Laghi di Mantova sono situati in Lombardia.
Da sapere
I dati geologici indicano che durante l'antica età del Bronzo, lungo il fiume Mincio, a valle dell'attuale città di Mantova, si sviluppò un lago di origine naturale. L'attuale assetto dei laghi di Mantova fu però creato nel 1190 ad opera dell'ingegnere bergamasco Alberto Pitentino. Essendo queste opere idrauliche antiche di oltre otto secoli, si è indotti a pensare che i laghi di Mantova siano anch'essi "laghi naturali" anziché sbarramenti fluviali artificiali. Il lago Paiolo fu poi prosciugato alla metà del '700, così che la città di Mantova si trasformò in una penisola. I laghi di Mantova dal 1984 sono parte integrante del Parco regionale del Mincio.
Cenni geografici
Lago Superiore
Il 1 Lago Superiore è il più grande dei tre per superficie e volume ed è regolato a una quota di 18 m s.l.m., circa tre metri più alta rispetto ai laghi Inferiore e di Mezzo al secondo dei quali è collegato attraverso il manufatto di sostegno del Vaso di Porto. Questa diga creò per invaso la formazione del lago Superiore allontanando il rischio dell'impaludamento. Col tempo questa diga fu denominata come Ponte dei Molini, che derivava il nome da ben dodici mulini ciascuno dedicato a un Apostolo che sfruttavano a fini produttivi il salto di alcuni metri esistente tra i laghi. Il ponte fu coperto a partire dal XV secolo e più volte ristrutturato fino al 1944 quando fu distrutto da un bombardamento aereo. Fu ricostruito in forma di terrapieno con funzioni idrauliche oltre che di sostegno alla strada e alla linea ferroviaria. Dal 2015 la centrale idroelettrica "Vasarina" sfrutta il salto al fine di produrre energia elettrica.
Lago di Mezzo
Il 2 Lago di Mezzo è più piccolo degli altri come estensione e volume ma è quello che raggiunge la profondità maggiore, 15 m. È regolato a una quota di 15 m s.l.m. come il lago Inferiore dal quale è diviso dalla diga e dal ponte di San Giorgio già esistente nel 1199. Ponte coperto e con ponte levatoio, dopo la scomparsa della copertura, nei primi decenni del 900 ne sono state interrate le arcate.
Lago Inferiore
Il 3 Lago Inferiore è il meno profondo tra i tre laghi avendo una profondità massima di solo 9 m e una media di 3 m. Si trova a una quota di 15 m uguale a quella del lago di Mezzo. La diga Masetti separa il lago Inferiore dalla Vallazza e dal basso corso del Mincio. Dall'anno 1947 i terreni sulla riva sinistra furono interessati dalla nascita della zona industriale di Mantova iniziandosi i lavori per la costruzione di una raffineria, ancora oggi attiva, che iniziò la produzione nel dicembre del 1953.
Lago Paiolo
L'etimologia del toponimo Paiolo rimanda a "parium" e al suo diminutivo "pariolum", termini risalenti al latino medievale significanti bassura paludosa. A metà del 1700 il 4 Lago Paiolo, più incline a impaludarsi, fu prosciugato per rendere l'ambiente più salubre e in prospettiva consentire lo sviluppo urbanistico della città di Mantova, ormai troppo limitato dalla conformazione insulare. L'opera di bonifica fu comunque completata solo nel 1905.
Flora e fauna
Nelle acque del lago di Mezzo e del lago Inferiore si può rinvenire un rarità autoctona, il Trigoi, Trapa natans, chiamato anche "castagna d'acqua", a causa di frutti commestibili che si raccolgono nel tardo autunno.
Di origine esotica è invece il Fiore di Loto (Nelumbo nucifera), che cresce, nei mesi caldi nelle acque del lago Superiore, in grandi isole galleggianti costituite da foglie verdi di rilevante ampiezza con grandi fiori bianchi e rosa. Furono introdotti da Maria Pellegreffi, giovane laureata in Scienze Naturali presso l'università di Parma che si occupò del trapianto dei rizomi nel 1921.
