Nella stagione 1986-1987 il Pisa è appena retrocesso dalla massima serie e dopo aver accarezzato la possibilità di un ripescaggio in A (ai danni dell'Udinese) è costretto a disputare la Serie B.
Il presidente Romeo Anconetani affida la panchina al tecnico Luigi Simoni, che già aveva allenato i nerazzurri due anni prima, conquistando la promozione. In fase di mercato viene allestita una squadra di soli giocatori italiani, dopo la cessione delle punte straniere Wim Kieft e Klaus Berggreen e l'arrivo di Luca Cecconi, Lamberto Piovanelli e Stefano Cuoghi. Nella Coppa Italia il Pisa, prima del campionato, disputa il settimo girone di qualificazione, che promuove agli ottavi di finale il Torino ed il Cagliari.
La formazione nerazzurra debutta in campionato con uno (0-2) interno subito con il Modena e totalizza solo 11 punti nelle prime 10 partite. Pur senza impressionare, i pisani tra l'inverno e la primavera riescono a ingranare e ad avere una certa continuità di risultati. A fine aprile arrivano due vittorie importanti contro Messina e Lecce, poi cinque gare senza vittoria: a tre giornate dal termine a Cagliari il Pisa perde al 90', sembra tutto compromesso, a due giornate dalla fine sono necessarie due vittorie per essere ancora promosso, la prima arriva con il (3-0) in casa sulla Lazio, mentre all'ultima di campionato c'è la trasferta decisiva contro la Cremonese, che ha guidato a lungo il campionato fin dalle prime giornate ed alla quale basta un pareggio per essere promossa. I toscani vengono seguiti in Lombardia da 7000 tifosi. I nerazzurri passano su rigore segnato da Claudio Sclosa alla mezz'ora, dieci minuti dopo raddoppiano con un gol di testa in tuffo di Lamberto Piovanelli, inutile la rete su rigore di Nicoletti per i grigiorossi in chiusura del primo tempo, il Pisa vince a Cremona (1-2) e torna così nuovamente in Serie A dopo solo un anno di assenza.