Sonetti lussuriosi (edizione 1986)/Libro primo/IV
Aspetto
Questo testo è completo. |
Pietro Aretino - Sonetti lussuriosi (1526)
◄ | Libro primo - III | Libro primo - V | ► |
Posami questa gamba in su la spalla,
et levami dal cazzo anco la mano,
e quando vuoi ch’io spinga forte o piano,
piano o forte col cul sul letto balla.
E s’in cul dalla potta il cazzo falla,5
dì ch’io sia un forfante e un villano,
perch’io conosco dalla vulva l’ano,
come un caval conosce una cavalla.
- La man dal cazzo no levarò io,
non io, che non vo’ far questa pazzia,10
e se non vuoi così, vatti con Dio.
Ch’el piacer dietro tutto tuo saria,
ma dinanzi il piacer è tuo e mio,
sicché, fotti a buon modo, o vanne via.
- Io non me n’anderia,15
signora cara, da così dolce ciancia,
s’io ben credess campari il Re di Francia.