Andrés Montes

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Andrés Montes nel 2005

Andrés Montes González (Madrid, 27 novembre 1955Madrid, 16 ottobre 2009) è stato un giornalista spagnolo, commentatore sportivo.

Di padre galiziano (Antonio Montes Seoane) e madre cubana, la pianista Zenaida González Manfugás,[1] realizzò trasmissioni sportive (principalmente di pallacanestro e calcio) a partire dal 1980, lavorando per la COPE, Radiocadena Española, Radio Marca o Antena 3 Radio con José María García. Dal 1º dicembre del 1995[2] commentò, insieme ad Antoni Daimiel[3] e Santiago Segurola, le trasmissioni della NBA in Spagna per Canal +.[4]

Nell'aprile del 2006 annunciò il passaggio a laSexta, che gli offrirà il commento del Campionato mondiale di calcio 2006, insieme all'ex calciatore Julio Salinas e ad Antonio Esteva. Commentò anche il Campionato mondiale maschile di pallacanestro 2006, insieme agli ex giocatori Juan Manuel López Iturriaga e Juan Domingo de la Cruz. In occasione dei mondiali del 2006 svoltisi in Germania, memorabile fu la telecronaca della semifinale giocata tra i padroni di casa e l'Italia, in cui gli azzurri si imposero 2 a 0 segnando negli ultimi istanti dei tempi supplementari. Nell'estate del 2007, commentò Eurobasket, accompagnato dagli ex giocatori Iturriaga ed Epi.

Fu noto lo stile distratto e deciso, che attraeva rapidamente l'attenzione del pubblico. Una delle risorse fu un argot specifico a base di intercalari.[5] Le frasi celebri furono: «¡Porque la vida puede ser maravillosa!» (Perché la vita può essere meravigliosa!) «¿Dónde están las llaves Salinas?» (Dove sono le chiavi Salinas?), «¡Fútbol, pasión de multitudes!» (Calcio, passione delle moltitudini!), «¡Fútbol con fatatas!», «¡Tiki-taka!», «¿Qué me cuentas capitán Narváez?» (Cosa mi racconti capitano Narvaez?), «¡Tiburónnnnnn!» (Squaloooo!), «¡Que vienen los sioux!» (Arrivano i sioux!), «¡Jugón!» (Giocatona!), «¡Wilma, ábreme la puerta!» (Wilma, aprimi la porta!), «¡Ratatatatatatata!»... Un'altra caratteristica che lo contraddistingueva era l'uso di vistosi papillon e gli occhiali particolari, così come la testa rasata a zero.

Partecipò come attore nel film Isi/Disi. Amor a lo bestia in una piccola parte come allenatore di pallacanestro nel 2004.

Tra il 2006 ed il 2009 commentò le partite della Liga e della nazionale di pallacanestro spagnola sul canale laSexta, e nell'estate del 2008 commentò sullo stesso canale un programma di wrestling chiamato Power Catch.[6]

Il 20 settembre del 2009 annunciò nella finale dell'Eurobasket che lasciava laSexta.[4]

Il 16 ottobre del 2009, la sua compagna trovò il corpo senza vita del giornalista nella sua casa situata a Madrid, in calle de Espronceda 31.[7] Anche se alcune fonti affermano che morì per infarto del miocardio,[8] potrebbe anche essersi suicidato.[9] I risultati dell'autopsia che gli fu praticata non sono stati pubblicati.[10]

La sua definizione del calcio tiki-taka ha passato le frontiere, e oggi si usa anche nella stampa di altri paesi riferendosi al gioco della nazionale spagnola.[11]

Dopo la morte, il 27 aprile del 2010 il Consejo Superior de Deportes gli concede a titolo postumo la Real Orden del Merito Deportivo come riconoscimento alla diffusione e promozione dello sport.[12]

  1. ^ (ES) Quique Peinado, Andrés Montes, según su amigo Daimiel, in Marca, 19 ottobre 2009.
  2. ^ Programmazione di Canal+ del giorno 1 dicembre 1995, in La Vanguardia, 1º dicembre 1995, p. 7 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2022).
  3. ^ Patricia Cazón, Daimiel: "Como el Gordo y el Flaco, así éramos Montes y yo", in As.com, 21 ottobre 2009.
  4. ^ a b (ES) Yeray Calvo, El comentarista Andrés Montes deja LaSexta, Público, 21 settembre 2009.
  5. ^ (ES) “La vida ya no será maravillosa” sin Andrés Montes en laSexta, in el Diario, 21 settembre 2009.
  6. ^ (ES) C. Rizzo, La moda del Wrestling contagia a La Sexta, in 20minutos, 18 luglio 2008.
  7. ^ (ES) EFE, Hallado muerto el periodista Andrés Montes, in El Pais, 16 ottobre 2009.
  8. ^ (ES) Andrés Montes falleció a causa de un infarto y será incinerado en Madrid, su La Voz de Galicia, 19 ottobre 2009.
  9. ^ La Policía no descarta el suicidio de Andrés Montes, in La Voz Libre, 17 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2017).
  10. ^ Fallece el periodista Andrés Montes, in europa press, 17 ottobre 2009.
  11. ^ Frederic Hermel, Soccer Who's the Bosque?, in Haaretz, 9 giugno 2010.
  12. ^ El CSD concede la Real Orden al Mérito Deportivo a Andrés Montes, in Marca, 27 aprile 2010.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie