Francesco Ladatte

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Francesco Ladatte (Torino, 9 dicembre 1706 - ivi, 1787), nome di battesimo Francesco Ladetti, fu un artista piemontese.

In gioventù lavorò al seguito del principe Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano, si trasferì a Parigi (ove francesizzò il cognome in Ladatte) al seguito del suo mecenate. Nel 1728, sempre in Francia, vinse il secondo premio di scultura dell'Accademia di Francia con l'opera Joram e Naaman; l'anno successivo ottenne il primo premio con Joachim re di Giuda.

Lavorò tra Torino, Roma e Parigi, prima di stabilirsi definitivamente nella capitale sabauda nel 1745, in qualità di Scultore in Bronzi di Sua Maestà. Tra il 1747 e il 1750 eseguì per volere della corte i piatti e i candelabri in argento utilizzati nella Palazzina di caccia di Stupinigi: per la stessa reggia, creò il celebre Cervo che sovrasta la cupola centrale. Nel 1752 veniva pagato 3700 lire per un Trono d'argento per l'esposizione del SS. Sacramento.

Attivo anche in altre località piemontesi, lavorò a Vicoforte e a Vercelli, presso la tomba del beato Amedeo IX di Savoia.

Dopo esser stato nominato professore alla Regia Accademia di pittura e scultura torinese nel 1778, morì per malattia nel 1787, sembra il 18 gennaio.

Bibliografia

  • Luigi Mallè. Stupinigi. Tipografia Torinese editrice, 1968.