Publio Volasenna
Publio Volasenna | |
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Console dell'Impero romano | |
Nome originale | Publius Volasenna |
Nascita | 8 circa Volaterrae o Arretium |
Morte | dopo il 63 |
Gens | Volasenna |
Consolato | tra 49 e 54 (suffetto) |
Proconsolato | Asia, 62/63 |
Publio Volasenna (in latino: Publius Volasenna; Volaterrae o Arretium, 8 circa – dopo il 63) è stato un magistrato e senatore romano, console dell'Impero romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Appartenente alla famiglia etrusca, probabilmente di Volaterrae o Arretium[1][2][3], dei Volasennae, forse stabilitasi ad Herculaneum[4][5][6], Volasenna, homo novus[7], è stato riconosciuto come verosimilmente fratello minore del console suffetto del 47 Gaio Volasenna Severo[3][5]. Entrambi erano certamente parenti della matrona Volasennia Terza, moglie del senatore augusteo e patrono di Herculaneum Marco Nonio Balbo[3][5]. È stato proposto che la successione rapida di due consolati per i due fratelli possa celare un grande favore del princeps Claudio per la famiglia[8][9].
Il primo incarico noto di Volasenna lo vede al vertice dello stato romano: egli fu infatti console suffetto negli anni di Claudio[10][11][12][13][14][15][16], ma la data del suo mandato rimane incerta, anche perché il suo consolato è praticamente desunto dal suo successivo incarico di proconsole d'Asia[15][17]. Il mandato consolare di Volasenna si può dedurre solo dall'intervallo tra le due cariche[15]: gli anni che la critica ha proposto con maggior frequenza sono il 53 o il 54[10][11][14][16], ma Paul Gallivan[12] e Ronald Syme[13] hanno invece abbassato la data, seguiti da Annalisa Tortoriello[15], ad un anno tra il 49 e il 52; da ultima, la Tortoriello inserisce Volasenna nel nundinium di settembre-ottobre del 52 al fianco di Fausto Cornelio Silla Felice[18].
In seguito, Volasenna fu sorteggiato come proconsole della provincia d'Asia, come attestano alcune monete ancirane[19]: l'anno del suo mandato è stato saldamente definito al 62/63[13][14][15][16][20], dal momento che le monete raffigurano Nerone e Poppea, sposati nel 62 con matrimonio concluso nel 65, e i proconsoli per gli anni 63/64, 64/65 e 65/66 sono verosimilmente certi[14][15][16].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ G. Camodeca in Epigrafia e ordine senatorio, II, Roma 1982, pp. 101-163, in particolare 126.
- ^ M. Torelli in Epigrafia e ordine senatorio, II, Roma 1982, pp. 275-299, in particolare 290.
- ^ a b c A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 603-605.
- ^ U. Vogel-Weidemann, Die Statthalter von Africa und Asia in den Jahren 14-68 n.Chr., Bonn 1982, p. 440.
- ^ a b c PIR2 V 926-928 (Wachtel-Heil).
- ^ Contraria all'ipotesi di uno spostamento della famiglia ad Ercolano è A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 603-605.
- ^ A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 605.
- ^ A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 603 nota 770.
- ^ U. Vogel-Weidemann, Die Statthalter von Africa und Asia in den Jahren 14-68 n.Chr., Bonn 1982, p. 519.
- ^ a b A. Degrassi, I fasti consolari dell'impero romano, Roma 1952, p. 14.
- ^ a b W. Eck, Ergänzungen zu den Fasti Consulares des 1. und 2. Jh. n.Chr., in Historia, 24 (1975), pp. 324-344.
- ^ a b P.A. Gallivan, The Fasti for the Reign of Claudius, in The Classical Quarterly, 28 (1978), pp. 407-426.
- ^ a b c R. Syme, Some Arval Brethren, Oxford 1980, p. 69.
- ^ a b c d U. Vogel-Weidemann, Die Statthalter von Africa und Asia in den Jahren 14-68 n.Chr., Bonn 1982, pp. 438-441.
- ^ a b c d e f A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 603-604.
- ^ a b c d PIR2 V 926 (Wachtel-Heil).
- ^ È incerto se l'epigrafe AE 1980, 908 si riferisca a Volasenna o al fratello Severo: cfr. PIR2 V 926 (Wachtel-Heil).
- ^ A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 425.
- ^ RPC I 3111-3113.
- ^ P.A. Gallivan, The Fasti for the Reign of Claudius, in The Classical Quarterly, 28 (1978), pp. 407-426, ritiene invece che il proconsolato sia da collocare nel 61/62, ma le sue motivazioni risultano non convincenti: cfr. A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 604 nota 777.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- U. Vogel-Weidemann, Die Statthalter von Africa und Asia in den Jahren 14-68 n.Chr., Bonn 1982, pp. 438-441.
- A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 603-604.
- PIR2 V 926 (Wachtel-Heil).