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382 | IL BUON CUORE |
Una parte importante del quadro sta nel panorama; un panorama vasto, che riunisce, in felicissimo equilibrio, la collina vicina, il lago azzurro che si stende e si incurva ai piedi della collina, e la catena lontana dei monti, che si allineano colle alte cime spruzzate di neve. Sono le colline di Galilea, col lago di Genezaret, e da lontano le montagne del Libano. Il gruppo delle persone, il Salvatore che scende, i bambini che salgono, si fonde assai bene col panorama, fa con esso come una cosa sola armonica: le persone danno risalto al panorama, il panorama alle persone; due bellezze distinte che si riuniscono a farne una sola.
Il quadro fu visitato da persone intelligenti, e tra le altre del pittore Tallone, che fu maestro dell’Albertazzi, e tutti ebbero parole di vera lode. Un punto solo non finisce di soddisfare del tutto, la faccia del Salvatore: ma chi è bene riuscito in questo punto? Anche Leonardo sentì tremarsi nella mano il pennello quando si si accinse a dare gli ultimi tocchi alla faccia di Cristo nella Cena!
Il quadro è collocato provvisoriamente nel salone, appoggiato alla balaustrata dell’organo, sulla parete di fronte a chi entra; in modo che chi entra lo vede là in alto, campeggiare nella sua luce giusta del sole nascente.
Andate tutti a vederlo. La Fiera si protrae fino a domani sera, giorno cinque. Andate; vedete; comperate. La musica dei Ciechi rallegrerà di tanto in tanto colle sue armonie e co’ suoi canti il simpatico ambiente.
Ripartirete, rallegrati dalle più soavi ed elevate impressioni, destate in voi dalle due più belle note che suonino nel cuore umano, l’arte e la beneficenza; la beneficenza che comperando avete fatto a favore dei bambini ciechi, l’arte che avete ammirato, nella musica udita, nel quadro veduto.
Per l’Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
OBLAZIONI.
Somma retro L. 82648 62
Totale L. 83353 90
PER LA FIERA.
Offerte in denaro.
Offerte di indumenti ed oggetti varii.
(Continua).