Pierre Larrouturou

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pierre Larrouturou

Europarlamentare
Durata mandato2 luglio 2019 –
15 luglio 2024
LegislaturaIX
Gruppo
parlamentare
S&D
Incarichi parlamentari
Membro della Commissione per i bilanci

Dati generali
Partito politicoNouvelle Donne (dal 2013)
Precedenti:
Socialista (1988-1991, 2002-2009, 2012-2013)
Verdi (2009-2011)
UniversitàAgro ParisTech
SciencesPo

Pierre Larrouturou (Périgueux, 19 ottobre 1964) è un politico francese ed eurodeputato dal 2019 al 2024.

Quinto di sei figli, ha studiato Ingegneria agraria ad Agro ParisTech. Successivamente ha conseguito il diploma a SciencesPo.[1]

Carriera politica

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1988 aderisce al Partito Socialista. Guida la lista "Unione per la Settimana di Quattro giorni" alle legislative 1997 e alle europee 1999, non superando in entrambi i casi l'1,5%. Ha combattuto per anni contro lo scarso spazio concesso dai media alle piccole liste.[2]

Nel novembre 2009 abbandona il Partito Socialista per aderire a Europa Ecologia I Verdi.[3] Capolista alle regionali 2010 nella Hauts-de-Seine, è eletto consigliere regionale dell'Île-de-France. Nel dicembre 2011 esce dal partito, contestando l'eccessiva vicinanza alla linea dei socialisti.[4] Nel marzo 2012 è tra i fondatori del Collettivo Roosevelt, un gruppo di intellettuali e personaggi pubblici che propongono misure urgenti da adottare per alleviare gli effetti della Grande recessione e di rilancio di un'Europa democratica.

Il 28 novembre 2013 abbandona per la terza volta il Partito Socialista, fondando un nuovo movimento politico chiamato Nouvelle Donne.[5] Il neonato movimento ottiene il 2,90% alle europee 2014, dove ha scelto di correre in solitaria. Negli anni successivi si dedica alla riunificazione del campo del centro-sinistra, suggellata dall'accordo che vede Nouvelle Donne correre alle europee 2019 insieme a Partito Socialista, Place publique e altri partiti d'area nella lista Envie d'Europe (Voglia d'Europa). Lo schieramento ottiene il 6,19% e Larrouturou è eletto europarlamentare.[6]

  • Svegliatevi : perché l'austerità non può essere la risposta alla crisi : 15 soluzioni da applicare con urgenza, Milano, traduzione di Giovanni Zucca, Piemme Ora, 2012, 119 p. ,ISBN 97-88-85663015-2
  1. ^ (FR) Pierre Larrouturou, su nouvelledonne.fr. URL consultato il 9 luglio 2019.
  2. ^ (FR) "Nous portons plainte contre le Premier ministre pour détournement de suffrages", su metz-utopie.over-blog.net. URL consultato il 9 luglio 2019.
  3. ^ (FR) Pierre Larrouturou vire aux Verts, in liberation.fr, 14 novembre 2009.
  4. ^ (FR) Démission à EELV: "Nous sommes enfermés dans le rôle de satellite du PS"pubblicazione=lemonde.fr, 5 dicembre 2011.
  5. ^ (FR) Pierre Larrouturou crée Nouvelle Donne, un nouveau parti marqué à gauche, in lesechos.fr, 28 novembre 2013.
  6. ^ (FR) Elections européennes 2019: qui sont les 79 eurodéputés français élus au Parlement?, in lemonde.fr, 29 maggio 2019.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN17354438 · ISNI (EN0000 0000 4295 6554 · LCCN (ENn94097247 · GND (DE17139030X · BNF (FRcb12967586v (data)