Argira
Nella mitologia greca, Argira era il nome di una delle ninfe del Parnasso.
Il mito
[modifica | modifica wikitesto]Argira all'inizio si innamorò di Seleno (o Selemno), un giovane pastore, che subito ricambiò l'amore per lei. Dopo diverso tempo la ninfa si stancò dell'uomo e non lo volle più come amante.
Devastato dall'idea di perderla, l'uomo morì in preda ad un forte dolore. La dea Afrodite ebbe pietà di lui e lo trasformò in un fiume, così le sue acque potevano mischiarsi a quelle della fonte Argira[1]. Ma nonostante la trasformazione, egli continuava a patire le pene d'amore, allora Afrodite gli concesse di dimenticare tutti i suoi dolori. Per questa ragione, gli uomini e le donne che si bagnano alle rive del Selenno scordano le loro pene amorose[2].
Pareri secondari
[modifica | modifica wikitesto]Secondo altri miti Argira fu sposa del pastore, e amava Seleno fino alla sua morte e solo dopo la fine della sua vita fu trasformato in fiume. Fu invece Seleno che con il passare del tempo non nutriva più passione per Argira.
Interpretazione e significato
[modifica | modifica wikitesto]La leggenda di Argira ricorda molto quella di Aretusa ed Alfeo[1].
In entrambi I racconti si narra che bevendo l'acqua del fiume creato dal pastore si dimenticasse l'amore che si provava o ci si abbandonava all'oblio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b F. S. Villarosa, Dizionario mitologico-storico-poetico, vol. I, Napoli, Tipografia Nicola Vanspandoch e C., 1841, p. 43.
- ^ Alessandro Fabre, Dizionarietto della mitologia dei greci, romani, egizi, galli, indiani, persiani, scandinavi e d'alcuni popoli dell'America ridotto alla massima castigatezza ad uso della onesta gioventu delle scuole ginnasiali, normali, tecniche ed elementari del Regno d'Italia da Alessandro Fabre, Tip. e libreria Salesiana, 1876, p. 30. URL consultato l'8 ottobre 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pausania, Periegesi della Grecia, Libro VII, 23,1-3