Craseomys rufocanus
Arvicola di Sundevall | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Cricetidae |
Sottofamiglia | Arvicolinae |
Genere | Craseomys |
Specie | C. rufocanus |
Nomenclatura binomiale | |
Craseomys rufocanus (Sundevall, 1846) | |
Sinonimi | |
Myodes rufocanus | |
Areale | |
L'arvicola di Sundevall (Craseomys rufocanus (Sundevall, 1846)) è un roditore appartenente alla famiglia dei Cricetidi (Cricetidae).[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'arvicola di Sundevall presenta una livrea caratteristica con dorso bruno-rossastro, fianchi e guance grigio-bluastri e ventre grigio chiaro. Con una lunghezza testa-tronco di 90-135 millimetri, è un'arvicola di dimensioni relativamente grandi. La coda misura 25-45 millimetri ed è pari a circa il 25% della lunghezza totale. La specie pesa tra 20 e 55 grammi.[3]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]L'arvicola di Sundevall è un'abile arrampicatrice e nuotatrice. È restia a scavare nel terreno, preferendo utilizzare cavità già esistenti. In inverno, invece, scava lunghi sistemi di gallerie nella neve che ricopre la superficie del suolo. Il nido, di forma sferica, è situato appena al di sopra del terreno ed è imbottito con erba, ramoscelli, corteccia di betulla e paglia.
I nidi estivi si trovano di solito tra le radici o le rocce e talvolta sugli alberi. L'arvicola di Sundevall preferisce i terreni montuosi, ma all'estremità settentrionale del suo areale si può incontrare anche vicino alla costa. Ha abitudini principalmente crepuscolari, ma in estate a volte la si può vedere nelle ore centrali della giornata.
La dieta consiste principalmente di foglie e piante erbacee. Essa viene integrata con bacche e, in inverno, anche con corteccia e ramoscelli. Lo zoologo svedese Kai Curry-Lindahl afferma che può nutrirsi anche del mangime per gli animali domestici.
Ogni femmina possiede un proprio territorio e si accoppia con diversi maschi. La stagione degli amori va da maggio a settembre. Nascono da 2 a 10 (di solito 5 o 6) piccoli per cucciolata. La femmina può partorire anche 3 o 4 volte in una sola stagione.[3]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie vive in Scandinavia a nord del 65º parallelo e nella taiga russa.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) B. Sheftel e H. Henttonen, Myodes rufocanus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Craseomys rufocanus, su Mammal Diversity.
- ^ a b c S. Aulagnier, P. Haffner, A. J. Mitchell-Jones, F. Moutou e J. Zima, Guide des mammifères d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Parigi, Delachaux & Niestlé SA, 2008, p. 194, ISBN 978-88-89999-70-7.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Craseomys rufocanus
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