Paolo Conte

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Paolo Conte
Paolo Conte a Berlino
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereJazz
Folk
Pop
Periodo di attività musicale1962 – in attività
EtichettaRCA Italiana, CGD
Sito ufficiale
David di Donatello [[David di Donatello al miglior musicista]] 1997

Paolo Conte (Asti, 6 gennaio 1937) è un cantautore, paroliere e polistrumentista italiano.

Pianista di formazione jazz, è considerato uno dei più importanti e originali musicisti contemporanei, nonché uno dei più grandi autori e parolieri di sempre. Avvocato di formazione, nella sua oltre quarantennale carriera è stato inizialmente autore di testi e musiche per altri, per poi decidere, nel 1974, di abbandonare la carriera forense per dedicarsi esclusivamente a quella artistica. Inoltre si è cimentato in altri campi espressivi come l'arte figurativa, ricevendo nel 2007 una Laurea honoris Causa in Pittura, dall'Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Biografia

Gli inizi ed il jazz

Paolo Conte cresce in famiglia borghese[senza fonte] astigiana[senza fonte]: il padre Gigi è un notaio[senza fonte] con la passione per la musica[senza fonte], suona il pianoforte ed ama il jazz (durante il fascismo si procura i dischi durante i suoi viaggi a Parigi)[senza fonte], mentre la madre Tina proviene da una famiglia di proprietari terrieri[senza fonte].

Inizia a prendere lezioni di pianoforte da bambino[senza fonte], insieme al fratello Giorgio, minore di quattro anni, che diventerà anch'egli cantautore assai apprezzato[senza fonte].

Laureato in giurisprudenza[senza fonte] e destinato alla carriera notarile[senza fonte], ha esercitato fino al 1974 la professione di avvocato[senza fonte]. Si avvicina al mondo del jazz (su influsso del padre) come amatore suonando il vibrafono in alcuni gruppi musicali di Asti[senza fonte]: ed è proprio con uno di questi gruppi, il Paul Conte Quartet (in cui Giorgio suona la batteria), che fa il suo debutto discografico nel 1962[senza fonte], incidendo un Ep per la RCA Italiana[senza fonte], che però non riscuote alcun successo[senza fonte]; ad esso fanno seguito altre incisioni di impronta jazz[senza fonte].

Autore per altri artisti

Nello stesso periodo inizia a scrivere le sue prime canzoni, spesso in collaborazione con il fratello: tra queste, la prima risale al 1964, Ed ora te ne vai, cantata da Vanna Brosio, e la seconda al 1965 con un testo di Giorgio Calabrese, L'ultimo giorno, cantata da Carla Boni.

Il primo brano di un certo successo è Chi era lui: Adriano Celentano la inserisce nell'album La festa, con un testo religioso scritto da Mogol e Miki Del Prete, ed è anche il lato B della celebre Il ragazzo della via Gluck; la collaborazione con il Molleggiato prosegue con La coppia più bella del mondo (con il testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete) e Azzurro, i cui testi sono di Vito Pallavicini, che sarà il paroliere con cui scrive il maggior numero di canzoni: anche col maestro di musica suo concittadino Michele Virano scrive le musiche di molte canzoni: Insieme a te non ci sto più per Caterina Caselli, Tripoli '69 per Patty Pravo, Mexico e nuvole per Enzo Jannacci.

Tra le tante collaborazioni, Conte, insieme a Pallavicini, Enrico Intra e Mansueto Deponti, scrive nel 1967, per Giusy Romeo (conosciuta, successivamente come Giuni Russo), il brano jazz francese No amore, con cui in coppia con Sacha Distel, parteciperà al Festival di Sanremo 1968, ma non classificandosi in finale.

Sempre con Pallavicini, scrive nel 1968 per Dalida un brano inquieto e drammatico, particolarmente adatto allo stile interpretativo della cantante, intitolato La speranza è una stanza.

Altri suoi successi come autore nel nuovo decennio sono Una giornata al mare per l'Equipe 84 (in collaborazione con il fratello Giorgio) e Santo Antonio Santo Francisco per Piero Focaccia e Mungo Jerry, canzone che concorre al Festival di Sanremo 1971.