Territori e mete turistiche
Centri urbani
- Mantova — Città ricca di importanti tesori d'arte, è universalmente conosciuta come la città dei Gonzaga, che per quattro secoli la governarono tenendovi una delle corti più sfarzose d'Europa e ne fecero una delle più belle città del Rinascimento. Per la testimonianza eccezionale di realizzazione urbana, architettonica e artistica del Rinascimento, collegate tra loro attraverso le idee e le ambizioni della famiglia regnante, i Gonzaga, Mantova assieme a Sabbioneta, nel 2008, sono state dichiarate dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Mantova è stata nominata "Capitale italiana della cultura 2016".
Come arrivare
In aereo
Gli aeroporti più vicini sono:
- 5 Aeroporto di Brescia-Montichiari (Gabriele D'Annunzio), Via Aeroporto, 34, Montichiari (BS), ☎ +39 030 9656599, fax: +39 030 9656514. Solo Charter
- 6 Aeroporto di Verona-Villafranca (Valerio Catullo), Caselle di Sommacampagna (VR), ☎ +39 045 8095666, fax: +39 045 8619074. Collegamento giornaliero Mantova-Aeroporto di Verona con bus APAM; partenza da stazione ferroviaria e piazza Sordello alle 8,30-12,00-15,00-17,00. Da Verona a Mantova: 11,00-13,00-16,00-19,30.
- 7 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, ☎ +39 0521 951511.
- 8 Aeroporto di Bologna, Via Triumvirato 84, ☎ +39 051 6479615.
In auto
Autostrada A22 Autobrennero:
In treno
In autobus
I collegamenti con Mantova sono effettuati dalla società APAM e da ATV.
Come spostarsi
Per approfondire, vedi: Mantova#Come spostarsi. |
Cosa vedere
Per approfondire, vedi: Mantova#Cosa vedere. |
Cosa fare
Acquisti
Dove mangiare
Per approfondire, vedi: Mantova#Dove mangiare. |
Dove alloggiare
Per approfondire, vedi: Mantova#Dove alloggiare. |
Sicurezza
Come restare in contatto
Nei dintorni
- Grazie di Curtatone
- Parco regionale del Mincio
- Parco delle Bertone a Goito
- Riserva naturale Bosco Fontana, nel comune di Marmirolo
- Riserva naturale Valli del Mincio
- Riserva naturale Vallazza
Escursioni
- Navigazione sul Mincio e sul lago Superiore
- Sabbioneta
- San Benedetto Po
- Lago di Garda
- Alto Mantovano
Itinerari
- Mantova fa parte della Strada dei Vini e Sapori Mantovani, un percorso di promozione turistica enogastronomica, lungo circa 300 kilometri e riconosciuto dalla Regione Lombardia, che si snoda nella provincia di Mantova su un territorio di 41 comuni, toccando tra questi: Castiglione delle Stiviere, Asola, Curtatone, Sabbioneta, Viadana, Bagnolo San Vito, San Benedetto Po, Quistello, Gonzaga, San Giacomo delle Segnate, Poggio Rusco, Ostiglia, Goito, Volta Mantovana, Monzambano, Ponti sul Mincio e Cavriana. Il percorso si intreccia con altri itinerari di valenza turistica nella zona: Strada del Riso e dei Risotti Mantovani e Strada del Tartufo Mantovano.
- Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.
- Colline moreniche del lago di Garda — Sui primi corrugamenti della pianura padana che si fa collina, là dove ha inizio il grande bacino lacuale del Lago di Garda, il percorso tocca paesi e città che furono dominio gonzaghesco, veneziano, scaligero, e divennero poi teatro delle sanguinose battaglie risorgimentali che furono il preludio dell'Unità d'Italia. All'importanza turistica, storica e naturalistica la zona unisce un interesse enologico in quanto area di produzione dei vini dei colli, tokai, merlot e chiaretto.
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