Formaggio
Il formaggio è un prodotto ottenuto dalla coagulazione acida o presamica del latte intero, parzialmente o totalmente scremato oppure della crema di latte facendo anche uso di fermenti e sale da cucina.
Produzione del formaggio
Per produrre il formaggio il latte viene versato in una caldaia (contenitore di acciaio o di rame), dove è riscaldato a temperatura variabile in funzione del formaggio che si intende ottenere. Sia se si utilizza latte crudo che latte pastorizzato è possibile inoculare batteri lattici naturali o selezionati per favorire i processi di fermentazione per acidificazione. Allo stesso modo si possono ottenere formaggi erborinati. In seguito all'eventuale inoculo dei fermenti si immette il caglio, composto di enzimi ottenuti dallo stomaco dei lattanti come il vitello, il capretto o l'agnello.
È possibile utilizzare anche coagulanti non di derivazione animale ma vegetale, microbica o fungina. Oggi è in atto un ritorno ai coagulanti vegetali come in uso nell'antica Roma e in Abruzzo, che si basa sull'uso degli stami di cardo da latte di pecora (cosiddetto caciofiore). Nel caso di formaggi a coagulazione acida, non si utilizza il caglio o il coagulante ma si sfrutta la fermentazione lattica determinata dai batteri del latte originario o da inoculo di batteri lattici naturali o selezionati. Tra i caglianti di origine vegetale annoveriamo il limone, il nigari[1], il "latte" di fico e il carciofo.
Il caglio è in grado di scindere in molti frammenti la caseina presente nel latte, e di far quindi coagulare anche le particelle della massa grassa non più emulsionabili in acqua, che galleggiano formando una massa gelatinosa e fragile detta cagliata. Dalla cagliata si ottengono i vari tipi di formaggi:
- Formaggi a pasta molle,
ottenuti rompendo la cagliata in frammenti grossi (all'incirca delle dimensioni di una noce); il contenuto di acqua resta elevato: i formaggi così ottenuti devono essere consumati subito oppure conservati in frigorifero (stracchino, quark...). - Formaggi a pasta semidura,
ottenuti rompendo la cagliata in frammenti abbastanza piccoli (all'incirca delle dimensioni di un'oliva), che vengono compressi e lasciati stagionare (Fontina, Puzzone di Moena, e alcune paste filate come il provolone, caciocavallo...). - Formaggi a pasta dura,
ottenuti rompendo la cagliata in frammenti molto piccoli (all'incirca delle dimensioni di un chicco di riso), che vengono cotti oltre i 46 °C e rimescolati in continuazione; la pasta caseosa che si ottiene viene pressata, salato e lasciato stagionare per un periodo variabile da qualche mese (pecorino, emmental) a qualche anno (Grana Padano, parmigiano reggiano...).
Etimologia
In latino il termine usato per riferirsi a questo prodotto era caseus, ma era anche in uso, fra i legionari, il termine formaticum, col quale si indicava appunto una "forma" di questo prodotto de caseus formatus. Dal latino caseus derivano termini italiani quali "caseificio", "cacio" (da cui, per esempio, "caciocavallo"), ma anche lo spagnolo queso, il portoghese queijo, il tedesco Käse, l'olandese Kaas, il lussemburghese Kéis, il romeno caş, il corso casgiu, il calabrese e il sardo casu e l'inglese cheese (cfr. il veneto gratacaxa e il Pugliese Murgiano grattachèse "grattugia [per formaggio]" , in Sardo "Trattacasu") . Da formaticum derivano, oltre all'italiano "formaggio", il francese fromage, il termine formatge del catalano e dell'occitano e il termine formadi del friulano.
Storia
La storia del formaggio ha origini antichissime nel bacino del Mediterraneo, in nord Africa e in Asia minore. La leggenda narra che un pastore avesse messo del latte in uno stomaco di pecora in cui era rimasto del caglio, dove si trasformò in formaggio; probabilmente fu invece determinante l'osservazione delle viscere di animali macellati ancora in fase di allattamento. Le testimonianze più antiche risalgono al III millennio a.C.
Il più antico reperto ritrovato che testimoni la produzione del formaggio risale ai Sumeri, in Mesopotamia, nel III millennio a.C. Altri documenti risalenti alla stessa epoca testimoniano la conoscenza dei metodi di lavorazione e produzione del formaggio si possono trovare anche in Egitto. Per la diffusione del formaggio anche in Italia dovremo aspettare il 1500 a.C., che poi darà origine a famosi formaggi italiani come il gorgonzola.
