Pearceite-Tac

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Pearceite-Tac
Classificazione Strunz (ed. 9)2.GB.15
Formula chimica[Ag6As2S7][Ag9CuS4][1]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico
Sistema cristallinotrigonale[2]
Parametri di cellaa = 7,3876(4) Å, c = 11,8882(7) Å, Z = 1[1]
Gruppo puntuale2/m
Gruppo spazialeP3m1 (nº 164)[1]
Proprietà fisiche
Densità misurata6,15[1] g/cm³
Densità calcolata6,07[1] g/cm³
Durezza (Mohs)2,5-3[1]
Fratturaconcoide
Colorenero[2]
Lucentezzaquasi metallica
Opacitàda opaca a quasi translucida
Striscionero rossastro[2]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La pearceite-Tac (simbolo IMA: Pea[3]) è un minerale e uno dei quattro cosiddetti "argenti rubino": la pearceite-Tac Cu(Ag,Cu)6Ag9As2S11, la pirargirite (Ag3SbS3), la proustite (Ag3AsS3) e la miargirite (AgSbS2).[1] Appartiene alla classe dei "solfuri e solfosali" e al gruppo della polibasite.

Etimologia e storia

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La pearceite-Tac fu scoperta nel 1896 e prende il nome dal dottor Richard Pearce (1837-1927), un chimico e metallurgista di Denver, Colorado.[4]

Classificazione

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Nella Classificazione Nickel-Strunz la pearceite-Tac si trova nella classe "2.G Solfoarseniuri, solfoantomoniuri, solfobismuturi" e da lì nella sottoclasse "2.GB Neso-solfoarseniuri, ecc. con S aggiuntivo" dove forma il sistema nº 2.GB.15 insieme a cupropearceite, cupropolybasite, selenopolybasite e polibasite.

Modificazioni e varietà

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PearceiteT2ac (ex arsenpolibasite) proveniente dalla miniera di Uchucchacua, provincia di Oyón, regione di Lima, Perù.

Con la polibasite forma il gruppo della pearceite-polibasite costituito da una famiglia di politipi formati da strati sovrapposti lungo l'asse c aventi quasi la stessa composizione e struttura.[5] Vengono denominati pearceite i politipi aventi una percentuale di arsenico maggiore di quella del bismuto, mentre se prevale il bismuto si utilizza la denominazione polibasite.

Gli strati che si sovrappongono sono di due tipi: [(Ag,Cu)6(As,Sb)2S7]2- e [Ag9CuS4]2+. Così la formula chimica del minerale viene espressa così [Ag9CuS4][(Ag,Cu)6(As,Sb)2S7].[5]

Se la struttura cristallina è nota, si possono esprimere i vari politipi secondo l'alternanza degli strati che li compongono:

Vecchio nome Nome attuale[6] Sistema cristallino Gruppo spaziale Parametri reticolari Fonte
antimonpearceite polibasite-Tac trigonale P3m1 a = 7,40-7,60 Å, c = 11,86-12,06 Å, Z = 1 [7]
arsenpolibasite-221 pearceite-T2ac trigonale P321 a = 14,9746(17) Å, c = 11,9982(6) Å, Z = 4 [8]
polibasite-221 polibasite-T2ac trigonale P321 a = 15,0954(12) Å, c = 11,8825(8) Å, Z = 4 [9]
arsenpolibasite-222 pearceite-M2a2b2c monoclino B2/b a = 26,036(2) Å, b = 15,0319(13) Å, c = 24,042(3) Å, β = 90,000(13)°, Z = 16 [10]
polibasite-222 polibasite-M2a2b2c monoclino B2/b a = 26,2625(4) Å, b = 15,1623(5) Å, c = 24,1061(6) Å, β = 90,045(5)°, Z = 16 [11]
pearceite pearceite-Tac trigonale P3m1 a = 7,3876(4) Å, c = 11,8882(7) Å, Z = 1 [1]

Conseguentemente le denominazioni antimonpearceite e arsenpolibasite non vengono più supportate dall'Associazione Mineralogica Internazionale.[6]

Abito cristallino

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La pearceite-Tac cristallizza nel sistema trigonale nel gruppo spaziale P3m1 (gruppo nº 164) con i parametri di reticolo a = 7,3876(4) Å e c = 11,8882(7) Å, così come una unità di formula per cella unitaria.[1][12]

È biassiale con un indice di rifrazione molto alto di 2,7 e la birifrangenza massima δ 2,7. La dispersione degli assi ottici è relativamente forte.[1]

