Ulrich K. Laemmli
Ulrich Karl Laemmli (Onex, 1940) è un biochimico e biologo svizzero, professore di biologia molecolare presso l'università di Ginevra.
Laemmli è stato un pioniere nell'analisi della struttura dei cromosomi ed è noto per aver affinato la tecnica della SDS-PAGE, una procedura ampiamente utilizzata per la separazione elettroforetica delle proteine.[1] La sua pubblicazione su Nature del 1970 sulla descrizione della tecnica elettroforetica è tra gli articoli accademici più citati di sempre in ambito biologico.[2]
Ricerca
[modifica | modifica wikitesto]La sua produzione scientifica riguarda principalmente lo studio dell'organizzazione dei cromosomi e della cromatina all'interno dei nuclei cellulari. Uno dei suoi contributi maggiori fu il miglioramento della SDS-PAGE, una tecnica elettroforetica già molto diffusa per la separazione delle proteine. Il Laemmli buffer da lui descritto nel 1970 è una soluzione a base di Tris-HCl contenente glicerolo, SDS, beta-mercaptoetanolo e il colorante blu di bromofenolo utilizzata per il caricamento dei campioni proteici in elettroforesi su gel di poliacrilammide.[1]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1996 venne insignito del Premio Louis-Jeantet per la medicina per i suoi studi sulla struttura dei cromosomi.[3]
Nel 2006 è stato eletto membro dell'American Association for the Advancement of Science.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b U.K. Laemmli, Cleavage of structural proteins during the assembly of the head of bacteriophage T4, in Nature, vol. 227, n. 5259, 1970, pp. 680–685, DOI:10.1038/227680a0, PMID 5432063.
- ^ E. Garfield, The most cited papers of all time (PDF), in Current Comments, vol. 13, n. 7, 1990, pp. 2–14. URL consultato il 28 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2018).
- ^ Louis-Jeante Foundation, The winners of the Louis-Jeantet Prize for medicine, su jeantet.ch. URL consultato il 28 aprile 2013.
- ^ E.W. Lempinen, AAAS Members Elected as Fellows (PDF), in Science, vol. 314, n. 5803, AAAS, 2006, pp. 1256–60 [1258], DOI:10.1126/science.314.5803.1256. URL consultato il 28 aprile 2013.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]| Controllo di autorità | VIAF (EN) 5268155044738072520001 |
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