Lonato del Garda | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Lombardia | |
Territorio | Bassa Bresciana | |
Altitudine | 193 m s.l.m. | |
Superficie | 70,55 km² | |
Abitanti | 15.892 (2013) | |
Nome abitanti | lonatesi | |
Prefisso tel | +39 030 | |
CAP | 25017 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Lonato del Garda è una città della Lombardia, sulla sponda occidentale del Lago di Garda.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]La città antica è posta sui rilievi morenici che circondano il lago; l'espansione moderna si è sviluppata in pianura; il territorio comunale ha un breve tratto di costa lacuale di soli 350 metri in località Lido di Lonato. Dista 5 km da Desenzano del Garda, 10 da Castiglione delle Stiviere, 17 da Peschiera del Garda, 20 da Salò, 29 da Brescia.
Cenni storici
[modifica]Il nome "Lonato" è ritenuto da alcuni studiosi derivante da "Lona", termine celtico con il significato di "laghetto". Tracce di insediamenti romani esistono nelle località Monte Mario e Pozze. Qui si stabilirono, su palafitte, i primi insediamenti umani risalenti all'età del bronzo (1800 anni a.c.). Tale presenza è documentata dai reperti ritrovati nella zona Polada Lavagnone e Palude Lunga, nel corso di alcune campagne di scavi.
Il paese, distrutto nel 909 dagli Ungari come risulta dal diploma dell'imperatore Berengario, venne ricostruito e fortificato. Tanti e diversi furono i "tutori" o padroni che in epoca storica, a turno e a più riprese, si palleggiarono il possesso di Lonato e lo sfruttarono, prima in quanto territorio compreso nel Municipium di Verona, poi come borgo fortificato o fortezza. Nel 1516 il territorio di Lonato passò sotto la Repubblica di Venezia.
Nel 1796 Napoleone Bonaparte entrava vittorioso in Lonato dopo aver battuto gli austriaci del feldmaresciallo Würmser nella battaglia di Castiglione. Con la vittoria dei franco-piemontesi sugli austriaci a Madonna della Scoperta, nel giugno del 1859, il paese entrò a far parte del Regno d'Italia.
Come orientarsi
[modifica]Il nucleo più antico (castello) è più elevato sopra i rilievi morenici; il resto del territorio si allarga in pianura e comprende numerosi centri.
Quartieri
[modifica]Il territorio comunale è suddiviso in dodici comitati di quartiere, alcuni dei quali racchiudono al loro interno diverse località:
1) Centro storico 2) San Martino 3) viale Roma; 4) via Filatoio; 5) Campagna (Campagna di sotto; Fossa; Salera); 6) Barcuzzi - Maguzzano (Barcuzzi; Lido di Lonato; Maguzzano; 7) San Cipriano; 8) Sedena-Bettola (Bettola; Drugolo; Sedena); 9) San Polo - San Tomaso - Brodena (Brodena; San Polo di Lonato; San Tomaso); 10 Esenta (Cominello; Esenta di Lonato; Malocco;) 11) Centenaro; 11) Castel Venzago - Scoperta.
Come arrivare
[modifica]Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Rocca viscontea. Edificata a partire dal X secolo fu da sempre considerata strategica dal punto di vista difensivo e militare. Fu di proprietà dei conti di Montichiari, degli Scaligeri e nel 1376 dei Visconti che, con Bernabò, la potenziarono, estendendo le mura a tutto il borgo abitato.
Nel 1404 Lonato e altri centri (tra cui Castiglione, Castel Goffredo e Solferino) e la rocca passarono ai Gonzaga di Mantova e successivamente alla Repubblica di Venezia. Tra il 1509 e il 1515 tornò in possesso dei marchesi di Mantova ed è di questo periodo il soggiorno nella fortezza di Isabella d'Este, moglie di Francesco II Gonzaga.
Sotto le sue mura nel 1797 venne combattuta la sanguinosa Battaglia di Lonato tra l'esercito francese, al comando di Napoleone Bonaparte e l'esercito austriaco, comandato dal feldmaresciallo Peter Vitus von Quosdanovich.
Intorno al 1920 la struttura venne acquistata dal senatore Ugo Da Como ed attualmente è di proprietà della fondazione che porta il suo nome.
Nella palazzina della Casa del Capitano che si trova nel cortile più alto della Rocca è ospitato il- Museo ornitologico. Si tratta di una raccolta pressoché completa dei tipi di uccelli (impagliati) presenti sul territorio nazionale. Sono esposti in grandi vetrine e suddivisi per ambiente (montagna, pianura, zone umide, città ecc.)
- 2 Basilica di San Giovanni Battista. Imponente e severa è la Basilica dedicata a San Giovanni Battista, la cui costruzione venne iniziata nel 1738 su disegno dell'architetto lonatese Paolo Soratini. L'edificio sorge sui resti di due chiese, erette in successione, la più antica delle quali risale al 1339. Gli altari sono tredici e tutti arricchiti da marmi pregevoli. Di notevole interesse architettonico è la grande cupola nella quale convergono le strutture dell'edificio. Ha una misura di 20 metri di diametro interno e si innalza fino a 60 metri. La Basilica ospita dipinti, tra gli altri, di Bernardino Licinio, Pietro Liberi, Paolo Farinati, Gianbettino Cignaroli e Giosuè Scotti.Nel settembre del 1980 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di basilica minore.
- 3 Casa del Podestà, via Rocca 2 (Fondazione Ugo Da Como), ☎ +39 030 9130060, info@fondazioneugodacomo.it. €6.00. lun-dom 10.00/12.00 e 14.30/18.30. Questa antica costruzione, che fu sede del governatore nominato da Venezia quando la Serenissima dominava la zona, venne acquistata dal senatore Ugo da Como, il quale la acquistò nel 1906 e pose mano al suo restauro riarredandola con mobili d'epoca e decorandola con affreschi rinascimentali originali. Gli arredi e gli affreschi, oltre che i camini e i soffitti a cassettoni sono originali e provengono da dimore patrizie soprattutto dell'area bresciana, i cui proprietari avevano bisogno di realizzare contante. Il restauro effettuato è stato scrupoloso e rispettoso dell'origine rinascimentale della costruzione. Attualmente l'edificio, con tutto il quartiere attorno, che si estende anche ai resti della Rocca, è gestito dalla Fondazione Ugo Da Como, che ne ha fatto una cittadella della cultura secondo il volere del suo proprietario. La ricca biblioteca dispone di numerose opere preziose e di parecchi antichi incunaboli.
La curiosità
La biblioteca possiede un libretto a stampa di un centinaio di pagine di dimensioni lillipuziane, che viene riconosciuto come il più piccolo libro a stampa del mondo.
- Chiesa di Santa Maria del Corlo. Risalente al XVI secolo è affidata alla Confraternita dei Disciplini e sorge nella zona a nord del centro storico. All'interno, ai lati della porta d'ingresso, si trovano affreschi che rappresentano due lunghe teorie di Santi. Sulla destra si apre una cappella dipinta da Giovanni D'Asolo, con una pala che raffigura la Trinità, di Francesco Paglia; nella cappella di sinistra vi sono affreschi attribuiti a Pietro Maroni o alla sua scuola. La pala che campeggia sullo sfondo raffigura l'Arcangelo San Michele, porta la data del 1596. Nel Seicento il Bonometti dipinse il soffitto, mentre il Sepolcro, ornato da statue lignee policrome, è opera del Bolesini.
- Chiesa di Sant'Antonio Abate. Venne edificata sui resti della precedente, costruita a ridosso del quattrocentesco campanile tuttora esistente. Si compone di tre corpi distinti. La navata centrale, iniziata nel 1590, fu portata a termine nel 1601. Nel 1680 iniziò la costruzione dell'Oratorio della Confraternita del Suffragio, che qui operava, sul lato destro della navata principale. Nel 1685 fu costruita la Cappella di Santa Maria del Suffragio sul lato opposto. L'altare maggiore è sormontato da gessi in altorilievo e nella nicchia centrale ospita una statua lignea policroma quattrocentesca del Santo. Da vedere anche quattro grandi dipinti del XVI-XVIII secolo tornati in vista nel 2017. Il campanile è sormontato da una cella campanaria con eleganti bifore.
- Santuario della Madonna di San Martino. Fu eretto dopo la peste del 1630, per volontà dei lonatesi. La chiesa, con pianta a croce greca, presenta una cupola emisferica all'interno e ottagonale all'esterno. Il santuario conserva una collezione di ex voto che va dal 1600 al 1800.
- 4 Pieve di San Zeno. È la più antica delle chiese di Lonato: infatti la sua prima costruzione risale al V secolo. L'attuale costruzione è la quarta che venne edificata nello stesso luogo, avendo subito in varie riprese distruzioni. È ad una navata, con facciata a capanna, ed è chiusa da un'abside semicircolare che risale al XII secolo, così databile per il suo caratteristico stile romanico.
- Fornaci romane (in località Fornaci dei Gorghi). Nel sito archeologico delle Fornaci romane di Lonato è venuto alla luce un quartiere artigianale di epoca romana risalente al I-II secolo in cui sono presenti sei fornaci di diversa dimensione, utilizzate per la produzione di laterizi. Nel 2002 accanto ai reperti è stato rinvenuto un altro manufatto, utilizzato per gli stessi scopi, risalente al XIV secolo.
A Maguzzano
[modifica]- 5 Abbazia e chiesa di Santa Maria Assunta, via Maguzzano 4, ☎ +39 030 9130182, abbaziadimaguzzano@tiscalinet.it. L'abbazia venne fondata dai benedettini nel IX secolo. Venne distrutta dagli Ungari nel 922 e ricostruita intorno all'anno 1000. Nel 1438 fu distrutta dalle truppe viscontee. Nel 1491 passò sotto la giurisdizione dell'Abbazia di San Benedetto in Polirone di San Benedetto Po e l'anno dopo fu riedificata. Nel 1796 il monastero venne soppresso su disposizione dei decreti napoleonici. :Attualmente ospita una comunità dei Poveri Servi della Divina Provvidenza di don Calabria.
La chiesa
Dal sagrato, circondato da una balaustra del 1746, si accede alla chiesa. Costruita negli anni 1491-1496, presenta una facciata a capanna conclusa da tre pinnacoli piramidali e segnata da un profilo d’arco che preannuncia la volta a botte interna. Gli unici elementi decorativi sono la grande finestra rettangolare con una cornice del XVII secolo e il portale d’ingresso ad arco a tutto sesto. Il campanile, costruito tra il 1609 e il 1741, è alto 25 m in mattoni a vista con bifore ad arco a tutto sesto. La chiesa si presenta a navata unica e coperta da una volta a botte decorata con 160 finti cassettoni (36 blu e 124 rossi). Le pareti sono decorate con una fascia a fiorami e putti e suddivisa da cinque arcate per lato. Ogni singola volta delle cappelle laterali è decorata da 16 finti cassettoni colorati per un totale di 160, quanti sono in tutto quelli della navata principale. Gli altari delle cappelle sono in marmo policromo risalenti al XVIII. :Il presbiterio, diviso dalla navata da un arco trionfale decorato con finte candelabra, è coperto da una volta a vele divise da costoloni decorati con fasci di fiori e frutta. In generale tutte le decorazioni murarie presenti risalirebbero all’epoca di costruzione della chiesa. Gli unici elementi post-databili sono la raffigurazione di angeli adoranti del lunettone della parete di fondo del presbiterio del 1725 (con data riportata in loco) e le decorazioni in finto marmo dell’arco trionfale del XX secolo.
Dal 1992 al 2008 la chiesa è stata oggetto di un'estesa campagna di interventi che hanno riguardato la conservazione delle superfici intonacate, sia interne che esterne, ed in ultimo, la messa in sicurezza sismica della struttura. I lavori eseguiti all’interno della chiesa hanno evidenziato la presenza sulla volta e sull’arco trionfale di residui di scialbature e pesanti ritocchi a tempera risalenti ad un intervento eseguito dopo il terremoto del 1901. In quell’occasione fu eliminato l’intonaco, posto durante la peste del 1630, e ripristinato il colore. I restaurati decori, invece, risultano essere in gran parte quelli originali anche se a tratti rimaneggiati a tempera. Lo stucco che racchiude la pala dell’Assunta appariva molto consunto e pesantemente rimaneggiato nell’800. Dato lo stato conservativo complessivo delle superfici, è stato effettuato un intervento di pulitura e consolidamento delle decorazioni per assicurarne la conservazione. Il terremoto che ha colpito la zona del lago nel 2004 non ha comportato danni gravi alla chiesa ma si è reso necessario provvedere alla messa in sicurezza della struttura con interventi volti alla riduzione dei danni provocati da eventuali futuri eventi sismici.
A Drugolo
[modifica]- 6 Castello di Drugolo (Castel Averoldi). È una roccaforte risalente al X secolo. L'imponente struttura a merlatura ghibellina, forse di origine longobarda, si erge isolata tra le colline a poca distanza dal lago di Garda.
L'edificio è a pianta quadrata con due torri angolari sorge su di un alto muro a scarpa ed è circondato da mura perimetrali entro le quali sorge la chiesa di San Michele, del XII secolo.
Fu una proprietà della famiglia Vimercati di Milano sino al 1436 quando passò alla famiglia Averoldi di Brescia che ne tenne la proprietà fino al 1935, quando passò in possesso della famiglia Lanciani Rocca. Ora è di proprietà dei Baroni Lanni della Quara.
- 7 Chiesetta dei Morti della Selva. Nella selva settentrionale di Drugolo esisteva un lazzaretto che ospitò gli appestati dei paesi di Padenghe e di Drugolo a partire dal 1445 ed in seguito ad ogni comparsa di epidemie di peste.
Dopo la peste manzoniana del 1630 in questo luogo venne costruito un santuario al cui interno furono radunate le stampelle di coloro che erano guariti dal contagio.
Il santuario venne poi ricostruito nel 1723 così come si presenta attualmente. Al suo interno sono presenti molti ex voto che testimoniano la grande devozione della popolazione locale.
Nel 1854 vi fu eretta una stele sormontata da una croce. Una croce, restaurata nel 1888, vi era stata eretta a ricordo di alcune fanciulle che morirono cadendo in una buca di calce viva mentre fuggivano da un gruppo di soldati francesi che intendevano far loro violenza.
Eventi e feste
[modifica]- Fiera di Sant'Antonio. 17 gennaio. Dal culto di Sant'Antonio è nata l'antica fiera agricola che si tiene il di ogni anno. Nello stesso giorno si impartisce la benedizione degli animali sul sagrato della chiesa alui dedicata. Dal 2009 sempre dal sagrato parte il corteo del Palio di Sant'Antonio o delle Contrade che si svolge poi nella piazza della Torre. Otto squadre si contendono il Palio gareggiando in cinque giochi della tradizione sfidando anche il clima di gennaio.
- Festa della Madonna del Giglio. Il sabato più prossimo al 15 ottobre. Si celebra invece l'anniversario della traslazione dell'immagine miracolosa della Madonna del Giglio.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Trattoria Bettola, Via Bettola, 15 (con camere), ☎ +39 030 9130237. chiuso lun-mart sera. Situata nella piccola frazione di Bettola, la trattoria offre una cucina tradizionale genuina. Dispone anche di camere per il pernottamento.
- 2 Ristorante pizzeria Silvano, Via Marziale Cerutti, 64, ☎ +39 030 9130307.
- 3 Pizzeria rosticceria Borgo Clio, Via Borgo Clio, 1, ☎ +39 030 991 3980.
- 4 Trattoria La Rosa, Via S. Giuseppe, 12, ☎ +39 030 9131563.
- 5 Trattoria Da Achille, Via Parolino, 2, ☎ +39 030 9130558.
- 6 Ristorante pizzeria La Rocca Contesa, Via Ugo da Como, 8, ☎ +39 030 9913780.
- 7 Al Convento, Via Cesare Battisti, ☎ +39 030 9132046.
- 8 Pizzeria Linus, Viale Roma, 72, ☎ +39 030 9132873.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Agriturismo La Scalera, Via Breda, 1, ☎ +39 030 9133444.
- 2 Agriturismo La Fattoria, Contrada la Cavallina (a San Tommaso di Lonato), ☎ +39 030 9130329.
- 3 Bed & Breakfast Belfiore, Via Sorattino, 42, ☎ +39 030 9133427.
- 4 B&B Al Corlo, Via della Repubblica, 80, ☎ +39 030 9132323.
- 5 [link non funzionante] B&B La Rocca del Garda, Via dei Fanti, 15, ☎ +39 338 528 2237.
Sicurezza
[modifica]- 1 Morelli, Via Tarello, 1, ☎ +39 030 9130104.
- 2 Comunale, via Cavalieri di Vittorio Veneto 16, ☎ +39 030 9134309.
- 3 Morandi, Via Cesare Battisti, 8, ☎ +39 030 9130106.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 4 Poste italiane, Via Repubblica 50/C, ☎ +39 030 9139311, fax: +39 030 9139350.
Nei dintorni
[modifica]- Lago di Garda — È uno dei grandi laghi lombardi; la sponda orientale è veneta, la punta a nord è trentina. Meta di turismo climatico fin dall'Ottocento, ogni paese rivierasco vive e si sviluppa con il turismo. Mete principali sono Sirmione, Desenzano del Garda, Salò, Riva del Garda, Garda, Peschiera del Garda.
- Desenzano del Garda — Città più popolosa di tutto il lago (lombardo, veneto e trentino) ha ricevuto un grande impulso dal turismo puntando soprattutto sui giovani che vi trovano numerosi pub, discoteche, centri sportivi. Ben sviluppato è il suo porto turistico, che riceve l'abbraccio del centro storico fortemente caratterizzato dall'impronta datale dal lungo dominio della Repubblica di Venezia.
- Castiglione delle Stiviere — Città della Croce Rossa e di San Luigi Gonzaga, protagonista nelle guerre del Risorgimento, fu centro gonzaghesco; conserva un bel nucleo storico che si espande sulle colline moreniche a sud del Lago di Garda. Nel dopoguerra ha vissuto una forte espansione economica che ha favorito una importante crescita demografica, facendone il centro di riferimento dell'Alto Mantovano.
- Alto Mantovano — Terra di confine del Ducato di Mantova, che inseguì il sogno di ottenere uno sbocco sul lago di Garda senza mai realizzarlo, sviluppò le corti di rami cadetti della famiglia Gonzaga. Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Carpenedolo conservano l’impianto urbano ed i monumenti di quell’epoca. Il dopoguerra ha registrato un buon sviluppo occupazionale, con un conseguente incremento di benessere e di popolazione.
Itinerari
[modifica]- Lonato del Garda fa parte della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda[link non funzionante], un percorso di promozione turistica enogastronomica, lungo circa 200 kilometri e riconosciuto dalla Regione Lombardia, che si snoda nella provincia di Brescia su un territorio di 25 comuni, toccando tra questi: Pozzolengo, Desenzano del Garda, Sirmione, Padenghe sul Garda, Moniga del Garda, Soiano del Lago, Muscoline, Polpenazze del Garda, Manerba del Garda, Puegnago del Garda, Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Limone sul Garda e Tremosine sul Garda. Il percorso si intreccia con un altro itinerario di valenza turistica nella zona: Strada dei Vini e Sapori Mantovani[link non funzionante].
- Pievi romaniche della Riviera del Garda — L'itinerario va alla scoperta delle pievi e delle chiese del romanico bresciano.
- Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.
- Colline moreniche del lago di Garda — Sui primi corrugamenti della pianura padana che si fa collina, là dove ha inizio il grande bacino lacuale del Lago di Garda, il percorso tocca paesi e città che furono dominio gonzaghesco, veneziano, scaligero, e divennero poi teatro delle sanguinose battaglie risorgimentali che furono il preludio dell'Unità d'Italia. All'importanza turistica, storica e naturalistica la zona unisce un interesse enologico in quanto area di produzione dei vini dei colli, tokai, merlot e chiaretto.
- Itinerario Museo diffuso del Risorgimento (MuDRi).
- Luoghi della battaglia di Solferino e San Martino — L'itinerario percorre i luoghi nei quali si svolse, il 24 giugno 1859, la storica battaglia di Solferino e San Martino.
- Parchi del Garda.
Altri progetti
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