Cantautore

«Beviti 'sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto e corre con noi»

È nel 1974 che esordisce come cantautore, grazie al produttore Italo Greco che lo spinge a cantare le proprie canzoni e gli fa ottenere un contratto con la RCA Italiana; il disco, intitolato semplicemente Paolo Conte, contiene una sua versione di Una giornata al mare, e alcune canzoni nuove tra cui Onda su onda, che qualche mese dopo viene incisa con successo da Bruno Lauzi.

L'anno successivo ripete l'esperienza con un nuovo album, ancora intitolato Paolo Conte, a cui attinge nuovamente Lauzi che incide Genova per noi, e che contiene altre canzoni che diventeranno dei classici del suo repertorio, come La Topolino amaranto e La ricostruzione del Mocambo; in entrambi gli album suonano alcuni noti musicisti torinesi, come Danilo Pennone e Luigi Atzori de I Ragazzi del Sole, il saxofonista venariese Walter Negri (proveniente dai Living Life), Marcello Quartarone dei Circus 2000, il direttore d'orchestra Happy Ruggiero e il Duo Fasano.

Nel 1976 partecipa al Premio Tenco, che accompagnerà la sua ascesa per molti anni; lo stesso anno produce l'album Ben venga maggio di Stefano Palladini, per cui scrive anche una nota di presentazione, in cui espone il progetto artistico dell'album (che racchiude poesie della letteratura italiana messe in musica da Palladini).

Tra la fine del 1976 e l'inizio del 1977 Conte prova ad esibirsi in concerto con alcuni amici conosciuti alla RCA: sono Piero Ciampi, Nada e Renzo Zenobi, ma le serate non riscuotono molto successo; viene anche registrata una trasmissione televisiva, che però la RAI non trasmetterà mai. Grazie a questo incontro, comunque, Nada incide nel suo disco di quell'anno tre canzoni di Conte, Avanti bionda, Arte e La fisarmonica di Stradella (per quest'ultimo brano il cantautore effettuerà alcune modifiche al testo).

Nel 1977 collabora agli arrangiamenti dell'album Danze di Renzo Zenobi, e scrive per Gipo Farassino una delle sue canzoni più belle, Monticone, ritratto del carattere del tipico piemontese.

Il successo

È solo nel 1979 con Un gelato al limon che riesce a farsi apprezzare appieno dal pubblico, grazie anche a Francesco De Gregori e Lucio Dalla, che nel corso del tour "Banana Republic" interpretano la canzone che dà il titolo al disco; altre due canzoni, Bartali e Sudamerica, vengono proposte da Enzo Jannacci e contribuiscono ulteriormente a rendere popolare Paolo Conte.

Paris milonga, del 1981, contiene la canzone forse più famosa di Paolo Conte, Via con me, reinterpretata in seguito anche da Roberto Benigni, incisa con il percussionista e batterista cuneese Bruno Astesana. Conte è amato dal pubblico francese e, come pochi altri autori italiani, anche dall'ambiente musicale statunitense.

Sempre al 1981 risale una collaborazione importante, quella con Gabriella Ferri per l'album Gabriella, per cui scriverà alcune canzoni come Sola contro un record, Non piangere e Vamp (quest'ultima ripresa anche dall'autore dal vivo, vedi l'album Paolo Conte Live), oltre a Non ridere (reincisa da Conte nell'album Elegia del 2004, con testo parzialmente differente).

Nel 1986 scrive il testo della canzone D'Artagnan per Red Canzian dei Pooh.

Passato alla CGD, negli anni ottanta pubblica diversi album di inediti e nel frattempo è impegnato in molte tournée all'estero dove, come in Italia, registra il tutto esaurito. Prima summa di queste esperienze concertistiche sono gli album Concerti (1985) e Paolo Conte Live (1988).

Insegue da molto tempo il sogno di vedere sulle scene un suo musical, generato in svariati anni di creazione, dal titolo Razmataz, del quale ha progettato tutti i dettagli, compresi i costumi: una serie di bozzetti e disegni di straordinaria efficacia, che dimostrano il raro eclettismo di Conte, delineano con precisione il percorso dell'opera.

La commedia vede la luce già nel 1989 in un omonimo libro, dove compaiono i disegni, gli spartiti, e i testi con le annotazioni di Conte; le musiche principali sono state pubblicate in un CD soltanto nel 2000, mentre nel 2001 è stato pubblicato il DVD della commedia.

