Sylvioidea

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Sylvioidea
Sylvia atricapilla
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordinePasserida
SuperfamigliaSylvioidea
Sibley & Ahlquist, 1990
Famiglie
Vedi testo

I Silvioidei (Sylvioidea Sibley & Ahlquist, 1990) sono una superfamiglia di uccelli passeriformi dell'infraordine Passerida.

Distribuzione e habitat

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La superfamiglia Sylvioidea è concentrata principalmente nel Vecchio Mondo, con l'eccezione della famiglia Hirundinidae, che è ben rappresentata anche nel Nuovo Mondo, e della famiglia Aegithalidae, esclusiva del Nord America. Tra le specie presenti nel Nuovo mondo vi sono inoltre l'allodola golagialla (Eremophila alpestris, Alaudidae), lo scricciolo mimo (Donacobius atricapilla, Donacobiidae), la cincia-scricciolo del Nordamerica (Chamaea fasciata, Sylviidae) ed il luì boreale (Phylloscopus borealis, Phylloscopidae), il cui areale, prevalentemente eurasiatico, si estende sino all'Alaska.

La superfamiglia Sylvioidea è stata proposta per la prima volta nel 1990 nella classificazione degli uccelli di Sibley e Ahlquist.[1] Una serie di studi filogenetici effettuati negli anni successivi, ha dimostrato che il raggruppamento circoscritto da Sibley e Ahlquist era largamente polifiletico.[2][3][4][5][6] In base a tali evidenze alcune famiglie incluse in Sylvioidea "sensu Sibley e Ahlquist", come per esempio Paridae e Remizidae, sono state segregate nella superfamiglia Paroidea; un altro gruppo, comprendente Sittidae, Tichodromidae, Certhiidae, Troglodytidae e Polioptilidae è oggi inquadrato nella superfamiglia Certhioidea.

In aggiunta, alcune delle famiglie definite da Sibley e Ahlquist sono state significativamente ridimensionate. In particolare, le famiglie Sylviidae e Timaliidae "sensu Sibley e Ahlquist" sono risultati dei "contenitori" che includevano molte specie tra di loro non correlate. Ciò ha portato alla creazione di molte nuove famiglie e alcune specie hanno subito spostamenti da una famiglia all'altra.[7]

Alström et al. (2006) hanno proposto una nuova classificazione dei Silvioidei sensu stricto, dividendo la famiglia Sylviidae "sensu Sibley e Ahlquist" in 6 differenti famiglie: Cettiidae, Phylloscopidae, Acrocephalidae, Megaluridae, Cisticolidae e Timaliidae, che vanno ad aggiungersi a Aegithalidae, Hirundinidae, Pycnonotidae e Alaudidae.[5]

Beresford et al. (2005) hanno identificato un clade, denominato informalmente "Sphenoeacus-group”, che comprende, tra gli altri, Sphenoeacus afer, Sylvietta spp. e Achaetops pycnopygius, che si caratterizza come un clade basale della superfamiglia[4]. Solo nel 2012 Fregin et al. hanno formalmente proposto per questo raggruppamento il nome di Macrosphenidae.[8]

Un altro clade recentemente identificato come appartenente alla radiazione silvioidea è quello dei silvioidei malgasci, un raggruppamento di una decina di specie endemiche del Madagascar, che in passato erano attribuite a diverse famiglie, tra cui Timaliidae, Sylviidae e Pycnonotidae, e che oggi vengono inquadrate nella famiglia Bernieridae[9].

