Tetradramma

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Tetradracma di Gela
Auriga su biga. CELAS, protome di toro androprosopo. Rappresenta il fiume Gela.

Il tetradramma è una moneta in uso nella Grecia arcaica, coniata inizialmente ad Atene intorno al 510 a.C., del valore di quattro dracme.

Si diffuse in poco tempo in tutto il mondo greco.

Aitna

Tetradracma di Aitna
Sileno Zeus

Un tetradramma in argento, di Aitna, attribuito al Maestro del Sileno (o Maestro di Aitna), di cui si conosce un unico esemplare, si trova a Brussels (Bibliòtheque Royale de Belgique).

Riporta al dritto la testa di Sileno, che allude a Dioniso, con le orecchie appuntite e un minuscolo scarabeo. Nel bordo è l'etnico ΑΙΤΝΑΙΟΝ (moneta etnea), contornato da un cerchio puntato.

Al rovescio è rappresentato Zeus Aitnaios, protettore del vulcano Etna, volto verso destra (seated), seduto su un trono riccamente decorato e coperto da una pelle di leone. Il Dio è vestito con un ιματιον (imation), che passa sopra la spalla sinistra. Nella mano destra che è in alto sopra la testa tiene un tralcio di vite, mentre la mano sinistra, con il braccio esteso avanti, tiene un fulmine alato, simile a quello delle monete di Catana. Avanti un'aquila, con le ali chiuse è appollaiata su un albero di pino. Pesa 17,23 g ed ha un diametro di 26 mm. Il culto di Zeus Aitnaios è riportato nelle odi di Pindaro. La moneta risale al periodo di Aitna-Katane (576-461 a.C) o a quello Aitna-Inessa (successivo al 461 a. C.).

G. E. Rizzo sostiene che allo stesso maestro sono da attribuire un tetradramma di Katane e uno di Naxos.

Reggio Calabria

Tetradracma di Reggio Calabria
Leone di Rhegion. Testa coronata da lauro con la scritta Rhegion.

La riproduzione soprastante di un tetradramma (moneta d'argento del peso tra i 16,4 e i 17,5 g) della città di Reggio Calabria, di epoca magnogreca intorno al 400 a.C. proviene da un originale custodito presso il Museo della Magna Grecia.






Siracusa

Morgantina

Il tetradramma d'argento coniato a Morgantina risale all'anno 305- 304 a.C. durante il dominio di Agatocles che, per premiare la Polis di averlo aiutato nel 317 a.C., quando prese con la forza il potere a Siracusa, concesse alla cittadina questo privilegio.

L'esemplare studiato da G. E. Rizzo, che faceva parte della Collezione Pennisi, ha un diametro di mm 28 e peso di g 17,40. Su una faccia Persefone a sinistra con tre delfini e nell'altra la Nike che incorona un auriga (Demetra o Agatocles?) e la scritta greca in esergo ΜΟΡΓΑΝΤΙΝΩΝ (Morgantinōn). ([1])

L'archeologo Kenan T. Erim e il Prof. Erik Sjoqvist attribuirono una datazione dal 340-330 a.C. ma i tetradrammi di Agatocles coniati a Siracusa sono molto simili, con il monogramma AI e la triskeles (trinacria).

Bibliografia

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