Conte è anche uno dei "maestri del Palio di Asti", avendo dipinto i due tradizionali sendalli raffiguranti san Secondo, per l'edizione 2007 dell'antica festa astigiana di settembre.

Nel maggio del 2007 l'Accademia delle Belle Arti di Catanzaro gli conferisce la laurea honoris causa in pittura per l'opera multimediale Razmataz.

Nello stesso anno gli Avion Travel pubblicano un album-tributo: Danson metropoli - Canzoni di Paolo Conte, al quale lo stesso Conte collabora nel brano Elisir (assieme a Gianna Nannini) e realizza dei guazzi per la copertina.

Conte ha ricevuto ben quattro Ricci d'Argento del celebre orafo Gerardo Sacco, riconoscimento di Fatti di Musica, la rassegna del miglior live d'autore italiano organizzata da Ruggero Pegna, che premia i migliori concerti d'autore italiani di ogni anno.

Il suo nome compare nel titolo di una delle poche canzoni scritte da Roberto Benigni il quale, durante una serata del Club Tenco, presentò Mi piace la moglie di Paolo Conte, dedicandola ironicamente a Egle Conte e parodiando le tematiche delle sue canzoni. Conte, presente alla stessa serata, ricambiò scherzosamente con una dedica "alla zia di Benigni, della quale sono da anni invaghito".

Autografo di Paolo Conte, rilasciato nel 2003 sul Muretto di Alassio.

Nel 2008 pubblica il nuovo album, Psiche; nello stesso mese la BMG immette sul mercato un album, Paolo Conte plays jazz, che racchiude alcune incisioni effettuate in vari periodi di brani jazz, tra i quali quelli realizzati con il Paul Conte Quartet e le registrazioni con Gianni Sanjust.

Nell'aprile 2009 pubblica per il Saggiatore un libro scritto a quattro mani con Manuela Furnari, intitolato Prima la musica.

Nel novembre del 2010 la sua canzone Via con me viene utilizzata come colonna sonora e reinterpretata da vari illustri artisti nella trasmissione Vieni via con me di Rai Tre condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano.

Sempre nel mese di novembre 2010, alla trasmissione televisiva condotta da Fabio Fazio Che tempo che fa presenta il suo nuovo album Nelson.

Nel gennaio 2011 la città di Parigi gli conferisce la Grande medaille de Vermeil, massima onorificenza della capitale francese ad un cittadino.[1]

Il 6 luglio 2011 è tra i principali firmatari dell'appello promosso dalla SIAE atto a sostenere l'azione di lobby affinché venga difesa e approvata, nella sua prima e più stringente stesura, la delibera AgCom (presieduta da Corrado Calabrò) 668/2010[2]; delibera che dichiara lo scopo di combattere possibili violazioni del diritto d'autore e di proteggere gli interessi economici legati all'industria discografica e del multimediale in rete; con la sua approvazione si intende affidare all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, semplice autorità amministrativa indipendente di nomina politica, il potere di bloccare, oscurare, censurare o cancellare qualsiasi sito sospettato di infrangere un copyright, tramite una semplice azione amministrativa (anche indotta dalla segnalazione della lobby che si ritenesse danneggiata), senza una previa azione dell'autorità giudiziaria che dovrebbe appurare l'effettiva presenza della violazione.[3]

Formazione più recente

Discografia

Album

Live

Reincisioni di vecchi brani

Antologie

DVD Video

45 giri

EP

Tributi

Maestro del Palio d'Asti

Nel febbraio del 2007, in occasione del 40° Palio di Asti di settembre, il Comune decise di accettare la proposta di commissionare l'opera del drappo all'avvocato astigiano. Il Palio sarà vinto dal Rione San Secondo. Inoltre, dal 14 settembre e sino al 4 novembre dello stesso anno, si tenne presso la locale Chiesa di San Pietro in Consavia la tradizionale Mostra del Maestro del Palio, organizzata ogni anno per celebrare l'autore dell'ambito drappo. Nello stesso periodo, è stato anche preparato il catalogo della mostra, che consta di circa 140 pagine dove si trovano vari bozzetti ed opere eseguite dallo stesso Conte.

Partecipazioni

Libri

Premi e riconoscimenti

Onorificenze

Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Chevalier dans l'Ordre des Arts et Lettres - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
immagine del nastrino non ancora presente
Grande medaille de Vermeil

Le canzoni scritte da Paolo Conte per altri artisti

Questa sezione contiene tutte le canzoni scritte da Paolo Conte per altri artisti, ma non le cover di canzoni di Conte cantate dal cantautore e realizzate dopo la sua incisione.

