcb12127493n (data) · J9U (ENHE987007550420505171 · NDL (ENJA00575142