Pedro Delgado
Pedro Delgado | |||||||||||||||||||
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Pedro Delgado nel 2016 | |||||||||||||||||||
Nazionalità | Spagna | ||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||
Specialità | Strada | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 1994 | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||
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Pedro Delgado Robledo (Segovia, 15 aprile 1960) è un ex ciclista su strada spagnolo. Professionista dal 1982 al 1994, vinse un Tour de France e due edizioni della Vuelta a España. Era soprannominato Perico, pappagallo.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Passò professionista nel 1982 con la Reynolds. L'anno dopo, alla prima partecipazione al Tour de France, mise in mostra notevoli qualità di scalatore e uno spericolato coraggio nelle discese; in classifica raggiunse il secondo posto, poi andò in crisi nella tappa di Morzine, perse 25 minuti e dovette infine accontentarsi della diciassettesima piazza finale. L'anno dopo al Tour de France fu invece costretto al ritiro, proprio in seguito a una caduta in discesa che gli costò la frattura della clavicola destra, quando era ottavo in graduatoria.[1]
Nel 1985 si aggiudicò la Vuelta a España, prendendo la maglia gialla al termine della penultima tappa: nell'occasione andò all'attacco e riuscì a recuperare i sei minuti e undici secondi che lo separavano dal leader di classifica Robert Millar, quel giorno più preoccupato a marcare Pacho Rodríguez, secondo a soli 10 secondi, e poi rimasto senza l'aiuto dei compagni sull'ultima ascesa.[2][3] Dopo quella vittoria Delgado chiuse sesto al Tour de France; due anni dopo alla Grande Boucle fu invece secondo, battuto di soli 40" dall'irlandese Stephen Roche.[1]
Nel 1988, dopo il settimo posto al Giro d'Italia, vinse il Tour de France, terzo spagnolo nella storia della corsa, superando di oltre sette minuti il secondo classificato, Steven Rooks. Su quella vittoria pesa però il sospetto di un possibile ricorso a pratiche dopanti: a cinque giorni dal termine della Grande Boucle un controllo evidenziò infatti come Delgado avesse utilizzato il Probenecid, un diuretico coprente in grado di nascondere l'assunzione di steroidi anabolizzanti.[4][5] Il corridore non venne escluso dalla corsa, essendo quello in questione un prodotto vietato dal CIO ma non dall'UCI[6] (tale decisione scatenò dure reazioni, anche da parte di altri ciclisti),[7] e l'anno successivo venne completamente scagionato.[8] Da notare che il Probenecid venne proibito dall'UCI solo un mese dopo la vittoria di Delgado.[9]
Nel 1989 si aggiudicò per la seconda volta la Vuelta a España, vincendo tre tappe e riuscendo a resistere agli attacchi di Fabio Parra nell'ultima frazione.[10] Da campione in carica, cominciò invece male il Tour de France 1989: si presentò infatti con 2'40" di ritardo alla partenza del prologo a cronometro, 7,8 chilometri, e tale minutaggio gli venne sommato al tempo totale della prova;[9] il giorno dopo, nella cronometro a squadre, la sua Reynolds chiuse quindi ultima, a quasi cinque minuti dai vincitori della Système U.[11] Un doppio svantaggio di oltre 7' che Delgado non riuscì a colmare del tutto: chiuse terzo in classifica generale, dietro Greg LeMond e Laurent Fignon, nonostante una grande rimonta sulle montagne.