Anno Titolo Autori del testo Autori della musica Interpreti
1964 Ed ora te ne vai Giorgio Conte Paolo Conte Vanna Brosio
1965 L'ultimo giorno Giorgio Calabrese Paolo Conte e Giorgio Conte Carla Boni
1966 Chi era lui Mogol e Miki Del Prete Paolo Conte Adriano Celentano
1967 La coppia più bella del mondo Luciano Beretta e Miki Del Prete Paolo Conte e Michele Virano Adriano Celentano e Claudia Mori
1967 Quando io sarò partita Mogol Paolo Conte Gigliola Cinquetti
1967 Grin grin grin Vito Pallavicini e Franco Califano Paolo Conte Carmen Villani
1967 No amore Vito Pallavicini Enrico Intra, Paolo Conte, Mansueto Deponti Giusy Romeo
1967 No amore Vito Pallavicini Enrico Intra, Paolo Conte, Mansueto Deponti Sacha Distel
1968 Un milione un miliardo Vito Pallavicini Paolo Conte Astrud Gilberto
1968 Il fuoco brucia Vito Pallavicini e Glassberg Paolo Conte Arthur Conley
1968 Azzurro Vito Pallavicini Paolo Conte e Michele Virano Adriano Celentano
1968 Insieme a te non ci sto più Vito Pallavicini Paolo Conte e Michele Virano Caterina Caselli
1968 Il dolce volo Vito Pallavicini Paolo Conte Caterina Caselli
1968 Un piede Vincenzo Buonassisi Paolo Conte Bruna Modigliani
1969 Due ragazzi Vito Pallavicini Paolo Conte Tereza
1969 Com'è piccolo il mondo Vito Pallavicini Paolo Conte Shirley Bassey
1969 La speranza è una stanza Vito Pallavicini Paolo Conte Dalida
1969 Tripoli 1969 Vito Pallavicini e Miki Del Prete Paolo Conte e Michele Virano Patty Pravo
1970 Messico e nuvole Vito Pallavicini Paolo Conte e Michele Virano Enzo Jannacci
1970 Indianapolis Vito Pallavicini Paolo Conte Thim
1970 Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie Vito Pallavicini Paolo Conte Equipe 84
1971 Santo Antonio, Santo Francisco Vito Pallavicini Paolo Conte Piero Focaccia, Mungo Jerry
1971 Una giornata al mare Vito Pallavicini Paolo Conte e Giorgio Conte Equipe 84
1971 Blu allodola Vito Pallavicini Paolo Conte Geo Malaspina
1971 Stupido Vito Pallavicini Paolo Conte Geo Malaspina
1976 Sanremo Sanremo Giorgio e Paolo Conte Giorgio e Paolo Conte Erminio Macario
1977 Monticone Paolo Conte Paolo Conte Gipo Farassino
1981 Argentina Paolo Conte Paolo Conte Bruno Lauzi
1981 Vamp Paolo Conte Paolo Conte Gabriella Ferri
1981 Sola contro un record Paolo Conte Paolo Conte Gabriella Ferri
1981 Non piangere Paolo Conte Paolo Conte Gabriella Ferri
1981 Non ridere Paolo Conte Paolo Conte Gabriella Ferri
1985 Spaccami il cuore Paolo Conte Paolo Conte Mia Martini
1986 D'Artagnan Paolo Conte Red Canzian Red Canzian
1989 Sant'America Paolo Conte Paolo Conte Savino Schiavo
1990 Amada mia Paolo Conte Paolo Conte Caterina Caselli
2005 L'indiano Paolo Conte Paolo Conte Adriano Celentano
2007 Il giudizio di Paride Paolo Conte Paolo Conte Avion Travel
2010 Little Brown Bear Paolo Conte Paolo Conte Malika Ayane

