Discussione:Lavatrice
...da fare in Lavatrice
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Indipendentemente dal costruttore o dal tipo di macchina, ogni lavatrice rispetta una serie di fasi ad ogni tipo lavaggio:
A cambiare, invece, col passare degli anni, sono le modalità di svolgimento delle suddette fasi. Le fasi si succedono sempre, non si precedono mai; selezionando, per esempio, un solo ciclo di centrifuga, la lavatrice esegue solo la centrifuga, senza svolgere le fasi precedenti. Si descriverà ora la funzione di ogni fase, come questa si eseguiva nelle macchine antiche e come si esegue oggi nelle macchine moderne. Nella fase di prelavaggio, la lavatrice carica l'acqua necessaria e, mentre la riscalda ad una temperatura massima di 35°C, fa ruotare più volte il cestello verso destra e verso sinistra; l'acqua unita alla prima piccola parte di detersivo inizia ad ammorbidire lo sporco presente sui tessuti, facilitandone l'asporto completo nella fase di lavaggio. Nelle macchine antiche questa fase veniva svolta con molta acqua e con rotazioni particolarmente lunghe che favorivano l'usura dei tessuti; le macchine moderne, invece, utilizzano una piccola quantità di acqua e, grazie ai sensori ed ai processori sempre più sofisticati che controllano in maniera sempre più specifica ogni singola fase di lavaggio, modificano più volte la velocità e la frequenza di rotazione e la durata delle pause intermedie; in questo modo l'usura è particolarmente limitata. L'acqua viene scaricata e la macchina avvia la fase di lavaggio. Questa fase serve ad eliminare completamente lo sporco dai tessuti, grazie alla giusta combinazione di acqua calda o fredda, di detersivo e di rotazioni del cestello. La procedura è identica alla fase di prelavaggio, viene caricata l'acqua saponata ed avviata la rotazione, ma questa volta la temperatura, a seconda del programma selezionato, può raggiungere anche i 90°C. Nelle macchine antiche si facevano eseguire almeno 2 tipologie di rotazioni:
La velocità di rotazione rimaneva però invariata, rilevandosi eccessiva per alcuni capi e troppo delicata per altri. Nelle macchine moderne, invece, sono stati aggiunti molti accorgimenti, quali:
Il lavaggio, alla fine, risulta molto più efficace, ma allo stesso tempo più delicato. Con la fase di risciacquo, la macchina elimina lo sporco ed il detersivo di lavaggio dalla biancheria. Nelle macchine antiche questa fase non aveva sempre buoni esiti, benché venisse impiegata una grande quantità di acqua; era solito trovare della schiuma sui capi, specialmente in conseguenza di un sovradosaggio di detersivo. Nelle macchine moderne, invece, l'acqua utilizzata è meno della metà rispetto alle macchie antiche ed i risultati sono sempre accettabili. Questo perché, come dimostrato da diversi studi, non è la quantità di acqua che permette il buon risciacquo, ma la corretta eliminazione di questa. Tramite alcune fasi chiamate "Antischiuma", le lavatrici moderne eliminano buona parte di acqua sporca e di detersivo subito dopo il lavaggio, prima di procedere alla fase di risciacquo vera e propria. Tale fase "Antischiuma", generalmente, altro non è che una fase di centrifuga controllata. È nella fase di centrifuga che il detersivo sprigiona maggiormente la schiuma; come un frullatore che, con l'elevata velocità delle fruste, monta a neve l'albume dell'uovo, così la veloce rotazione del cestello eccita le particelle di detersivo contenute nell'acqua, e si forma la schiuma. Tanta è la schiuma presente nel cestello al termine della centrifuga, tanto inutile è il consumo, se non lo spreco, di acqua per eliminarla. Ma, se ad un frullatore viene modificata di continuo la velocità, l'albume si "impazzisce", smontandosi. Durante la centrifuga, quando la schiuma viene rilevata dai sensori, l'elevata velocità di rotazione del cestello viene gradualmente abbassata e mantenuta bassa, si da del tempo affinché la schiuma possa sciogliersi da sola per venir poi eliminata con l'acqua sporca tramite lo scarico, quindi viene ripristinata lentamente la precedente velocità di rotazione. La fase si può ripetere anche più volte, fino a quando il livello della schiuma non è sotto controllo. Osservare una procedura del genere ci può dare l'idea di una azione aggressiva verso i tessuti, causa le continue centrifughe; realmete è una fase particolarmente delicata, in quanto i capi non vengono sfregati tra loro come nella fase di lavaggio, ma aderiscono uniformemente al cestello, il quale mantiene una velocittà minima di rotazione per tutta la fase impedendo la ricaduta dei capi. Al temine dei risciacqui, la lavatrice esegue una centrifuga finale, più lunga delle precedenti centrifughe intermedie ai risciacqui. Nelle macchine antiche la centrifuga era particolarmente rumorosa ed in alcuni casi si notavano anomali spostamenti della lavatrice all'interno della stanza. nelle macchine moderne, questo non può accadere; eccezion fatta per il rumore emesso dai nuovi motori, simile ad un leggero fischio, vibbrazioni e spostameni sono diventati problemi del passato. il cestello, infatti, viene fatto accelerare lentamente per far aderire alle sue pareti tutti i capi, si fa mantenere per qualche secondo una velocità bassa che non faccia ricadere i capi e si da modo ai sensori di controllarne il corretto bilanciamento; se risulta sbilanciato, il cestello si ferma, fa ricadere i capi e rapidamente ritorna alla velocità di prima; in questo modo i capi cambiano rapidamente la posizione senza sfregarsi; se il cestello risulta bilanciato, aumenta la velocità per centrifugare i capi. Il paragrafo sull'asciugatrice dovrebbe diventare una voce autonoma che tratta specificamente le asciugatrici sia elettriche che a gas, incorporando quindi la voce dell'asciugatrice a gas. |
Imprecisione
[modifica wikitesto]"Uno dei limiti delle lavatrici elettroniche rispetto alle vecchie lavatrici meccaniche è la mancanza di una funzione di resume: il programma di lavaggio non si può interrompere e riavviare a partire dal punto al quale era rimasto." Non è del tutto vero: è quasi sempre possibile mettere in pausa un programma, pur con la macchina accesa. Inoltre anche una funzione resume automatica è spesso presente, almeno nelle macchine recenti: ciò per scongiurare eventuali criticità, quali un'improvvisa interruzione dell'elettricità.
