Mario Luciolli

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Mario Luciolli
L'Incaricato d'affari Mario Luciolli nel corso di una cerimonia di consegna all'Italia di navi americane (Jacksonville, Florida, 25 luglio 1951)

Ambasciatore d'Italia in Germania
Durata mandato26 ottobre 1964 –
febbraio 1976
PredecessoreGastone Guidotti
SuccessoreCorrado Orlandi Contucci

Ambasciatore d'Italia in Turchia
Durata mandato6 giugno 1961 –
25 ottobre 1964
PredecessoreMassimo Magistrati
SuccessoreFrancesco Lo Faro

Ambasciatore d'Italia in Cile
Durata mandato1956 –
5 giugno 1961
PredecessoreGuido Borga
SuccessoreLivio Theodoli

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Roma
ProfessioneDiplomatico

Mario Luciolli (Roma, 17 ottobre 1910Parigi, 25 maggio 1988) è stato un diplomatico italiano. È stato ambasciatore d'Italia in Cile, Turchia e Germania.

Figlio del senatore Ludovico Luciolli, Mario Luciolli si laurea in Giurisprudenza all'Università di Roma il 6 luglio 1932 ed entra in carriera diplomatica nel 1933 dopo aver superato il concorso diplomatico.[1]

I suoi primi incarichi all'estero furono come viceconsole a Zurigo (1934-1936) e a Parigi (1936-1938). Rientrato al Ministero, il periodo che trascorse nel Gabinetto del Ministro degli esteri Galeazzo Ciano, tra il 1938 ed il 1940, gli ispirò il libro Mussolini e l'Europa, pubblicato nel 1945 con lo pseudonimo di Mario Donosti, un libro di difesa del ruolo della diplomazia nel periodo fascista.[2] Dopo alcuni mesi trascorsi come console a Melbourne nel 1940, fu terzo segretario d'ambasciata a Berlino dal 7 ottobre 1940 al 14 marzo 1942 e successivamente Console a San Sebastiano nel 1943-1944.[3]

Rientrato al Ministero degli Esteri fu dapprima Capo dell'Ufficio dei Rapporti con le Potenze Alleate alla Direzione degli Affari Economici (1945-1946), membro della Delegazione italiana alla Conferenza della Pace di Parigi (1946)[4] e prestò servizio nella Direzione del Personale (1947-48).[5]

Durante il periodo trascorso come Consigliere all'Ambasciata d'Italia a Washington, dal 1948 al 1955, fu il più stretto collaboratore di due importanti Ambasciatori, Alberto Tarchiani e Manlio Brosio, che apprezzarono molto il suo operato. [6]

Al suo ritorno in Italia nell'agosto del 1955 fu chiamato a prestare servizio presso la Presidenza della Repubblica come Consigliere diplomatico del Presidente Giovanni Gronchi dover rimase fino all'ottobre del 1956 .[1] Fu un periodo problematico visto il carattere volitivo del Presidente e quello non certo remissivo di Luciolli.[7]

La sua prima esperienza di Capo Missione, dall'ottobre del 1955 al giugno 1961, come Ambasciatore d'Italia a Santiago del Cile, gli dette l'occasione di evidenziare le sue non comuni capacità di lavoro e di analisi.[8] IL suo mandato come ambasciatore d'Italia ad Ankara dal giugno 1961 all'ottobre 1964, si svolse in un periodo delicato in cui il Paese attraversò un momento difficile soprattutto a causa dei contrasti tra le Forze Armate e gli ambienti politici.[8]

Come ultimo incarico diplomatico fu per dodici anni, dal 26 ottobre 1964 al febbraio 1976, Ambasciatore d'Italia a Bonn, un periodo così lungo rimasto ineguagliato come capo missione nella Repubblica Federale di Germania.[8]

Nel periodo 1945-1946 collaborò con i quotidiani Il Secolo XX e La Tribuna e ai mensili La città libera e Mercurio. Dopo aver terminato la carriera diplomatica riprese la collaborazione con vari giornali e riviste, fra cui il Giornale, Il Gazzettino, La Nazione, La Sicilia, La Revue des Deux Mondes.[9]

L'Ambasciatore Mario Luciolli firma il registro dei visitatori alla Tomba di Ataturk - Ankara, 1961 (dalla Collezione Immaginario diplomatico)
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 27 dicembre 1967[10]
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri»
— 2 giugno 1960[11]
  1. ^ a b Portale storico della Presidenza della Repubblica, su archivio.quirinale.it. URL consultato il 9 agosto 2022.
  2. ^ Mario Donosti (pseudonimo di Mario Luciolli), Mussolini e l'Europa: la politica estera fascista, Firenze, Leonardo, 1945.
  3. ^ La penna del diplomatico - Scheda biografica Mario Luciolli, su baldi.diplomacy.edu. URL consultato il 10 agosto 2022.
  4. ^ 1919: Luciolli e l’Italia alla conferenza di pace di Parigi di Francesco Bascone, su affarinternazionali.it. URL consultato il 10 agosto 2022.
  5. ^ Mario Luciolli, Palazzo Chigi: anni roventi. Ricordi di vita diplomatica italiana dal 1933 al 1948, Milano, Rusconi, 1976.
  6. ^ Mario Luciolli, Ricordi di vita diplomatica (1948 - 1964) (PDF), a cura di Stefano Baldi, Roma, 2022. URL consultato il 10 settembre 2022.
  7. ^ Mario Luciolli, Diciotto mesi al Quirinale in "Professione Diplomatico" di Enrico Serra, Milano, Angeli, 1988.
  8. ^ a b c Mario Luciolli, Roma, Collana Testi Diplomatici, MAE - Servizio Storico e Documentazione, 1991.
  9. ^ Pubblicati nuovi ricordi inediti dell'Amb. Mario Luciolli, su diplosor.wordpress.com. URL consultato il 9 agosto 2022.
  10. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  11. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Predecessore Ambasciatore italiano in Germania Germania (bandiera) Successore
Gastone Guidotti 1964 - 1976 Corrado Orlandi Contucci

Predecessore Ambasciatore italiano in Turchia Turchia (bandiera) Successore
Massimiliano Magistrati 1961 - 1964 Francesco Lo Faro

Predecessore Ambasciatore italiano in Cile Cile (bandiera) Successore
Guido Borga 1956 - 1961 Livio Theodoli
Controllo di autoritàVIAF (EN33053046 · ISNI (EN0000 0000 7989 6874 · SBN CFIV122180 · GND (DE128548088
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