Bibliografia

  • Vincenzo Mollica (a cura di), Le canzoni di Paolo Conte, Roma, Lato Side, 1982.
  • Gianni Borgna, Storia della canzone italiana, Roma-Bari, Laterza, 1985. ISBN 88-420-2630-1
  • Enrico De Angelis (a cura di), Conte, Padova, Muzio, 1989. ISBN 88-7021-476-1
  • Massimo Cotto, Paolo Conte, in Gino Castaldo (a cura di), Dizionario della canzone italiana, Milano, A. Curcio, 1990, pp. 430-432.
  • Dino Sarti, Quanto zucchero? Pupi Avati, Enzo Biagi, Paolo Conte, Henghel Gualdi, Tonino Guerra, Luciano Pavarotti, Bepi Savioli, Vittorio Sgarbi, Modena, Mundici & Zanetti, 1991. ISBN 88-7410-013-2
  • Francesco Manna, Sotto le stelle del jazz. Paolo Conte, un artista e la sua musica, Venezia Editoria Universitaria, 1993; Venezia, Editoria universitaria, 1996 (II edizione riveduta e corretta).
  • Mario Bonanno, Paolo Conte. Sotto le stelle del jazz. Naufragi, voli, canzoni, Foggia, Bastogi, 2001. ISBN 88-8185-320-5
  • Roberto Caselli, Paolo Conte, Roma, Editori Riuniti, 2002. ISBN 88-359-5282-4
  • Michele Antonellini, Sulla topolino amaranto. Viaggio nel canzoniere di Paolo Conte, Foggia, Bastogi, 2003. ISBN 88-8185-601-8
  • Isabella Maria Zoppi, Paolo Conte. Elegia di una canzone, Civitella in Val di Chiana, Zona, 2006. ISBN 88-89702-55-9
  • Stefano La Via, Poesia per musica e musica per poesia. Dai trovatori a Paolo Conte, Roma, Carocci, 2006. ISBN 88-430-3899-0
  • Cesare G. Romana, Quanta strada nei miei sandali. In viaggio con Paolo Conte, Roma, Arcana, 2006. ISBN 88-7966-427-1
  • Enrico Deregibus (a cura di), Dizionario completo della canzone italiana, Firenze, Giunti, 2006. ISBN 978-88-09-04602-3
  • Maurizio Becker, C'era una volta la RCA. Conversazioni con Lilli Greco, Roma, Coniglio, 2007. ISBN 978-88-88833-71-2
  • Fernando Romagnoli, Una luna in fondo al blu. Poesia e ironia nelle canzoni di Paolo Conte, Foggia, Bastogi, 2008. ISBN 978-88-6273-067-9
  • Maurizio Becker Smalto rosso su pelle di coccodrillo, intervista a Paolo Conte pubblicata su Musica Leggera, n° 1, novembre-dicembre 2008, edizioni Coniglio, pagg. 42-48
  • Maurizio Becker Il trombone nell'armadio, intervista a Giorgio Conte pubblicata su Musica Leggera, n° 1, novembre-dicembre 2008, edizioni Coniglio, pagg. 50-55
  • Franco Settimo Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie, pubblicato su Musica Leggera, n° 1, novembre-dicembre 2008, edizioni Coniglio, pagg. 56-59
  • Gino Vercelli (a cura di), Musica e nuvole. Paolo Conte, le canzoni interpretate a fumetti, Villa San Secondo, Scritturapura, 2009.
  • Manuela Furnari, Paolo Conte. Prima la musica, Milano, Il saggiatore, 2009. ISBN 978-88-428-1462-7
  • Paolo Giovanazzi, Paolo Conte. Il maestro è nell'anima, Roma, Aliberti, 2010. ISBN 978-88-7424-599-4
  • Enrico De Angelis (a cura di), Tutto un complesso di cose. Il libro di Paolo Conte, Firenze-Milano, Giunti, 2011. ISBN 978-88-09-75902-2.
  • Mauro Bico e Massimiliano Guido, Paolo Conte. Un rebus di musica e parole, Roma, Carocci, 2011. ISBN 978-88-430-5735-1.

Note

  1. ^ a b Parigi incorona Conte 'è il nostro cavaliere', su ansa.it, Ansa, 26 gennaio 2011. URL consultato il 22-10-2011.
  2. ^ DELIBERA N. 668/10/CONS (PDF), su danielelepido.blog.ilsole24ore.com, AgCom, 17 dicembre 2010. URL consultato il 22-10-2011.
  3. ^ Il provvedimento AGCOM per il diritto d’autore - Appello della Siae, su siae.it, SIAE, 6 luglio 2011. URL consultato il 22-10-2011.
  4. ^ Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana
  5. ^ Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte

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