[go: nahoru, domu]

Parodoi

nel teatro greco, due corridoi laterali, posti tra la skené e i sedili per il pubblico, o il primo canto che il coro esegue nel corso della tragedia, quando entra in scena attraverso dei corridoi laterali

Le Parodoi (πάροδοι) erano, nel teatro greco, gli spazi praticabili tra il limite dei sedili e la skené, che collegavano l'orchestra con l'esterno del teatro. Il singolare del termine è parodos (πάροδος).

L'elemento drammaturgico

Dopo l'introduzione del secondo e terzo attore ad opera dei drammaturghi greci, la costruzione della skené permise la naturale nascita delle parodoi, passaggi all'aperto che permettevano al coro di raggiungere l'orchestra per l'esibizione. In epoca ellenistica, le uscite furono decorate con porte lignee ricche di fregi.

La funzione drammaturgica

La funzione drammaturgica delle parodoi appariva evidente in quanto, per convenzione, la parodos occidentale conduceva al mare o in campagna, comunque in un luogo diverso da quello urbano, funzione che era invece riservata alla parodos orientale, la cui direzione era l'acropoli. In tal modo, a seconda di dove si dirigessero coro o personaggi, si poteva presumere dove essi stessero andando o da dove provenissero. È anche possibile ipotizzare che la recitazione fosse strutturata in modo da indicare una delle due uscite con la mimica per sottolineare dove si svolgesse un evento esterno allo spazio della rappresentazione scenica.

Nel teatro latino, venuto meno l'elemento del coro, le parodoi (chiamate versurae) funsero da ingresso per gli spettatori privilegiati che occupavano posti d'onore.

Voci correlate

Il portale Mondo classico non esiste