Specchio segreto

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Specchio segreto
PaeseItalia
Anno1964, 1977
Generecandid camera
Durata60 min (puntata)
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreNanni Loy, Fernando Morandi, Isa Crescenzi, Vicky Ludovisi, Silvana Mangini
Rete televisivaProgramma Nazionale

Specchio segreto è stato un programma televisivo della Rai in sette puntate settimanali, scritto e diretto da Nanni Loy, trasmesso sul Programma Nazionale a partire da giovedì 19 novembre 1964.

La prima Candid camera italiana

Ispirandosi al fortunato format statunitense Candid Camera, ovvero filmare persone della strada a loro insaputa, ponendole innanzi a delle situazioni surreali, create da attori professionisti, Specchio segreto si distinse dall'originale per l'intelligenza creativa. Loy aggiungeva del cinismo alle situazioni, mettendo in risalto la psicologia della vittima impreparata, superando la comicità fine a se stessa limitata all'irridere il malcapitato. La trasmissione diventava uno crudo spaccato dell'alienazione sociale nella civiltà neo industriale italiana di quegli anni.

Furono prodotti venticinque sketch, spesso con la partecipazione dello stesso Loy. Tra questi elenchiamo:

  • un ingenuo cliente di un bar di Bologna che inzuppa il proprio cornetto nei cappuccini altrui;
  • un emigrante sardo che vive solo a Milano e che ferma dei passanti per chiedere un invito ad un pranzo natalizio;
  • un evaso dal carcere romano di Regina Coeli che chiede rifugio, spaventando le vittime nell'attiguo rione.
  • un taccheggiatore in un grande magazzino che si fa sorprendere da un sorvegliante innescando una discussione surreale.[1]
  • un negoziante milanese che tiene la propria moglie legata ed imbavagliata nel negozio, nello sgomento degli avventori.

Al di là del successo, la trasmissione fu apertamente criticata accusando gli autori di aver abusato della inconsapevolezza delle persone coinvolte. Parte del pubblico manifestava scetticismo sull'autenticità, anche a distanza di anni, nonostante le esaurienti spiegazioni di Loy, insistendo su un diverso carattere degli Italiani di allora, più disposti ad un certo comportamento nonostante la bizzarria.[2]

Dopo Specchio segreto

Memore del successo epocale, il programma di Nanni Loy viene replicato nel 1977 con commenti, aneddotica e l'immancabile antologia dei migliori sketch.

Nello stesso anno, con Bruno Gambarotta, Loy propone un programma analogo, Viaggio in seconda classe[3], la quale scena è uno scompartimento di un treno. Realizzato in tredici settimane di riprese in ogni tratta ferroviaria italiana nascondendo le attrezzature ed il personale di ripresa negli scompartimenti adiacenti a quello del "set", le situazioni create da attori non sono soltanto degli scherzi ma anche lunghi dialoghi con i viaggiatori su temi allora di attualità come criminalità e terrorismo. Le cosiddette vittime divengono degli inconsapevoli intervistati.

Nel 1978 Loy conduce il programma pre serale su Rai 2 Buonasera con..., presentando un'antologia di candid camera britanniche, e alcune novità del regista italiano consacrandosi patron della candid camera italica. Famoso un dialogo tra un'anziana donna e un pappagallo in gabbia al quale Loy presta la voce.

Nel 1980 curerà infatti un programma domenicale pomeridiano, Tutti insieme compatibilmente, un talk show con inserite delle candid camera "in diretta", una formula che in seguito necessitò dei chiarimenti a causa delle crescenti critiche. Si trattava dopotutto di registrazioni in esterni, messe in onda contestualmente il nulla osta delle vittime. L'autore tuttavia riservava in ogni puntata l'inserto di una candid camera non estemporanea e di qualità superiore.

Curiosità

  • Un complicato sistema di microfoni direzionali, trasmittenti e batterie di alimentazione doveva essere nascosto sotto gli abiti dell'attore. Il microfono era celato sotto il polsino di una manica. Per rendere comprensibile la voce del malcapitato, l'attore doveva avvicinargli il braccio ricorrendo a qualche espediente, per esempio recando un giornale o una sigaretta.
  • Nella versione italiana del film Capricorn One (1979), un astronauta incredulo per la necessità di simulare una missione spaziale, cita la trasmissione di Loy in quanto più familiare al pubblico nostrano.

Note

  1. ^ In seguito alla perquisizione, scoprendo trasmettitore e microfoni, il personale credette Loy un cleptomane monitorato dal proprio psichiatra.
  2. ^ Come riportato dallo stesso Loy, nella prefazione di Viaggio in seconda classe, il pubblico auspicava un'ammissione ufficiosa.
  3. ^ dal format Loy si ispirerà per la commedia Café Express, interpretato da Nino Manfredi

Bibliografia

  • Aldo Grasso (a cura di). Enciclopedia della Televisione. Garzanti Editore, 1996. ISBN 88-11-50466-X

Collegamenti esterni

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