Alla Vuelta a España Delgado, oltre a conseguire due vittorie, salì sul podio finale in altre tre occasioni. Al Tour de France fu invece quarto nel 1990 e sesto nel 1992, quando vinse il compagno di squadra Miguel Indurain. Si aggiudicò anche alcune brevi corse a tappe spagnole, nonché corse in linea con arrivo in salita. Dopo il ritiro dal mondo del ciclismo professionistico, avvenuto nel 1994, è divenuto telecronista per una rete televisiva spagnola, la TVE, commentando la maggior parte degli eventi legati alle due ruote.[12]
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]- 11ª tappa Tour de l'Avenir
- 5ª tappa Grand Prix Tell
- Classifica generale Volta Ciclista Provincia Tarragona
- Classifica generale Vuelta a Murcia
- Zaragoza-Sabiñánigo
- 4ª tappa Vuelta a Cantabria
- 4ª tappa Vuelta a Aragón
- Classifica generale Vuelta a Aragón
- 3ª tappa Vuelta a los Valles Mineros
- 6ª tappa Vuelta a España (Oviedo > Lagos de Covadonga)
- Classifica generale Vuelta a España
- 17ª tappa Tour de France (Tolosa > Luz Ardiden)
- 12ª tappa Tour de France (Bayonne > Pau)
- 19ª tappa Tour de France (Valréas > Villard-de-Lans)
- Gran Premio Navarra
- 13ª tappa Tour de France (Grenoble > Villard-de-Lans, cronometro)
- Classifica generale Tour de France
- 12ª tappa Vuelta a España (Lerida > Estacion de Cerler)
- 15ª tappa Vuelta a España (Ezcaray > Estacion Valdezcaray, cronometro)
- 20ª tappa Vuelta a España (Valladolid > Medina del Campo, cronometro)
- Classifica generale Vuelta a España
- Classifica generale Vuelta a Burgos
- Subida a Urkiola
- Clásica a los Puertos de Guadarrama
- 14ª tappa Vuelta a España (Santander > Lagos de Covadonga)
- 5ª tappa, 2ª semitappa Setmana Catalana (Montjuïc, cronometro)
- Classifica generale Setmana Catalana
Altri successi
[modifica | modifica wikitesto]- Prologo Vuelta a Aragón (cronosquadre)
- Classifica scalatori Vuelta a Burgos
- 5ª tappa Vuelta a Burgos (cronosquadre)
- Challenge El Ciclista National
- Challenge El Ciclista National
- Profronde van Stiphout
- Gran Premio Naquera
- Gran Premio Naquera
- Profronde van Stiphout
- 5ª tappa Vuelta a Burgos (cronosquadre)
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Grandi Giri
[modifica | modifica wikitesto]Classiche monumento
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni mondiali
[modifica | modifica wikitesto]- Altenrhein 1983 - In linea: ritirato
- Giavera del Montello 1985 - In linea: 25º
- Colorado Springs 1986 - In linea: 51º
- Villach 1987 - In linea: ritirato
- Ronse 1988 - In linea: 60º
- Chambéry 1989 - In linea: 20º
- Utsunomiya 1990 - In linea: 20º
- Stoccarda 1991 - In linea: 35º
- Benidorm 1992 - In linea: 30º
- Oslo 1993 - In linea: ritirato
- Agrigento 1994 - In linea: ritirato
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Samuel Abt, TOUR DE FRANCE; An Irishman Leads Entering Final Day, in nytimes.com, 26 luglio 1987. URL consultato il 21 giugno 2011.
- ^ (ES) Historia - 1985, su lavuelta.com. URL consultato il 31 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2009).
- ^ (EN) Vuelta a España 1985, rapha.cc, 26 agosto 2010. URL consultato il 31 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2012).
- ^ Carlo Valeri, Tour-scandalo, Delgado è doping, in La Stampa, anno 122, num. 155, p. 25, 17 luglio 1991. URL consultato il 31 luglio 2012.
- ^ (EN) On The Tour De Farce, in sportsillustrated.cnn.com, 1º agosto 1988. URL consultato il 31 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2012).
- ^ Pier Bergonzi, Virenque, rabbia prima dell'addio, in La Gazzetta dello Sport, 19 luglio 1998. URL consultato il 2 novembre 2010.
- ^ Scoppia la protesta sul doping, i corridori fermano il Tour, in ricerca.repubblica.it, 23 luglio 1988. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Tour '88: Delgado scagionato, in La Repubblica, 11 ottobre 1989. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ a b (EN) Samuel Abt, Delgado Puts Tour in Turmoil, in www.nytimes.com, 2 luglio 1989. URL consultato il 21 giugno 2011.
- ^ (ES) Año 1989 - Info. general, su historia.lavuelta.com. URL consultato il 31 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2012).
- ^ (FR) 76ème Tour de France 1989 - 2ème étape, su memoire-du-cyclisme.net. URL consultato il 21 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2012).
- ^ (EN) Peter Cossins, Pedro Delgado turns 50 and reflects on his career, in www.cyclingnews.com, 15 aprile 2010. URL consultato il 31 luglio 2012.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pedro Delgado
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su pedrodelgado.com.
- (EN) Pedro Delgado, su procyclingstats.com.
- Pedro Delgado, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Pedro Delgado, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Pedro Delgado, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN, ES, IT, FR, NL) Pedro Delgado, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.
- (EN) Pedro Delgado, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 53459683 · ISNI (EN) 0000 0000 3376 8834 · LCCN (EN) n98011784 · GND (DE) 1163955701 · BNE (ES) XX903770 (data) |
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