Stefano Ayroldi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Stefano Ayroldi
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
SezioneMolfetta
ProfessioneGuardia di Finanza
Altezza188 cm
Attività nazionale
AnniCampionatoRuolo
1995-2000
2000-2010
2010-2011
Serie C1 e C2
Serie A e B
Serie A
Arbitro
Assistente
Assistente
Attività internazionale
AnniConfederazioneRuolo
2006-2010UEFA e FIFAAssistente
EsordioAlbania - Lituania 1 - 2
1º marzo 2006

Stefano Ayroldi (Bari, 25 aprile 1967) è un ex assistente arbitrale di calcio italiano.

È fratello dell'ex-arbitro di Serie A Nicola Ayroldi. Anche suo figlio Giovanni ha intrapreso la carriera arbitrale[1].

Carriera arbitrale

[modifica | modifica wikitesto]

Appartenente alla sezione AIA di Molfetta, come arbitro ha raggiunto la C.A.N. C, dove ha diretto dal 1995 fino al 2000. Nel 2000 passa al ruolo di Assistente Arbitrale e viene inserito nell'organico della Commissione Arbitri Nazionale. Il debutto in Serie A avviene un anno più tardi.

In totale ha raccolto 155 presenze in Serie A, tra cui numerose "classiche" del campionato italiano, come una Juventus-Inter, un derby di Milano, due derby di Roma, un Milan-Juventus, quattro Juventus-Roma, un Milan-Roma, due derby di Genova e gli spareggi-promozione della Serie B 2005-2006 (Torino-Mantova) e della Serie B 2008-2009 (Livorno-Brescia).

A livello nazionale, Ayroldi è stato impegnato, tra le altre, nelle finali di Coppa Italia del 2009 tra Lazio - Sampdoria (diretta da Roberto Rosetti) ed in quella di ritorno del 2006 tra Inter - Roma (diretta da Domenico Messina)[2].

Internazionale

[modifica | modifica wikitesto]

Internazionale dal 2006, nel maggio 2009 viene designato insieme ai suoi colleghi abituali per la finale della Coppa dell'Emiro del Qatar (Vinta per 2 a 1 dall'Al-Rayyan sull'Al-Gharafa).[3] Pochi mesi dopo, a ottobre viene convocato per il Campionato mondiale di calcio Under-20 in Egitto. Nel dicembre 2009 giunge la convocazione per assistere Rosetti in occasione della Coppa del mondo per club FIFA 2009, negli Emirati Arabi Uniti. Nel corso della manifestazione venne assegnata a Rosetti la semifinale tra i sudcoreani del Pohang Steelers e gli argentini dell'Estudiantes, alla quale lui partecipò in qualità di secondo assistente.[4] Vanta anche due presenze da assistente di Rosetti nelle semifinali di UEFA Champions League (nel 2009 e nel 2010).

Si è trovato frequentemente in terna con i colleghi Roberto Rosetti e Paolo Calcagno e tutti e tre sono stati selezionati dalla FIFA, in rappresentanza alla classe arbitrale italiana, in vista dei Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica.

Il 31 dicembre 2010 l'AIA lo ritira dalle liste internazionali.

Ha fatto molto discutere l'atteggiamento tenuto alla fine della partita Fiorentina-Inter (33ª giornata del campionato di Serie A 2009-2010, 10 aprile 2010), conclusasi col punteggio di 2-2: dopo il fischio finale Ayroldi, assistente durante la partita, è stato visto esultare a pugni chiusi urlando "e andiamo, andiamo...".[5] La cosa non sfuggì all'allenatore dell'Inter Mourinho, che chiese invano spiegazioni ad Ayroldi.[6] In seguito, la FIGC fece sapere che si trattò "di un gesto di soddisfazione degli arbitri per una partita diretta ottimamente".[7]

Un altro episodio controverso accadde ai mondiali 2010 in Sudafrica: l'assistente barese non segnalò un netto fuorigioco dell'argentino Carlos Tévez, il quale segnerà il gol dell'1-0 nell'ottavo di finale Argentina-Messico (3-1 risultato finale). A causa di questo errore, la FIFA escluderà la terna italiana dal prosieguo dei mondiali.[5]

Il 22 settembre 2010 è al centro di nuove polemiche a seguito dei presunti errori della gara Brescia-Roma.[5][8]

Dopo il ritiro

[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 giugno 2011 viene dismesso dalla C.A.N. A per raggiunti limiti di permanenza nel ruolo.[9] In seguito è componente del Settore Tecnico Nazionale.

Impegno politico

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2013 si candida al Senato della Repubblica col partito Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale, guidato da Ignazio La Russa, nella circoscrizione Puglia[10].

  1. ^ Annata strepitosa per gli arbitri molfettesi, in molfettalive.it, 8 luglio 2011. URL consultato il 3 ottobre 2022 (archiviato il 3 ottobre 2022).
  2. ^ Coppa Italia: Inter-Roma a Messina, in La Gazzetta dello Sport, 9 maggio 2006. URL consultato il 19 ottobre 2022 (archiviato il 19 ottobre 2022).
  3. ^ Rosetti, Calcagno e Ayroldi in Qatar
  4. ^ Referto Pohang Steelers-Estudiantes., su fifa.com. URL consultato il 20 ottobre 2022 (archiviato il 20 ottobre 2022).
  5. ^ a b c Stefano Ayroldi ricomincia da tre errori
  6. ^ Perché sia meglio evidente la natura della controversia, è necessario specificare che la gara si tenne nel bel mezzo di un testa-a-testa tra Inter e Roma per la conquista dello scudetto; il giorno dopo, la Roma avrà ragione dell'Atalanta (2-1) e spodesterà temporaneamente i meneghini dalla testa della classifica. Si comprende dunque la delicatezza ai fini dell'assegnazione del titolo di campioni d'Italia del match tra Inter e Fiorentina e le perplessità del tecnico lusitano al comportamento di Ayroldi, tanto più che il pareggio fu acciuffato dalla Viola nel finale di gara, dopo aver sbloccato il risultato ma essere andata in svantaggio.
  7. ^ Abete: L'esultanza di Ayroldi era per l'ottima direzione della terna arbitrale, in Corriere della Sera, 12 aprile 2010. URL consultato il 13 giugno 2010.
  8. ^ Bufera sull'arbitro Russo. E Ranieri evoca l'arrivo di Lippi, su tuttosport.com. URL consultato il 3 luglio 2011 (archiviato il 25 settembre 2010).
  9. ^ Arbitri: dismessi Pierpaoli e Morganti, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 30 giugno 2011. URL consultato il 3 ottobre 2022 (archiviato il 3 ottobre 2022).
  10. ^ Candidati Fratelli d’Italia al Senato in Puglia, in Foggiatoday, 7 Febbraio 2013. URL consultato il 20 ottobre 2022 (archiviato il 10 febbraio 2013).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • Sito dell'AIA [collegamento interrotto], su AIA-FIGC.it.
  • Sito della FIGC, su FIGC.it.