L'anisotropismo a luce riflessa è la proprietà di sembrar cambiare colore quando viene osservato sotto luce polarizzata incrociata in un microscopio a luce riflessa. La pearceite-Tac mostra un moderato anisotropismo, spesso viola scuro. Il colore della luce polarizzata sul piano riflesso è bianco, con riflessi interni rosso molto scuro e pleocroismo molto debole nell'aria, chiaro nell'olio. La riflettività in aria a 540 nm è di circa il 30%. Non è fluorescente.[12]

La pearceite-Tac è un minerale fragile che si rompe con una frattura da concoidale a irregolare. È morbido, con durezza sulla scala Mohs pari a 3, uguale alla calcite. Il contenuto di argento gli conferisce un elevato peso specifico di 6,15, il più alto degli "argenti rubino". La sfaldatura è assente. Il minerale non è né magneticoradioattivo.[4][12]

La struttura cristallina è costituita da strati impilati lungo l'asse . Gli atomi di arsenico formano piramidi isolate (As,Sb)S3, i cationi di rame legano due atomi di zolfo e i cationi d'argento si trovano in vari siti con bassi numeri di coordinazione, 2,3 e 4, come di solito accade con l'argento.[13]

Origine e giacitura

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La località tipo è la miniera di Mollie Gibson, ad Aspen nella Contea di Pitkin in Colorado,[1] dove il minerale si trova in depositi idrotermali formati a basse e medie temperature, associati ad acantite, tetraedrite, argento nativo, proustite, quarzo, barite e calcite. Il campione tipo è depositato presso l'Università Yale nel Connecticut con i numeri di catalogo 3.4270, 3.4292, 3.4293, e presso il Museo di Storia Naturale di Londra in Inghilterra col numero di catalogo 84843.[4]

Forma in cui si presenta in natura

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La pearceite-Tac è spesso granulare e massiccia;[12] i cristalli sono prismi pseudoesagonali corti e tabulari con bordi smussati, che mostrano striature triangolari su facce parallele al piano contenente gli assi e , e rosette di tali cristalli, fino a 3 cm di diametro. Il minerale è nero, e nella sezione lucida è bianco con riflessi interni rosso molto scuro. Ha una striatura da nera a nera rossastra e una lucentezza metallica, generalmente opaca, ma traslucida in frammenti molto sottili.[4]

Granulare, presente nella matrice con cristalli anedrali nei graniti ed in altre rocce ignee. Cristalli tabulari, in prismi pseudoesagonali con striature lungo l'asse {001}, può formare rosette con cristalli fino a 3 cm.[2]

  1. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Pearceite, su mindat.org. URL consultato il 1º luglio 2024.
  2. ^ a b c d (DE) Pearceite-Tac (Pearceite), su mineralienatlas.de. URL consultato il 1º luglio 2024.
  3. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 27 giugno 2024.
  4. ^ a b c d (EN) Pearceite (PDF), su handbookofmineralogy.org, Mineral Data Publishing. URL consultato il 1º luglio 2024.
  5. ^ a b (EN) Luca Bindi, The pearceite-polybasite group of minerals: An outstanding example of the close link between mineralogy and the most advanced fields of crystallography, Fedorov Session, San Pietroburgo, gennaio 2008. URL consultato il 1º luglio 2024.
  6. ^ a b (EN) L. Bindi, Evain M., Spry P. G., Menchetti S., The pearceite-polybasite group of minerals: Crystal chemistry and new nomenclature rules, in American Mineralogist, vol. 92, 2007, pp. 918-925, DOI:10.2138/am.2007.2440. URL consultato il 1º luglio 2024.
  7. ^ (EN) Polybasite-Tac, su mindat.org. URL consultato il 1º luglio 2024.
  8. ^ (EN) Pearceite-T2ac, su mindat.org. URL consultato il 1º luglio 2024.
  9. ^ (EN) Polybasite-T2ac, su mindat.org. URL consultato il 1º luglio 2024.
  10. ^ (EN) Pearceite-M2a2b2c, su mindat.org. URL consultato il 1º luglio 2024.
  11. ^ (EN) Polybasite-M2a2b2c, su mindat.org. URL consultato il 1º luglio 2024.
  12. ^ a b c d (EN) Pearceite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 1º luglio 2024.
  13. ^ (EN) L. Bindi, M. Evain e S. Menchetti, Temperature dependence of the silver distribution in the crystal structure of natural pearcite, (Ag,Cu)16(As,Sb)2S11, in Acta Crystallographica B, vol. 62, 2006, pp. 212-219, DOI:10.1107/S010876810600108X. URL consultato il 1º luglio 2024.

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