[go: nahoru, domu]

coraggio (Wikipedia  approfondimento) m inv

  1. forza di volontà necessaria per affrontare un'impresa pericolosa
    • ha dimostrato il suo coraggio nel restare fermo a manifestare per la pace mentre arrivavano i carri armati
  2. impiegare determinazione, anche per cose necessarie e/o quotidiane
    • spesso c'è bisogno di parole, non soltanto di coraggio
  3. consapevolezza della propria forza, della sua manifestazione e del suo controllo, anche con "iniziativa"
  4. (per estensione) (spregiativo) (gergale) sfacciataggine
    • che coraggio: venire a scuola conciata così!
  5. fermezza senza lasciarsi corrompere, nemmeno pragmaticamente
    • hanno coraggio anche di fronte a persone ostili
  6. (gergale) è attribuito a chi affronta dei rischi, spesso riuscendo
  7. con forza, consapevolezza, in modo estroverso ma con moderazione ed educazione, è qualità di chi non ha paura dinanzi a cambiamenti e che in ogni situazione e luogo riesce ad essere comunque vigile ed integro
co | ràg | gio

IPA: /ko'radʤo/

dal provenzale coratge, latino volgare coraticum, derivato del tardo latino coratum, forma popolare di cor cioè "cuore"

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«Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo. »
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«Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli verrà a salvarvi. »
(Libro di Isaia 35,4, testo CEI 2008)
  • prendere il coraggio a due mani: decidere senza incertezza
ardimento, audacia
forza d'animo, di sopportazione
sfacciataggine, impudenza
esortazione a farsi forza
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