L'arte di produrre formaggio è andata sempre più migliorando e affermandosi fra gli antichi Greci e gli antichi Romani. Nel Medioevo vi fu inizialmente un'involuzione, poiché solo nei monasteri era possibile conservare la tradizione latina, ma nel periodo più tardo i formaggi cominciarono ad essere apprezzati e a comparire sulle tavole nobiliari. Un trattato sulle qualità nutritive del prodotto fu redatto dal medico ed accademico vercellese Pantaleone da Confienza nella sua Summa Lacticinorum, nella seconda metà del Quattrocento.
Valori nutrizionali
La tabella che segue espone i valori nutrizionali relativi alle sostanze nutritive più significative.[2] I valori espressi sono in grammi per ogni 100 grammi di parte edule, salvo dove diversamente precisato.
Composizione | Stagionatura breve (fino a un mese)[3] |
Stagionatura media (da uno a tre mesi) |
Stagionatura lunga (Da tre a dodici mesi) |
---|---|---|---|
Acqua | 55,7 - 53,5
|
41,7
|
30,8
|
Proteine | 21,1 - 18,1
|
21,9
|
33,2
|
Grassi | 15,5 - 25,1
|
29,5
|
26,7
|
Carboidrati | 6,1 - ---
|
---
|
---
|
Calorie | 239 - 300
|
350
|
379
|
Calcio (mg) | 162 - 650
|
740
|
1250
|
Riboflavina (mg) | 0,18 - 0,51
|
0,38
|
0,35
|
Formaggi italiani
- Formaggi a denominazione di origine protetta (D.O.P.)[4]
- Asiago
- Bitto DOP
- Bra
- Caciocavallo Silano
- Canestrato pugliese
- Casatella trevigiana
- Casciotta d'Urbino
- Castelmagno
- Fiore Sardo
- Fontina
- Formaggella del Luinese
- Formaggio di fossa di Sogliano
- Formai de Mut dell'Alta Valle Brembana
- Gorgonzola
- Grana Padano
- Montasio
- Monte Veronese
- Mozzarella di bufala campana
- Murazzano
- Nostrano Valtrompia
- Parmigiano Reggiano
- Pecorino Crotonese
- Pecorino di Filiano
- Pecorino Romano
- Pecorino Sardo
- Pecorino Siciliano
- Pecorino Toscano
- Piave
- Provolone Valpadana
- Puzzone di Moena
- Quartirolo Lombardo
- Ragusano
- Raschera
- Robiola di Roccaverano
- Silter
- Spressa delle Giudicarie
- Squacquerone di Romagna
- Strachitunt
- Formaggi dell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.)
- Bagòss
- Bettelmatt
- Branzi
- Bruss
- Burrata
- Caciocavallo
- Caciocavallo di Castelfranco
- Caciocavallo podolico
- Caciocchiato
- Canestrato di Moliterno
- Carmasciano
- Casolet
- Formaggella della Val di Scalve
- Formaggio di fossa
- Mozzarella
- Macagno biellese
- Paglierina
- Pallone di Gravina
- Pecorino
- Pecorino marchigiano
- Pecorino di Farindola
- Piacentino ennese
- Primosale
- Provola
- Puzzone Vandercarro
- Raviggiolo
- Robiola
- Salva
- Scamorza
- Stracciatella di bufala
- Stracchino
- Toma di Gressoney
- Toma del lait brusc
- Tombea
- Tomino
- Altri formaggi tradizionali
Seguono i nomi di altri formaggi tradizionali, ma privi del riconoscimento ufficiale come DOP o PAT.
- Bitto storico, formaggio con lavorazione originale del Bitto, presidio Slow food
- Seras, prodotto caseario della Valle d'Aosta ottenuto dal siero residuo della lavorazione della Fontina o della toma
- Toma del Mottarone, formaggio dell'Alto Piemonte, zona del Mottarone
- Toma di Balme, formaggio della zona del comune piemontese di Balme, riconosciuto come tradizionale da Slow Food
- Tuma, formaggio tipico siciliano, che indica un determinato livello di stagionatura del Pecorino siciliano, ma che può essere anche messo in commercio e consumato a quel livello
Note
- ^ Marco Pingitore, ricetta formaggio cagliato con nigari, su spezie.org.
- ^ Istituto Nazionale della Nutrizione, 1989; citato in:(EN) Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, DOC cheeses of Italy, Milano, Franco Angeli, 1992.
- ^ I due valori si riferiscono rispettivamente al prodotto fresco (o alla cagliata) e al prodotto molle
- ^ Michele Grassi, AROMA: un viaggio sensoriale alla scoperta dei formaggi DOP italiani, Tamellini.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni sul formaggio
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «formaggio»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul formaggio
Collegamenti esterni
- formaggio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) cheese, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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