In aggiunta:

Alla luce di tutte queste evidenze alla superfamiglia Sylvioidea vengono in atto ascritte (2014) le seguenti famiglie:[2][4][5][6][8][10][11][14][15][16][17][18][19][20][21][22]

Alcune specie

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  1. ^ Sibley C.G. & Ahlquist J.E., Phylogeny and Classification of Birds. A Study in Molecular Evolution, New Haven and London, Yale University Press, 1990.
  2. ^ a b c Ericson PGP, Johansson US, Phylogeny of Passerida (Aves: Passeriformes) based on nuclear and mitochondrial sequence data, in Mol. Phylogenet. Evol., vol. 29, 2003, pp. 126–138. URL consultato il 25 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ Barker FK, Cibois A, Schikler PA, Feinstein J & Cracraft J, Phylogeny and diversification of the largest avian radiation (PDF), in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 101, n. 30, 2004, pp. 11040–45, DOI:10.1073/pnas.0401892101.
  4. ^ a b c d Beresford P., Barker F.K., Ryan P.G., Crowe T.M., African endemics span the tree of songbirds (Passeri): molecular systematics of several evolutionary ‘enigmas’, in Proc. R. Soc. Biol. Sci. Ser. B, vol. 272, 2005, pp. 849–858.
  5. ^ a b c d e Alström P et al., Phylogeny and classification of the avian superfamily Sylvioidea (PDF), in Mol. Phylogenet. Evol. 2006; 38(2): 381–397. URL consultato il 25 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013).
  6. ^ a b c Fuchs J, Fjeldså J, Bowie RCK, Voelker G, Pasquet E, The African warbler genus Hyliota as a lost lineage in the oscine songbird tree: molecular support for an African origin of the Passerida, in Mol Phylogenet Evol, vol. 39, 2006, pp. 186–197.
  7. ^ Boyd J. H., Sylvioidea, su Aves — A Taxonomy in Flux, 2010. URL consultato il 9 gennaio 2014.
  8. ^ a b c Fregin S, Haase M, Olsson U & Alström P, New insights into family relationships within the avian superfamily Sylvioidea (Passeriformes) based on seven molecular markers, in BMC Evolutionary Biology, vol. 12, 2012, p. 157.
  9. ^ Cibois A, David N, Gregory SMS & Pasquet E, Bernieridae (Aves: Passeriformes): a family-group name for the Malagasy sylvioid radiation (PDF), in Zootaxa, vol. 2554, 2010, pp. 65-68.
  10. ^ a b Johansson US et al, Phylogenetic relationships within Passerida (Aves: Passeriformes): A review and a new molecular phylogeny based on three nuclear intron markers (PDF), in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 48, 2008, pp. 858–876. URL consultato il 25 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2014).
  11. ^ a b Gelang M., Cibois A., Pasquet E., Olsson U., Alström P. & Ericson P.G.P., Phylogeny of babblers (Aves, Passeriformes): major lineages, family limits and classification, in Zoologica scripta, vol. 38, 2009, pp. 225-236.
  12. ^ Barker FK, Cibois A, Schikler PA, Feinstein J & Cracraft J, Phylogeny and diversification of the largest avian radiation (PDF), in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 101, n. 30, 2004, pp. 11040–45, DOI:10.1073/pnas.0401892101, PMC 503738, PMID 15263073. URL consultato il 1º novembre 2013.
  13. ^ Aleixo A e Pacheco JF, A family name for the monotypic oscine passerine genus Donacobius (PDF), in Rev. Bras. Orn., vol. 14, n. 2, 2006, pp. 172-173 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2013).
  14. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Nicators, Reedling & Larks, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 20 maggio 2014.
  15. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Bulbuls, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 20 maggio 2014.
  16. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Swallows, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 20 maggio 2014.
  17. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Pnoepyga wren-babblers, Crombecs, Bush warblers, Streaked Scrub Warbler, Yellow flycatchers & Hylias, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 20 maggio 2014.
  18. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Bushtits, Leaf Warblers and Reed Warblers, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 20 maggio 2014.
  19. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Grassbirds, Donacobius, Malagasy warblers, Cisticolas & allies, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 20 maggio 2014.
  20. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Babblers and fulvettas, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 20 maggio 2014.
  21. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Laughingthrushes, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 20 maggio 2014.
  22. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Sylviid babblers, parrotbills & white-eyes, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 20 maggio 2014.

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