Collegamenti esterni modificati
[modifica wikitesto]Gentili utenti,
ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Lavatrice. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:
- Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20150404063932/http://www.enea.it/it/produzione-scientifica/pdf-opuscoli/OpuscoloEtichettaEnergetica.pdf per http://www.enea.it/it/produzione-scientifica/pdf-opuscoli/OpuscoloEtichettaEnergetica.pdf
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot
Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 01:08, 12 gen 2018 (CET)
https://angeloforgione.com/2017/12/05/lavatrice_regno_napoli/ NON è fonte attendibile.
[modifica wikitesto]Angelo Forgione (noto revisionista senza arte ne parte) ed la sua pagina Web personale NON sono fonti attendibili, non c'è nulla di provato e documentato, quindi chiedo di RIMUOVERE ogni citazione riguardo Angelo Forgione. --Gramsci68 (msg) 14:41, 4 feb 2024 (CET)
- potresti cortesemente argomentare invece che lasciare messaggi copincollati in tutte le voci? --Moxmarco (scrivimi) 14:44, 4 feb 2024 (CET)
Oppure riportare in bibliografia la fonte originaria documentale ufficiale.
L'argomento è "lavatrice": s. f. [der. di lavare]. – Macchina che effettua il lavaggio (secondo i casi, di biancheria, ghiaia, olive, ecc.)
Oltre alle citazioni improprie esiste anche un documento ufficiale: "Disamina eseguita dal Reale Istituto d’Incoraggiamento de’ saggi esposti nella solenne mostra industriale del 30 maggio 1853 a Napoli" edizione 1855, peccato che in questo breve resoconto non sia specificato un macchinario meccanico a motore, ma si accenni soltanto ad una specie di proto lavanderia industriale: pag 171 "L'apparato del sig. Armingaud si compone di caldaia per la produzione del vapore; di grandi recipienti che sono ai suoi lati, dove va riposta la biancheria ; quindi vi sono chiavi per l'immissione del ranno (un miscuglio di cenere di legno e acqua bollente), altre per rendere indipendente l'uso dell'un recipiente dall'altro ; e via innanzi." Ce ne saranno state altre di lavanderie altrove di questo tipo, anche il nome del progettista sig. Armingaud lo suggerirebbe. Ed al sig. Armingaud (di cui non ho trovato biografia) nel medesimo documento ufficiale sopracitato, ma in un altra sezione denominata viene attribuita pare un altra invenzione: (pag 151)
Modello di macchina a vapore e di turbine idraulico del sig. Armingaud
Il sistema di costruzione adottalo per questa macchina è quello di Wolff, da cui si è soppresso il bilanciere , il parallelogrammo di Watt, ed il volante ; ed invece vi si sono introdotti miglioramenti evidenti ; tra i quali vuolsi ricordare quello delle manovelle, accordalo in guisa che quando l'una di esse offre il maggior braccio di leva, l'altra si trova, come suol dirsi, al punto morto. ..."
Non è affatto chiaro che si tratti della stessa cosa, non avrebbe avuto senso ripeterla in pagine diverse, specialmente se nelle pagine precedenti, riguardo la turbina, con dovizia di particolari, nelle pagine successive riguardo la lavanderia un solo accenno ad una caldaia per vapore e cesti per il bucato.
https://books.google.it/books?id=ZS6fpka9Mg0C&printsec=frontcover&dq=Disamina+eseguita+dal+Reale+Istituto+d%E2%80%99Incoraggiamento+de%E2%80%99+saggi+esposti+nella+solenne+mostra+industriale&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwimxdn_2_LXAhUBbRQKHbbyBz4Q6AEIKTAA#v=onepage&q&f=false --Gramsci68 (msg) 10:46, 5 feb 2024 (CET)